PASSERÀ (SURVIVAL SONG) – LUCA BASSANESE
“Canzone di sopravvivenza” per combattere l’isolamento sociale in tempo di Covid-19#iorestoacasa / #maratonabassanese
Una piazza virtuale grande molte e molte ore dove Luca Bassanese, con la sua Maratona di poesia, voci e musica, invita chi lo desidera a ballare al ritmo della vita.
“Passerà, vedrai che passerà, non so quando e come, ma vedrai che passerà” questo periodo che, da tenebroso e cupo, diviene così occasione di riflessione e di dialogo amichevole e vivo. Vi è un filo rosso che cuce le parole cantate dalla stanza che si fa spazio senza limiti o confini: una chitarra, una fisarmonica e tre gatti a far da spettatori attenti. Un filo rosso che, brillando, intesse la volontà individuale e di gruppo di essere partecipi attivi del cambiamento del mondo. Un mondo che può e deve cambiare.
L’arte di Luca Bassanese e Stefano Florio ha prima di tutto una funzione sociale evidente che viene a declinarsi in un preciso protocollo operativo per quel che riguarda la pratica educativa e pedagogica. La poesia di tutte le parole fattesi melodia e canto evocano una radicale necessità: bambini, bambine, ragazzi, ragazze, uomini e donne possono (e dovrebbero) vestirsi di libertà e di pensiero.
Una poesia che canta a voce nuda e accompagna il camminare a piedi nudi nel giardino della vita dove il destino coltiva fiori, catene e spine.
E, dice e sostiene Luca Bassanese:
“Cantare per le persone a voce nuda con fisarmonica o chitarra è mettersi al servizio, donare uno spazio di pensiero e movimento perché l’energia positiva non si abbandoni allo sconforto. È un supporto medico spirituale, una sorta di catarsi collettiva nella quale la “piazza” virtuale si ritrova a solidarizzare e soprattutto a condividere. La musica e il canto hanno il potere di innescare questo meccanismo in quanto, come diceva Sant’Agostino, chi canta prega due volte.”
La piazza virtuale si trasforma così nello spazio potenziale dove il sorriso responsabile di chi vive questo scampolo di tempo diventa energia positiva e diffusa così da permettere e favorire la valorizzazione delle competenze spontanee e inespresse da un “essere nel mondo” il più delle volte distratto e incurante. Si butti via il telecomando, si legga un libro, così correlato al concetto di liber-tà. Coltiviamo idee, coltiviamo altalene, è l’invito di Luca Bassanese, poeta del pentagramma.
Nel succedersi a ritmo battente delle molte decine di canzoni si percepisce con chiarezza una regola – quasi: una legge – aurea: l’umanità, colorata da mille colori, può e deve divenire più umana. E la cultura del rispetto, per se stessi, per gli altri e per la natura dovrebbe costituirsi come la bandiera al cui sventolio marciano emozioni e pensieri.
“Io resto a casa” perché è bene e necessario che così sia. Uno spazio necessariamente ristretto che diviene tuttavia cosmo e caos esistenziale in cui è possibile fare scoperte sorprendenti: anche il virus ha diritto di essere ciò che lo porta ad essere la sua natura. E’ poi probabile che sia sulla terra, con le sue infinite varianti, da molto più tempo dell’essere umano. In una qualche misura, siamo noi ad essere suoi ospiti. Non consideriamolo allora nemico ma compagno di viaggio che ci auguriamo scenda alla prossima e più vicina stazione.
Nella piazza virtuale, eppur così concreta, assistiamo all’esprimersi di una magia inattesa e sorprendente della quale solo i bambini riescono a cogliere il valore, con il loro essere il sorriso del mondo: il virus comincia anch’esso a sorridere e – seppur con qualche timidezza – si lascia trasportare e, a passo di danza, si avvia piano piano ai bordi della pista da ballo: salutando con un gesto affettuoso, ritorna nel suo mondo, augurandosi che la sua temporanea e dura compagnia sia stata l’occasione di crescita, maturazione e scoperta di potenzialità fino a quel momento sconosciute. Se così dovesse accadere avremmo potuto leggere e vivere una bella favola che, come tutte le favole, si conclude con ciò che per noi sarebbe un felice e gioioso augurio: “e tutti vissero felici e contenti”.
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Passerà / Luca Bassanese
Prod. Art. Stefano Florio – (P) Ola Ola music / AIDA Records Recording, Mix e Mastering: Flamingo Studio Production www.flamingostudio-production.com
Grazie a tutti gli amici della #maratonabassanese per averci mandato i preziosi contributi multimediali con cui abbiamo realizzato il videoclip! Grazie a “La Compagnia del Carnevale” e al fan club “I Sognatori”.Grazie speciale ai Medici Fisioterapisti del reparto gravi cerebrolesioni acquisite dell’Ospedale Versilia (che si sta trasformando in reparto covid), Gabriele, Milena, Maura, Alessandro e Alba che oltre alla foto che chiude il videoclip ci mandano questo messaggio: “Mentre tutto andrà bene noi continueremo a riabilitare il corpo ed il cuore ❤️ ??”
Energia…energia, la più bella che ci sia!
Contatti: info@lucabassanese.it
Articolo di Silvio Morganti