“Pandemie non autorizzate” è il nuovo libro di Marco Pizzuti. Nel gennaio del 2010 il Consiglio d’Europa di Strasburgo ha invitato l’Organizzazione Mondiale della Sanità a rispondere alla mozione “Le false pandemie, una minaccia per la salute”. Il terrore indotto per l’epidemia di Sars, il morbo della “mucca pazza”, l’aviaria e la suina infatti si era rivelato del tutto ingiustificato.
Come aveva potuto l’OMS promuovere iniziative così costose e inutili, perdendo molta della sua credibilità?
Come aveva potuto indurre cittadini e governi di tutto il mondo a spendere miliardi a favore dell’industria farmaceutica compiendo un simile errore di valutazione? In seguito alle denunce si apprese che gli esperti dell’OMS avevano innalzato il livello di allerta al massimo, il livello 6, su indicazione dei produttori dei vaccini, ma il caso fu rapidamente chiuso e nessuna azione penale fu intrapresa.
Per comprendere meglio cosa accadde (e cosa sta accadendo oggi, dopo oltre un anno di stato di emergenza da pandemia da COVID-19) è opportuno fare un passo indietro per rispondere ad alcune domande: da chi è finanziata l’OMS? Chi ne detta l’agenda? Si tratta ancora di un organismo sovranazionale scevro dagli interessi (miliardari) dell’industria farmaceutica?
La “comunità scientifica” internazionale può davvero essere considerata garanzia di oggettività?
In un momento in cui la comunicazione affidata ai mezzi di informazione tradizionali non concede spazio al dubbio e non prevede dibattito, i social si prestano alla censura arbitraria di contenuti e chiunque provi ad esprimere pareri (anche autorevolissimi) non allineati viene dato in pasto a folle di uomini e donne con la bava alla bocca, desiderosi di mostrarsi in tutta la loro becera ignoranza.
Ecco perché leggere “Pandemie non autorizzate” di Marco Pizzuti, scrittore, conferenziere e ricercatore, dottore in legge ed ex ufficiale dell’esercito, è un buon modo per provare a capire qualcosa in più del momento che stiamo vivendo, mettendo in discussione criticamente ciò che si legge esplorando la nutrita bibliografia e sitografia o facendo ricerche in autonomia, ma senza che qualcuno ci urli addosso la propria verità, peraltro non richiesta.
Stiamo vivendo senza dubbio un evento epocale, ecco perché cercare di comprendere è un dovere, non solo un diritto.
Pandemie non autorizzate
Marco Pizzuti
Edizioni Il Punto d’Incontro
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Articolo di: Cinzia Ciarmatori