Ti telefono fra trent’anni. Marina di Pisa, estate 1978. Ferruccio e Luisa, due studenti universitari, vivono un’appassionata relazione che si conclude all’improvviso a causa di un equivoco. Da allora non si vedono e non si sentono più.
Ti telefono fra trent’anni di Massimo Triglia
Finché, trent’anni dopo, grazie ad amici comuni e alla tecnologia dei social, riescono a riallacciare i rapporti e iniziano a scriversi. Comincia così un intenso scambio di e-mail e telefonate in cui ripercorrono la loro relazione attraverso un viaggio tra i ricordi scanditi dalla musica.
Reduci entrambi da matrimoni falliti, con figli e conviventi con nuovi compagni in attesa di divorzio, Ferruccio e Luisa ritrovano il desiderio di emozioni che li facciano sentire “vivi”. Ma la loro relazione virtuale potrà sopravvivere all’inevitabile scontro con la vita reale?
Massimo Triglia pisano (1955) è un imprenditore, musicista, fotografo, amante di ogni forma d’arte come espressione di emozioni.