In libreria Gli spostati di Arthur Miller a sessant’anni esatti dall’uscita del film, torna in Italia Gli spostati di Arthur Miller, il romanzo-sceneggiatura che ha dato vita a un classico del cinema americano diretto da John Huston. Marilyn Monroe, per cui l’autore scrisse appositamente il personaggio di Roslyn, e Clark Gable, alla sua ultima interpretazione, rappresentano la contemporaneità partendo dalla contaminazione fra narrativa e cinema. Gli spostati di Arthur Miller, in uscita il prossimo 11 marzo per Nutrimenti, attraverso la precarietà esistenziale dei suoi personaggi esplora le fragilità di un’America che contempla anche la perdita della propria innocenza.
Gli spostati di Arthur Miller
«Benvenuti a Reno, la più grande piccola città del mondo»: in Nevada, dove si va per divorziare, restare al verde o entrambe le cose, le circostanze fanno incontrare una donna bellissima, triste e sventata, un cowboy di mezza età che non vuole padroni, un aviatore pieno di risentimento e un ragazzo disperatamente dedito ai rodei. L’amore, tra alcol, risse e una folle caccia ai mustang, illuminerà le intime fragilità di ciascuno dei quattro protagonisti. Scrive l’autore: «I film hanno creato un modo particolare di vedere la vita; e le loro rapide transizioni, i loro improvvisi accostamenti di immagini, il loro effetto documentaristico, la loro economia di narrazione e la loro concentrazione sull’azione muta si sono infiltrate nel romanzo».
Il risultato è un romanzo che raccoglie i topoi di un genere in una narrazione che, unendo l’immediatezza delle immagini e le possibilità riflessive della parola scritta, diventa l’espressione definitiva del grande conflitto tra l’uomo e la natura, la ribellione e la sicurezza, la familiarità e l’estraneità che segna la cultura americana del ‘900. “Quei cavalli non sono altro che degli spostati, dei vagabondi, una razza destinata a sparire, ecco tutto, tesoro” ARTHUR MILLER
Arthur Miller (1915-2005) è stato uno dei maggiori autori di teatro e sceneggiatori del secolo scorso. Tra le sue opere più note, si ricordano Erano tutti miei figli (1947), Morte di un commesso viaggiatore (1949) e Il crogiuolo (1953). Fu sposato con Marilyn Monroe dal 1956 al 1961. Successivamente sposò Inge Morath, che faceva parte, insieme con Eve Arnold, Henri Cartier-Bresson, Elliott Erwitt e altri, del gruppo di fotografi incaricati dall’agenzia Magnum di documentare le riprese del film Gli spostati.