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L’assurda evidenza la nostra recensione

In libreria L’assurda evidenza. Una teiera di porcellana è in orbita tra Marte e la Terra forse proprio ora sta girando intorno al sole. È troppo piccola per essere avvistata da qualunque strumento. Un po’ come Dio secondo Bertrand Russel che con questa metafora provava a penetrare uno dei più grandi misteri che da sempre ci accompagnano. Allo stesso modo Francesco Disa, filosofo e artista visivo, delega alla schiuma di un cappuccino inatteso il compito di mostrare la meraviglia del vivere.

L’assurda evidenza

Meraviglia che fa da contraltare alla sofferenza a cui con tutte le forze cerchiamo di trovare una motivazione. L’assurda evidenza è un libro che potrebbe stare in una tasca, ma una volta aperto diventa una “passaporta” su un viaggio individuale che come in un caleidoscopio si trasforma nel viaggio di tutti. Un diario filosofico, come narra il sottotitolo, che traccia la rotta del pensiero umano, che appare a tratti fulgido e luminoso e altre sembra più una mosca che continua a sbattere su un vetro. Con tutto il rispetto per la mosca ovviamente.

Grafica Divina

Un libro sulla vita e sulla morte e tutto quello che c’è nel mezzo, restituite dalle parole e dal pensiero di un uomo che non è nulla rispetto all’infinito. Eppure è tutto.

Da leggere L’assurda evidenza, un diario filosofico di Francesco Disa

Edizioni Tlon

Con illustrazioni dello stesso autore.

Articolo di: Cinzia Ciarmatori

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