In libreria per HarperCollins Genio e inchiostro le più belle recensioni scritte per il Times Literary Supplement da Virginia Woolf con una bellissima prefezione di Ali Smith.
Le più belle recensioni scritte da Virginia Woolf
Nato nel 1902 il Times Literary Supplement diventò in brevissimo tempo un riferimento culturale in tutto il mondo ospitando all’interno delle sue pagine contributi dei più importanti intellettuali del XX secolo da Virginia Woolf a Sylvia Plath; da T. S. Eliot a Italo Calvino; da Milan Kundera a Joseph Brodsky.
Woolf ne suoi diari spesso si lamenta dei compensi bassi percepiti per le recensioni del Times Literary Supplement, ma traspare anche l’entusiasmo e l’eccitazione nel ricevere nuovi libri di cui scrivere e pagina dopo pagina, recensione dopo recensione ci consegna una fotografia veritiera e ragionata sulla letteratura di un secolo he ci ha consegnato autentici capolavori. Da leggere!
Descrizione:
In questa raccolta delle recensioni che Virginia Woolf pubblicò in forma anonima sul «Times Literary Supplement», e in cui emerge tutta la sua genialità, l’autrice parla dei classici della letteratura con intrepido umorismo e raffinata intelligenza.
«Woolf riveste la critica di narrazione. E le sue narrazioni non mancano mai di implicare, o di richiedere, la critica» – dalla prefazione di Ali Smith
«Chi meglio di Virginia Woolf può farci da guida tra i grandi autori? Una raccolta di recensioni scritte per il Times Literary Supplement tra il 1916 e il 1928. “Come ha fatto Virginia Woolf a trasformarsi da giovane critica letteraria in una grande romanziera? In questo libro troverete la risposta» – The Guardian
Per più di un secolo il «Times Literary Supplement» ha pubblicato alcuni dei più grandi scrittori britannici e americani, da T. S. Eliot a Henry James e Sylvia Plath, fino a Julian Barnes, Hanif Kureishi e Eimear McBride. Ma una delle voci più rappresentative della rivista nei suoi primi anni di vita fu senz’altro Virginia Woolf. In questa straordinaria raccolta delle recensioni che pubblicò in forma anonima, e in cui emerge tutta la sua genialità, l’autrice parla dei classici della letteratura con intrepido umorismo e raffinata intelligenza. La spiazzante “landa selvaggia” della commedia elisabettiana, il piacere di riscoprire i propri romanzi preferiti, gli esempi supremi di Charlotte Brontë, George Eliot, Thomas Hardy e Joseph Conrad: è tutto qui, in questi saggi che ci offrono uno scorcio del pensiero che sta alla base delle opere di narrativa di Virginia Woolf e dello spirito curioso e femminista di Una stanza tutta per sé. In queste pagine c’è tutta la Virginia Woolf lettrice, il cui entusiasmo per la grande letteratura è ancor oggi palpabile e di grande ispirazione. Prefazione di Ali Smith.
Articolo di: Matilde Alfieri