Apertura straordinaria nei fine settimana per la mostra antologica “Frédéric Bruly Bouabré. Arte Alfabeto Universale” al Palazzo delle Esposizioni di Lucca (piazza San Martino, 7).
Nel rispetto delle normative in vigore, l’esposizione è visitabile su prenotazione dal lunedì al venerdì, tra le 9 e le 17, da soli o in piccoli gruppi, e da questa settimana e fino alla chiusura (13 giugno) sono previste anche aperture straordinarie nei seguenti week end: 15-16 maggio con orario 16-19, in concomitanza con il mercato dell’antiquariato; 22-23, 29-30 maggio, 5-6 e 12-13 giugno con orario 10-13, 16-19.
Arte Alfabeto Universale: ecco le aperture straordinarie
Intanto, prosegue la programmazione virtuale: sabato 15 maggio e sabato 22 maggio saranno pubblicati due videomessaggi dedicati all’approfondimento dell’arte contemporanea africana e alla sua evoluzione nel corso del XX secolo e sabato 12 giugno sarà promosso il finissage, con la presentazione ufficiale del catalogo.
La mostra è organizzata dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e dalla Fondazione Lucca Sviluppo, con il patrocinio della Regione Toscana e dell’Ambasciata della Costa d’Avorio in Italia.
I canali social della Fondazione Banca del Monte di Lucca e del Palazzo delle Esposizioni sono:
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Il percorso della mostra presenta oltre 400 opere provenienti da collezioni private e dalla famiglia dell’artista, mettendo in evidenza le varie fasi della sua ultra cinquantennale carriera ed illustrandone i vari aspetti tematici, poetici e biografici grazie ad un ricco corredo di documenti e testimonianze storiche.
Frédéric Bruly Bouabré ha esposto in prestigiosi spazi pubblici e privati internazionali, a partire dalla celebre mostra “Magiciens de la terre”, allestita nel 1989 al Centre George Pompidou di Parigi, che ha portato alla luce per la prima volta l’arte africana contemporanea, e la successiva “Africa Remix”, passando per il Guggenheim Museum di Bilbao, la Tate Modern di Londra e il Portikus di Francoforte. È stato inoltre protagonista di importanti manifestazioni come la Biennale di Venezia, Documenta di Kassel e la Biennale di San Paolo.
Le opere in esposizione, cartoni di piccole dimensioni, su cui l’artista annotava le accurate osservazioni sull’esistente, nascoste sotto la superficie, documentano le varie fasi tematiche dell’artista, da quella dedicata all’alfabeto visuale Bété a quella de “La gioia della nascita” e “L’umanità”, che celebra la parentela, passando per quella de “L’albero della vita” e “La leggenda Zakolo” e le “Pietre di Bekora”, fino ad arrivare a la “Visione del sole” che traduce graficamente l’esperienza da cui ha preso avvio la missione artistica e didattica di Bouabré, dando vita a quella che è stata definita la “Conoscenza del mondo”.. In mostra sono presenti anche alcune opere rare, tra cui un dipinto a matita su tela dell’artista ivoriano.
Nutrita la mole di documenti autografi e delle foto storiche, moltissime delle quali inedite e prestate per la prima volta dalla famiglia per promuovere la mostra lucchese. Tra i documenti in mostra, numerosi testi poetici e saggi scritti dall’artista, epistole e curiosità, come i bozzetti di studio per la realizzazione dell’orologio commissionato da Swatch a Bouabré nel 1996.