Gloria Galassi nasce a Cesena nel 1985.
Si diploma in Popular Music Theory con esami accreditati alla West London Universitynel 2015.
E’ semifinalista al Festival di Castrocaro nelle edizioni 2015 e 2016.
Nel 2017 accede alla finale di Area Sanremo ed è finalista al Premio Pierangelo Bertoli. Nel 2018 vince il Premio Valentina Giovagnini.
Quando hai iniziato a fare musica?
Ho iniziato a fare musica a 4 anni, o meglio a casa mia tutto era un microfono e mia mamma ha deciso di portarmi in un coro per bambini che si chiamava “grillo Canterino”… da lì è partito tutto!
Cosa hai deciso di raccontare con il tuo progetto?
La malinconia in tutte le sue sfaccettature.. è un lavoro che profuma di ricordi, persone che non ci sono più, tradizioni, biscotti fatti in casa, ritorni, amore, legami indissolubili, rinascite.
Quali sono i generi in cui spazi nella tua produzione?
Mah… io sarei una gran romanticona ma per fortuna lavoro con un team che mi riporta a suoni e colori del 2020, quindi le sonorità spaziano dal pop all’indie all’electropop fino ad atmosfere cherimandano alla Provenza.
Cosa significa lavorare nella musica oggi?
Per me significa suonare in giro e arrivare alle persone senza pretese e senza ossessione.
C’è un bel panorama e spazio per tutto.
Significa comunque avere produzioni di qualità e “stare sul pezzo”, rispondendo a quello che chiede il pubblico, quindi playlist e web.
Cosa ne pensi dei social e del web in generale come mezzo per farsi conoscere?
Penso che aiutino molto e che la musica si faccia largo sulle piattaforme e sui social. È bello che si possa condividere ed è bello che si possano creare luoghi di aggregazione musicale virtuale in cui legare.
Dicci dieci cose che ti piacciono e dieci che ti fanno arrabbiare.
Mi piacciono: le persone buone, la pizza, il mare, studiare, leggere un buon libro, il gin tonic, stare con mia nonna, il profumo della torta di mele, la danza classica.
Non mi piace: chi non si mette mai in discussione, l’arroganza, la verdura verde, le fake news, chi cerca di abbassare la nostra autostima, la pioggia quando mi faccio la piastra, le bugie, il reggaeton, le multe, il caffè quando si raffredda.
Progetti?
Tanti, fare uscire il mio disco e incidere nuovi pezzi già nel cassetto pronti freschi da sfornare.