Secondo l’Unione Europea, l’emergenza Covid-19 “deve essere un’opportunità per migliorare gli stili di vita, la salute e l’ambiente” come indicato nella strategia Farm to Fork, al centro del Green Deal Europeo. In linea con questi principi, l’organizzazione Essere Animali pubblica il documento “Verso un’alimentazione sostenibile – strategie per la ripartenza”, rivolto alle Istituzioni con l’obiettivo di incentivare una dieta sana e sostenibile e prevenire future crisi sanitarie e ambientali.
Il documento “Verso un’alimentazione sostenibile – strategie per la ripartenza”
Il progetto rientra all’interno della campagna MenoPerPiù lanciata dall’organizzazione animalista con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale della ristorazione collettiva, spingendo mense scolastiche e aziendali a sostituire il 20% dei secondi piatti, spesso a base di carne e derivati animali, con alternative a base di legumi, più sane e sostenibili.
La pandemia ha evidenziato la relazione tra la nostra salute, gli ecosistemi, la supply chain, i pattern di consumo e i limiti di sfruttamento del pianeta. Nel dettaglio, il documento analizza le problematiche di tipo economico, sanitario, ambientale e sociale emerse durante la pandemia e suggerisce cinque strategie per sensibilizzare i cittadini sul tema dell’alimentazione sostenibile.
“Le proposte riguardano l’educazione alimentare, la revisione dei menù della ristorazione collettiva, i suggerimenti per la cucina casalinga, l’aggiornamento del personale sanitario e il recupero del cibo che andrebbe sprecato. Sono rivolte alle componenti politiche che si occupano di educazione, sanità, ambiente e pratiche alimentari all’interno delle amministrazioni regionali e nelle città di Roma, Milano, Torino e Bologna, già sensibili alla tematica”, afferma Valentina Taglietti, Food Policy Manager di Essere Animali e responsabile del progetto MenoPerPiù.
La città di Roma, aderendo al Patto dei Sindaci per il clima e l’energia, ha annunciato all’interno del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) di voler ridurre le emissioni climalteranti del proprio territorio di almeno il 40% entro il 2030.
In seguito all’Expo 2015, 160 città di tutto il mondo hanno sottoscritto il patto internazionale Milan Urban Food Policy Pact per rendere sostenibili i sistemi alimentari, garantire cibo sano e accessibile a tutti, preservare la biodiversità e lottare contro lo spreco. La città di Milano ha inoltre dichiarato lo stato di emergenza climatica, così come la città di Bologna che ha annunciato di voler dimezzare il livello di emissioni entro il 2025 e portarle allo «zero netto» nel 2030.
Nel Programma di governo per la Città di Torino 2016-2021 invece, la sindaca Appendino ha annunciato la promozione della dieta vegana e vegetariana sul territorio comunale come atto fondamentale per salvaguardare l’ambiente, la salute e gli animali.
“Le risposte delle Istituzioni alla crisi sanitaria ed ambientale devono essere in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e con la strategia Farm to Fork del Green Deal Europeo. Con il documento ‘Verso un’alimentazione sostenibile – strategie per la ripartenza’ vogliamo suggerire come il cibo sia la connessione più immediata e potente per raggiungere questi obiettivi. Ogni volta che ci sediamo a tavola possiamo agire concretamente per il nostro futuro e quello del pianeta. Migliorare la nostra alimentazione è la soluzione a molti problemi, perché ci permette di inquinare meno, utilizzare meno risorse, essere più sani e risparmiare,” continua Valentina Taglietti.
Anche la comunità scientifica internazionale evidenzia come un incremento nel consumo di legumi e una riduzione delle proteine animali siano l’unica via possibile per sfamare 10 miliardi di persone nel 2050 e mitigare la crisi climatica. Gli scienziati chiedono ai governi di agevolare l’accesso al cibo sostenibile, quello vegetale, attraverso un approccio collettivo che coinvolga tutti gli stakeholder del food system.