Vinile è il nome d’arte di Sergio Ferrari, giovane cantautore milanese che da poco ha pubblicato il singolo “Pupille”.
Ha accettato di rispondere ad alcune nostre domande per farsi conoscere meglio attraverso una breve intervista.
Ecco cosa ci ha risposto!
Cosa ti ha spinto a iniziare a suonare?
Ho iniziato a suonare perché mi sento più libero quando lo faccio. Mi sembra di sognare, mi sembra di entrare in un’altra dimensione. Ho capito questo semplicemente provando, sono sempre stato un fan della musica, di qualsiasi genere.
Quali sono stati i tre momenti più importanti nella tua vita per diventare la persona che sei oggi?
Onestamente non saprei classificare tre momenti, ma potrei dire alcune cose che da bambino mi hanno aiutato a diventare quello che sono. Sicuramente in primis l’amore dei miei genitori e dei miei familiari, che mi hanno sempre appoggiato in qualsiasi scelta e sono stati capaci di farmi capire l’amore che provano nei miei confronti. Poi i viaggi che ho fatto, mi hanno fatto capire cosa c’è attorno, mi hanno permesso di avere molte più idee, più esperienza in generale. Oltre a questo miei amici, di asilo e elementari anche che mi hanno sempre sostenuto e sempre fatto sentire parte di un gruppo. Ora invece la mia ragazza, che rappresenta per me sempre un appoggio e qualcosa su cui contare sempre, oltre appunto alla mia famiglia prima citata.
Pupille è il suo nuovo singolo scopri qualcosa in più!
In quale direzione puntano le tue ali e dove affondano le tue radici?
Le mie ali puntano in alto, all’orizzonte, dove tutto finisce e tutto ha inizio. Avrei voglia di sfondare con la musica e portare i miei sogni alla realizzazione. Per quanto riguarda le mie radici, posso dire di essere sempre stato un appassionato di musica ma anche dello sport, ho praticato calcio.
Dicci dieci cose che ti piacciono in modo che possiamo conoscerti meglio
Mi piacciono molte cose: La musica ovviamente, lo sport in generale, soprattutto calcio, basket e tennis, mi sarebbe piaciuto anche fare l’attore, mi piace l’architettura, la moda e i vestiti in generale e poi ovviamente amo viaggiare. Di me stesso non cambierei molto, onestamente mi piaccio così, non voglio risultare presuntuoso assolutamente, però credo che non credendo al 100% in noi stessi è difficile andare avanti.
Raccontaci del tuo nuovo lavoro
Il mio ultimo lavoro è quello che riguarda il mio ultimo singolo, Pupille, uscito il 26 marzo su tutte le piattaforme digitali.
è un testo profondo, che vuole far crollare il muro dei pregiudizi.
Quali progetti hai per il prossimo futuro?
Ho molte idee, vorrei sicuramente continuare a pubblicare vari singoli, ma mi piacerebbe anche creare un progetto un po’ più completo e più coerente con il mio essere. Tra poco spero di aver pronto qualcosa di interessante e spero che piaccia a tutti quelli che ascoltano la mia musica.