Jaqueline (nome d’arte di Jaqueline Branciforte) è una cantautrice e musicista originaria di Acate (RG).
Classe 1994, Jaqueline inizia ad avvicinarsi alla musica ascoltando i numerosi dischi collezionati dal padre (Simply Red, Jethro Tull, Pink Floyd, Michael Jackson, Madonna, Prince, Elton John, Stevie Wonder, Aretha Franklin, Alanis Morissette, Lionel Richie e tanti altri) ed inizia a studiare canto e pianoforte prendendo lezioni private.
Nel 2011 partecipa al tour di “Radio Cuore” e si esibisce sul palco dell’Arena di Verona per la finale del Festival Show. L’anno seguente è opening act dei concerti di Ivana Spagna, Alexia, gli Oro, i Dik Dik eGatto Panceri.
Appena raggiunta la maggiore età e conseguita la maturità, Jaqueline si trasferisce a Roma per studiare all’accademia di musica “Saint Louis College of Music”.
Nel Febbraio del 2018 si cimenta nella sua prima esperienza sanremese esibendosi live a “Casa Sanremo”, mentre l’anno seguente fa parte degli otto finalisti di Area Sanremo con il suo inedito “Game Over.
Al momento sta lavorando all’album di esordio.
– Di cosa parla “Game Over”?
“Game Over” parla di come vivo i miei stati d’animo.
Fondamentalmente i miei pezzi a volte sono autobiografici, a volte semplici storie che mi hanno colpito o che hanno attraversato semplicemente la mia mente.
“Game Over” è il mix di sentimenti, parole e suoni, provocati anche dall’incremento della tecnologia.
– Cosa ne pensi dei social e del web in generale come mezzo per farsi conoscere?
Sono grandi canali di comunicazione, vetrine personalizzate per se stesso e per gli altri. Dare visibilità alla nostra carriera è importante, quando si sa quello che si vuole dire.
Sono un grande espositore di opere dove ognuno può esprimere il proprio parere, ed è un ottimo testimone per il futuro.
-Cosa non deve mai mancare in un brano che ascolti e in uno che scrivi?
Il sound: è fondamentale, è una caratteristica che cerco sempre in quello che ascolto, con l’orecchio recepisco quasi subito quello che mi colpisce.
Nelle mie canzoni, invece, non deve mai mancare l’originalità, sono sempre alla ricerca di qualcosa di esclusivo.
Per quanto riguarda la creazione, lascio che il flusso faccia il suo corso.
-Cosa pensi dei talent show? Hai mai pensato di parteciparvi?
Penso che siano una grande vetrina per far conoscere il proprio talento.
Ho tentato parecchio con i talent! Ma non ho mai sentito un clima adatto alla mia posizione artistica.
Magari ero ancora impreparata, di sicuro non la escludo come esperienza.
Mi piace mettermi in gioco.
-Dicci dieci cose che ti piacciono e dieci che ti fanno arrabbiare.
La fiducia, la verità, l’amore, l’arte, i bambini, la famiglia, suonare dal vivo, gli animali, leggere, viaggiare… sono tutte cose che mi piacciono!
Quelle invece che mi fanno arrabbiare: le bugie, l’ingiustizia, l’ignoranza, il disordine, l’indifferenza, l’incoscienza, fare shopping, oziare, la troppa confidenza e anche l’arroganza.