LeiBei My Earth My Heart (autoproduzione)
INTRODUZIONE AL DISCO
L’album “My Earth My Heart” è una raccolta di storie. Alcune sono nate dall’esigenza di mettere nero su bianco sensazioni ed emozioni come la rabbia, il senso di abbandono, la paura, ma anche l’amore che fa perdonare e l’amore che fa sperare. Altre invece nascono dalla consapevolezza di essere non solo un’entità con sentimenti, ma di essere parte di un tutto unico che ha bisogno, come il nostro cuore, di protezione.
A differenza dell’album precedente, questo secondo lavoro lascia più spazio alle parole, e seppure la scelta della lingua inglese potrebbe sembrare andar contro alla volontà di farsi capire, è invece una sua diretta conseguenza.
Altra svolta importante è stato l’abbandono della batteria e l’inserimento di tastiere, sintetizzatori e drum machine. L’incastro di voci, chitarre, basso ed elettronica è così sviluppato da una collaborazione a due, e trova la sua espressione in questo lavoro che per la band è un nuovo punto di partenza. Dopo vari cambi di formazione il duo ha trovato il suo equilibrio e “My Earth My Heart” ha dato il via ad un nuovo cammino.
INTERVISTA
Quando avete iniziato a fare musica?
Ognuna di noi ha avuto diverse esperienze, e quando ci siamo conosciute abbiamo iniziato un po’ come tutti suonando cover. Dopo un paio di anni, nel 2006 abbiamo iniziato a comporre i nostri primi brani come LeiBei.
Con quali artisti siete cresciute?
Siamo cresciute con una moltitudine di artisti, tra i quali Smashing Pumpkins, Muse, Queens of the Stone Age, Mark Lanegan, PJ Harvey, Afterhours, Marlene Kuntz, per citarne alcuni.
Come nasce la vostra musica? Quali sono le vostre fonti d’ispirazione?
La nostra musica nasce dalla jam session in sala prove, suoniamo insieme ispirandoci a vicenda.
Di cosa parla la vostra nuova avventura musicale?
My Earth My Heart parla di storie di vita reale, di ciò che riguarda il singolo che è anche ciò che riguarda tutto quello che gli sta attorno, perché soltanto migliorando noi stessi possiamo aspirare a rendere più bello tutto ciò che ci circonda.
Quali sono i generi in cui spaziate nella vostra produzione?
Suoniamo di getto quello che ci viene in mente, facciamo fatica a darci un’etichetta di genere.
Cosa ne pensate dei social e del web in generale come mezzo per farsi conoscere?
Il web e i social sarebbero degli ottimi strumenti per farsi conoscere, se utilizzati in modo corretto. Purtroppo oggi girano troppe informazioni, più o meno o per niente utili… siamo tutti sommersi da miriadi di comunicazioni, quindi si fa davvero fatica ad attirare l’attenzione.
Cosa non deve mai mancare in un brano che ascoltate e in uno che scrivete?
In entrambi non deve mai mancare un po’ di sana malinconia.