Redux è un taglio esteso, una grande figura che ritorna da un’impresa, un elemento che risorge, una torre che nuovamente si staglia fiera al cielo dopo una ristrutturazione. Da re- ‘indietro’ e dùcere ‘guidare’, è proprio in questa radice nella quale si incanala l’erubiscente, ma allo stesso tempo spregiudicata, bellezza della Torre Matilde di Viareggio (Lucca), raccontata con estrema poesia e delicatezza dalle mani, dall’occhio, e dall’obiettivo di Valentina Erre durante i giorni delle impalcature e durante gli attimi dei sostegni al suo adeguamento.
Nel fragore dei rumori nelle giornate di lavoro e nell’assordante silenzio della sua imponente storicità, la torre mostra, negli scatti di un bianco e nero mai troppo pantagruelico ma bensì sempre bilanciato e avvolgente, tutta la sua ammiccante prospettiva e tutta la sua deliberata eleganza. Il lavoro di Valentina Erre è interiore, emozionale, estremamente libero e ingentilito da una delicatezza d’approccio che si usa con una vecchia signora; gli scatti sono fatti in punta di piedi, in tagli naturali che riportano alla luce il sapore dell’antico, tra ponteggi e betoniere, con la pietra viva che fa capolino qua e là così come gli spigoli imponenti ma leggiadri della struttura stessa che in geometriche poesie disegnano trame in un chiaroscuro gentile ma deciso, intenso e mai troppo aulico.
L’impatto mai disordinato delle inquadrature e l’attenzione meticolosa che si ritrova nei particolari degli scatti della mostra è un insieme subitaneo che affascina e seduce, sorprende e che rende liberi di vivere, immaginare e percepire sia i grandi fasti che i momenti più bui della torre, ogni suo passaggio storico e finalmente, la sua rinascita, dettata dal lavoro di mani abili ed esperte, e sensibilizzata dall’amore esteso che queste mani hanno per il proprio patrimonio culturale.
La mostra, curata da Alessandro Schiavetti, si estende sui primi due piani della Torre Matilde, storica torre viareggina ed esempio di bellissima architettura militare del Cinquecento, recentemente ristrutturata grazie al lavoro certosino di Casanova Srl, e all’impegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, e ripercorre con scatti di grande e piccolo formato squarci e vedute, particolari e visioni emozionali del percorso di ristrutturazione a livello fotografico.
“Fotografare mi viene naturale, perché mi innamoro della vita ogni giorno e scoprire la bellezza tra le pieghe del quotidiano è la mia avventura”.
Valentina Ragozzino, in arte Valentina Erre, è una fotografa con numerose esperienze nel settore artistico. Si laurea in Cinema e Immagine Elettronica prima di specializzarsi in Fotografia di moda, fotoritocco e comunicazione visiva presso la John Kaverdash Academy di Milano. Dopo svariate esperienze e lavori in ambito fotografico e video sul territorio nazionale si trasferisce in Brasile dove lavora nello studio Estudiomutante del fotografo Raul Krebs; oltre che a finalizzare progetti Still Life per brand mirati e aziende, lavora per numerosi cataloghi d’arte incentrati su mostre personali, realizzando photoshooting per artisti come Sayaka Ganz, Liz Gehrer, Raffael Benazzi, Andrea Collesano e per la mostra ‘De 3 en 3’ dell’artista messicano Javier Marin.
Ha realizzato shooting fotografici per numerosi cataloghi editi da Bandecchi & Vivaldi in merito alle mostre organizzate dalla Fondazione Hermann Geiger, per poi lavorare per alcuni anni con la Galleria d’Arte Barbara Paci, per la quale ha curato le relazioni internazionali e con la quale ha pianificato le partecipazioni alle fiere internazionali di Istanbul, New York, Bruxelles e Basilea.
Oltre ad aver realizzato numerosi progetti e backstage per cantanti e artisti ha lavorato come fotografa per il Festival Gaber ed è stata prima operatrice, poi regista e produttrice del Talk show ‘Incontri al caffé’ presso la rassegna letteraria ‘La Versiliana’ di Pietrasanta condotto da Romano Battaglia. È fotografa e Videomaker per l’evento artistico Animamarmoris per Trambisera Marmi e collabora con l’agenzia di comunicazione Grimmlab.
Con la maternità si è avvicinata alla fotografia di famiglia, sviluppata in shooting mirati a ritrattistica familiare e al tema della maternità stessa. Ha curato in parallelo la campagna recruiting di Remax lavorando sul tema della ritrattistica business.
La mostra è aperta con ingresso gratuito fino a fine giugno
il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 22
Per i giorni infrasettimanali è possibile prenotare una visita al 3398546480