La quinta edizione di DAMA 2020 progetto indipendente dedicato ad artisti e gallerie internazionali in dialogo con luoghi storici di Torino, si terrà durante la Torino Art Week dal 4 all’8 novembre 2020presso Palazzo Chiablese (con accesso da Piazza San Giovanni, 2). Per la prima volta, la dimora sabauda Patrimonio Unesco apre le sue porte a DAMA con un programma interamente dedicato a video e performance.
Il progetto del 2020 si focalizza esclusivamente sul Live Programme, che si è contraddistinto negli ultimi anni per la ricerca rivolta ai nuovi linguaggi dell’arte, con l’intento di promuovere la cultura contemporanea mediante un lavoro sinergico con gallerie internazionali. Il programma della quinta edizione è curato da Ludovica Parenti, curatrice indipendente di base a Zurigo proveniente da recenti esperienze nel team di Liste, che si aggiunge a Elise Lammer, già parte del team dal 2019 econfermata per il secondo anno.
Anche per questa edizione, DAMA è sostenuta da Fondazione Compagnia di San Paolo, che conferma il suo supporto per il quarto anno insieme a Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Tra le novità abbiamo inoltre il piacere di presentare la collaborazione con Faust, il public program di Gianluigi Ricuperati per la settimana dell’arte, che per l’occasione occuperà il Salone degli Svizzeri per ospitare talk, lezioni e altri momenti di produzione di conoscenza, oltre a un progetto visionario dell’unico pittore ‘cosmista’ italiano. Continua infine la collaborazione con Siliqoon, agenzia che ha selezionato per il secondo anno un artista per interpretare l’identità grafica di DAMA che sarà svelato nella prossima newsletter insieme alla comunicazione degli artisti e dei partecipanti.
Per garantire la massima sicurezza è obbligatorio prenotare la visita scrivendo a info@d-a-m-a.com. L’ingresso alla mostra sarà consentito solo con mascherina e limitato a un numero di accessi massimo ogni ora, nel rispetto del regolamento nazionale Covid-19 come da DPCM del 07/08/2020.
DAMA è un progetto indipendente dedicato a un gruppo di gallerie internazionali invitate dalla direzione artistica a relazionarsi con la storia di Torino. Dal 2016 ad oggi DAMA ha dato spazio ai linguaggi di artisti emergenti traendo ispirazione da Le città invisibili, un romanzo di Italo Calvino pubblicato nel 1972, con l’intento di riportare l’attenzione sul centro della città come luogo del contemporaneo e restituendo ad antiche dimore l’intimità di un appartamento privato attraverso l’allestimento di una mostra su misura dove le opere presentate entrano in dialogo con le ambientazioni originali dei luoghi. Un programma parallelo di video e performance prende forma ogni anno grazie al contributo di curatori internazionali invitati a rotazione: Lorenzo Balbi (2016), Joao Laia (2017), Martha Kirszenbaum (2018) ed Elise Lammer (2019).