Dal 2 marzo in vigore il Decreto Bollette: a che punto siamo con le rinnovabili?
Dal 2 marzo è entrato ufficialmente in vigore il decreto bollette. Si tratta di una misura il cui scopo è adottare una serie di provvedimenti per contrastare i rincari dei prezzi dell’energia, che ogni famiglia – suo malgrado – conosce bene.
Questi provvedimenti a sostegno dei cittadini italiani sono stati di recente approvati dal Consiglio dei ministri e ora sono entrati in vigore. Vediamo quindi di fare il punto della situazione approfondendo i punti riguardanti le energie rinnovabili.
I punti fondamentali del decreto bollette
Si comincia con il fondo rinnovabili destinato alle PMI e con un totale di 267 milioni di euro messi a disposizione delle piccole e medie imprese della Penisola. Si tratta di un bonus che ha come scopo il seguente: incentivare le PMI della Penisola all’utilizzo delle energie rinnovabili, così da dare un importante contributo al pianeta. Questi fondi verranno concessi alle PMI meritevoli sotto forma di conto capitale e a fondo perduto.
Occorre parlare anche della semplificazione dell’installazione delle rinnovabili. Viene dunque introdotta un’estensione del modello unico semplificato per le energie rinnovabili, soprattutto per quel che riguarda gli impianti fotovoltaici con una potenza compresa tra 50 e 200 kW. È quindi un ottimo momento per convertire l’impianto elettrico di casa installando dei pannelli solari, prestando attenzione a quali siano i più adatti alla propria abitazione, anche informandosi tramite approfondimenti online come quello sui pannelli solari di VIVI energia.
Al terzo posto di questa lista troviamo un altro punto molto importante, che stavolta riguarda gli investimenti in efficienza e rinnovabili nel Sud Italia. Si tratta di una misura che potrà contare su un fondo pari a circa 145 milioni di euro, erogato sotto forma di credito d’impresa, e che verrà destinato a tutte le aziende che investiranno nei mercati sopracitati. È il caso di sottolineare che la cifra del fondo coprirà sia il 2022 sia il 2023.
Altro punto: le rinnovabili nei siti e negli impianti di proprietà delle ferrovie dello Stato. In tal caso si parla dei vari interventi, in sede di ricerca delle zone idonee, per installare nuovi impianti di energia pulita. Infine, si chiude con i fondi per le rinnovabili nelle caserme. In altre parole, come stabilito dal decreto bollette, anche i siti di appartenenza del ministero della difesa verranno utilizzati per le nuove installazioni di energia pulita, coprendo gli investimenti con i fondi già previsti dal PNRR.
In conclusione, il decreto bollette prevede svariati interventi utili in diversi campi. Si parla non solo degli incentivi alle aziende, ma anche delle predisposizioni per installare i nuovi impianti di produzione di energia rinnovabile in tutta la Penisola. Di conseguenza, l’Italia si sta muovendo con decisione in una direzione green ed ecosostenibile.