La lirica, a differenza del titolo di questo “pamphlet” è una cosa piuttosto seria e lo dimostra il fatto che a poterne sorriderne o riderne è l’autore stesso in quanto professionista del settore. Bruno Nicoli è un professionista serio, preparato ed appassionato che ha ricoperto molti ruoli in ambito teatrale (pianista, maestro collaboratore, di palco e di sala, del coro, direttore d’orchestra) e da molti anni lavora al Teatro alla Scala.
La sua competenza e preparazione si unisce in questo libro “La lirica, scusate non è una cosa seria” ad una simpatica arguzia e bonevola cattiveria pungente da buon toscano. Il M. Bruno Nicoli analizza il dietro le quinte di uno spettacolo, quale l’opera lirica, che da sempre ha visto un pubblico più feroce degli ultras negli stadi.
Ma come nasce un’opera lirica? Chi anima il dietro le quinte? Ecco analizzare le varie componenti attraverso i (molti) vizi e (poche) virtù di persone che, facendo l’opera per professione, confondono il palcoscenico con la vita. E’ un libro che farà ridere e divertire gli appartenenti del settore e che può spiegare a chi sta innanzi al palco quali drammi esistenziali (non) vanno in scena affinché tutto sulla scena sia perfetto.
Ma attenzione, si sa, Arlecchino disse la verità ridendo e il M. Nicoli tra un sorriso e un lampo di ironia negli occhi parla chiaramente anche di ciò che sta minando la potenzialità degli spettacoli d’opera tra pastette e finte problematiche come le regie classiche vs regie moderne. Se ci sono nuove tecnologie ad arricchire uno spettacolo non si deve per questo snaturare un’opera o avere sul palco un cantante frutto solo di scambi…. culturali.
Un libro da leggere e rileggere perché è divertente, intelligente e, quando lo hai terminato, ti accorgi di tutti i sottotesti (e sottintesi) che l’autore vi ha inserito. Per non parlare delle miriade di citazioni (non solo operistiche) sparse nel testo come se nulla fosse. Edito da Zecchini Editore con un’introduzione di Michele Pertusi personalmente ritengo che sia un libro istruttivo e che ben delinei lo stato attuale dell’opera lirica con un piccolo sorriso finale trattando delle problematiche legate alla pandemia attuale. Ma si sa: Tutto nel mondo é burla.
Articolo di: Luca Ramacciotti