Tosca di Puccini per la regia di Stefania Sandrelli inaugura venerdì 23 luglio (ore 21.15) la 67° edizione del Festival Puccini di Torre del Lago sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Grande attesa per questo debutto alla regia di una icona del cinema italiano che corona con Tosca il sogno di mettere in scena un’opera di Puccini. A questo spettacolo Stefania Sandrelli affida un messaggio di contrasto alla violenza di genere e una riflessione sulla fragilità degli artisti.
“L’arte e la musica – afferma la Sandrelli – sono uno straordinario strumento di educazione”.
Sul podio Alberto Veronesi. Un cast di grandi interpreti: Vincenzo Costanzo, Cavaradossi, Hiromi Omura Floria Tosca e Franco Vassallo Scarpia.
La Tosca di Stefania Sandrelli per l’apertura della 67° edizione del Festival
Tra tutte le creazioni pucciniane, Tosca è forse l’opera che più si presta a veicolare un messaggio chiaro e forte contro la violenza sulle donne. Tosca è il simbolo di un femminile che si rifiuta di diventare vittima. Un’opera, Tosca, che nella splendida e attenta regia di Stefania Sandrelli, ci ricorda quanto attuale e drammatico sia il tema della condizione femminile, e, quante donne, quotidianamente, siano vittime di violenze. Il drammatico tema della violenza di genere è uno dei messaggi che Stefania Sandrelli affida alla sua prima regia lirica e che sarà simbolicamente figurato nell’allestimento scenico di Andrea Tocchio. Com’è noto, Floria Tosca – donna piena di passione, artista, protagonista della propria vita – si oppone al tentativo di violenza del Barone Scarpia (Franco Vassallo), personaggio che incarna nella regia di Stefania Sandrelli, l’abuso e la violenza stessa. Nel rispetto dell’opera del Maestro, Stefania Sandrelli coglie le aperture simboliche nella scrittura di Puccini, e le esplicita nel linguaggio visivo.
Nella messa in scena – progetto di Andrea Tocchio, anche regista assistente – gli elementi visivi si caricano di significato, diventando protagonisti dell’interpretazione registica. È così, ad esempio, che durante il secondo atto si staglia sulla scenografia una mappa di Roma, in cui il fiume Tevere, significativamente tinto di fucsia, colore simbolo della violenza contro le donne, assume la fisionomia di una ferita aperta che squarcia la carne della città, in una rappresentazione poetica e allusiva che rimanda alla drammatica emergenza della violenza di genere, vero flagello che lacera il tessuto della nostra società. La scena, specchio e rappresentazione simbolica di una società, espone e dispone ordinatamente sotto gli occhi del pubblico la presenza di scarpe rosse, triste simbolo del mare di violenza ritualizzata che permea l’opera di Puccini e rappresentazione simbolica delle donne vittime della medesima violenza.
Sul podio guida un cast di straordinari solisti, l’Orchestra e il Coro del Festival Puccini, l’affidabile bacchetta di Alberto Veronesi, ritenuto uno specialista della partitura pucciniana. Un’opera Tosca – racconta Veronesi – fatta di estremi in cui si rintracciano esasperazione, conflitto, ipocrisia e sensualità. È vestita di fucsia, la cantante Floria Tosca Hiromi Omura, soprano giapponese già applaudita dal pubblico del Festival Puccini. “Torre del Lago è per me un luogo sacro, perché qui Puccini ha vissuto e per questo emana fascino e ci dà energia. Come la sua scrittura, capace di esprimere e dipingere tutte le emozioni proprie di ogni donna”. Le emozionanti arie di Tosca Recondita Armonia e e lucean le stelle saranno interpretate dal tenore Vincenzo Costanzo, Cavaradossi. Vincenzo Costanzo vanto del belcanto nel mondo, voce importante e intensa come le emozioni che prova sul palco del Festival Puccini, fa il suo debutto sul palcoscenico in riva al lago: “L’emozione che si prova in questo luogo magico, pervasa dalla grandezza del genio di Puccini, è qualcosa che tocca l’anima e il cuore ad ogni singola nota che emetto. Un luogo fatto di vibrazioni ‘alte’ capaci di far vibrare di emozione ogni artista e ogni singolo spettatore”.
Nel ruolo del perfido Scarpia uno dei più interessanti interpreti operistici della sua generazione, Franco Vassallo. Stefania Sandrelli, al pari di Tosca, è una donna indipendente, che ha fatto dell’arte la sua vita, e per l’arte ha dato se stessa. La sua regia è un omaggio alla donna ma anche all’arte e ai suoi rappresentanti. Non è un caso che Tosca sia una cantante e Cavaradossi un pittore: rappresentanti di un’umanità diversa, portatori di una sensibilità altra, che costa talvolta la condanna all’emarginazione e alla violenza. Senza cedere ad anacronistiche e forzate letture, è indubbio che nelle opere del Maestro la condizione femminile sia privilegiato oggetto di indagine. Un’arte, quella di Puccini, che contiene tanti spunti cari al dibattito contemporaneo, capace – al pari del teatro classico – di parlare al presente e di attualizzarsi senza snaturarsi e senza tradire la sua appartenenza ad altre coordinate storiche e culturali.
A completare il cast Cesare Angelotti Christian Federici, Il sagrestano Gianni Luca Giuga, Spoletta Nicola Pamio, Sciarrone Michelangelo Ferri, Un carceriere Francesco Facini, nel ruolo del Pastorello Gaia Niccolai e Nicola Peruzzi Basile (13 agosto). Il disegno luci è firmato da Valerio Alfieri. Luca Bimbi è il sound designer. Il Coro del Festival Puccini è istruito da Roberto Ardigò e il Coro delle Voci Bianche da Viviana Apicella.
Tosca sarà in scena in replica il 6 e 13 agosto.
Per acquisto biglietti: 0584 359322