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Dalle tenebre alla luce. Il nuovo spettcolo di Simone Cristicchi

In occasione del settimo centenario della morte di Dante Alighieri, i Centri di Produzione Teatrale Elsinor e Accademia Perduta/Romagna Teatri, insieme ad Arca Azzurra e Fondazione Istituto Dramma Popolare di San Miniato presentano Paradiso – Dalle tenebre alla luce. il nuovo lavoro teatrale di Simone Cristicchi, attore, musicista, scrittore eclettico che, con questa opera, affronta il poema dantesco con il suo originale, poetico punto di vista.

Dalle tenebre alla luce. il nuovo lavoro teatrale di Simone Cristicchi

Simone Cristicchi ha scritto l’opera in collaborazione con Manfredi Rutelli ed è co-autore, con Valter Sivilotti, delle musiche originali, oltre a firmare canzoni e regia (videoproiezioni Andrea Cocchi, disegno luci Rossano Siragusano ). Lo spettacolo, patrocinato dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, ha debuttato il 23 luglio scorso a San Miniato (PI), quale momento culminante della 75esima edizione della Festa del Teatro organizzata dalla Fondazione Istituto Dramma Popolare.

Grafica Divina

È difficile spiegare questo spettacolo molto emozionante ed intimo perché dire di cosa tratti è semplicistico e riduttivo tante sono le suggestioni e i punti di riflessione che fa scaturire nello spettatore.

La parola è al centro di questo spettacolo, ma anche il concetto di Paradiso, il viaggio interiore, la natura, i tempi che stiamo vivendo, il peccato originale e la ricerca di Dio che è anche quello di essere felici.

Il tutto partendo dalla cantica dantesca del Paradiso senza però farne un’analisi completa, ma traendone suggestione in un dialogo iniziale con Dante per poi sfociare in un duetto con il pubblico a cui Cristicchi rivolge i suoi pensieri, il suo vissuto, la sua poesia.

Una scrivania ingombra di libri, e un capitello sono gli unici elementi scenici supportati, in alcuni momenti dello spettacolo, da proiezioni suggestive e un bellissimo gioco di luci e fumo.

Cristicchi sa recitare anche quando canta infondendo significato e sentimento a ogni sua espressione fino al monologo finale quando le parole dantesche che chiudono il Paradiso divengono le sue.

Dove è il Paradiso? Partendo dalla visione che tutte le religioni, fin dall’antichità, hanno di questo luogo Cristicchi ricrea un macro e microcosmo dove noi siamo il giardino perduto, l’amore che ci arriva e che noi dobbiamo riverberare nel mondo, il desiderio di conservare questo mondo che stiamo distruggendo e il desiderare (desiderium composto di de e sidera ovvero la mancanza delle stelle) che ci porta al centro dell’universo a cui vogliamo essere connessi.

Cristicchi ha il dono di far riflettere senza essere mai cattedratico perché dona al pubblico il suo sapere con poesia.

È possibile vedere a Roma lo spettacolo presso la Sala Umberto – dal 22 marzo al 3 aprile 2022

Articolo di: Luca Ramacciotti

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