È disponibile in digital download, sulle piattaforme streaming e in rotazione radiofonica “START AGAIN” (Belairstudio / DistroKid), il nuovo singolo del cantautore e chitarrista ALBERTO LOMBARDI. Il brano è il primo estratto dall’album “Home” missato da Bob Clearmountain, il più famoso mixing engineer di tutti i tempi.
“Start Again” dà il via a un crowdfunding che aiuterà l’artista indipendente a finanziare la promozione dell’album “Home”, disponibile solo attraverso il crowdfunding e non sugli store digitali.
Come nasce la tua musica? Quali sono le tue fonti d’ispirazione?
Cerco sempre di mettere nei testi qualcosa di significativo, che abbia un’importanza fondamentale nella mia visione della vita. Ogni volta che sento di voler condensare un’importante epifania, il raggiungimento di una nuova consapevolezza, la metto in una canzone. La musica è invece un fluire costante, potrei scrivere 10 canzoni al giorno se non fosse per il testo.
Poi suonando molto per altri (nella “vita” faccio il session man e il produttore) e nel mio tributo alla Stratocaster dove suono il meglio di Clapton, Hendrix, Gilmour etc, ho tantissime occasioni di stimolo musicale in molti stili.
Di cosa parla “Start Again”, il tuo nuovo singolo missato da Bob Clearmountain?
Della necessità di reinventarsi, anche a costo di distruggere tutto quello che hai costruito.
E di non fermarsi, di cercare nuovi orizzonti e nuovi stimoli. Non a caso sono finito in America a concludere il lavoro e a girare il video.
Ci sono alcune frasi prese in prestito da Dante, nel canto di Ulisse. Dove dice “per seguir virtute e canoscenza” mi sembrava perfetto per questo desiderio di spingersi sempre oltre e conoscerci ogni giorno di più.
Cosa non deve mai mancare in un brano che ascolti e in uno che scrivi?
L’introspezione, l’intelligenza musicale e lirica. Almeno ci provo, ma di sicuro lo cerco nella musica che ascolto. E punto a farlo io stesso. La leggerezza è importante e ha il suo posto ma io amo riflettere e cercare a fondo.
Cosa ne pensi dei social e del web in generale come mezzo per farsi conoscere?
È tutto troppo veloce. Il sistema pre-social aveva le sue pecche, e aveva molti “guardiani” a cui dovevi piacere perchè ti facessero passare al livello successivo. Da una parte questo lasciava le opportunità a pochissimi. Io non l’ho avuta a suo tempo. Però garantiva anche una scrematura progressiva, una selezione che a volte era anche onesta, pur se basata sui gusti dell’industria. Mentre oggi c’è un’overdose di informazioni, tra nuove canzoni e gattini. E’ difficilissimo che qualcuno ti ascolti per più di 3 secondi, la media è sotto l’uno percento. In questo senso mi mancano la vecchia radio e la tv generalista.
Dicci dieci cose che ti piacciono e dieci che ti fanno arrabbiare.
Mi piacciono la calma, la capacità di ascoltare, l’acume, il senso dell’umorismo, la pizza, le chitarre, la registrazione in studio, suonare dal vivo, i pochi amici veri e la gentilezza.
Detesto la pochezza, l’arroganza, l’egocentrismo. Sono tre, ma valgono per 100.
Hai dato il via a un crowdfunding per promuovere il tuo album “Home”. Come mai la scelta di metterlo sulle piattaforme digitali?
A proposito di quello che dicevamo prima, ho cercato di ricreare il vecchio modello. Le persone per avere la musica che amavano compravano un disco, comprando il disco permettevano agli artisti di avere delle risorse per fare musica, promuoverla, farne ancora di migliore ecc. In sostanza ho chiesto direttamente a chi apprezza quello che faccio di aiutarmi a farlo ancora, e magari meglio nel futuro. Tutto quello che raccogliamo, lo uso per la promozione. Non guadagno nulla dal disco, ma ci guadagna la mia musica!