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Ospite del nostro format musicale Aria

Eterno ritorno è il nuovo singolo della cantautrice Aria. Non è così male viversi quegli attimi di malinconia, se li trasformiamo in punti di partenza e rinascita interiore: “Eterno ritorno” è una canzone dal significato ambivalente, poiché è allo stesso tempo un invito al continuo miglioramento di se stessi, ma anche una provocazione emotiva e musicale.

Come nasce la tua musica? Quali sono le tue fonti d’ispirazione?

Grafica Divina

La mia musica nasce come ancora di salvezza verso qualcosa di sconosciuto, nasce da un rapimento estatico. Le mie fonti d’ispirazione sono tante, soprattutto la mia ossessione per David Bowie.

Di cosa parla “Eterno Ritorno, il tuo nuovo singolo?

“Eterno ritorno” parla di come inevitabilmente ci si evolve per tornare poi al punto di partenza, un cerchio, dove si rivivono le stesse cose con personalità e progettualità diverse dettate dal tempo e dall’esperienza, noi cambiamo ma il ciclo è sempre lo stesso.

Cosa non deve mai mancare in un brano che ascolti e in uno che scrivi? 
In un brano che ascolto non deve mai mancare l’intenzionalità, la comunicazione e l’espressione, in poche parole l’anima. La tecnica passa in secondo piano davanti all’intenzione e al carisma, poi se coesistono entrambe le cose tanto meglio, posso definirmi un amante dell’errore, del difetto, dell’imperfezione. In un mio brano non devono mai mancare la purezza e la verità del momento, l’originalità, la cura delle parole e il contenuto.

Cosa ne pensi dei social e del web in generale come mezzo per farsi conoscere?
I social network se ben usati offrono possibilità rivoluzionarie, con un po’ di intelligenza e curiosità penso che si possa stravolgere tutto questo sistema massificato con la creazione di uno spazio, una vetrina interessante, che non è poco pensando ai mezzi di cui si disponeva in passato, a livello umano preferisco il contatto, vedere e toccare, non mi piace parlare con una figurina o passare il mio tempo leggendo cose futili.


Dicci dieci cose che ti piacciono e dieci che ti fanno arrabbiare.
Mi piacciono le novità, le esperienze, l’adrenalina, la proiezione verso il futuro, le persone fantasiose ed estroverse, la notte, io vivo di notte, la dopamina, noradrenalina e feniletilamina, scatenate dall’innamoramento, mi piace sudare, mi piace bere caffè, tanti caffè, troppi caffè.
Mi piace suonare, sia da sola che in gruppo, mi piace giocare con i vestiti da uomo.
Mi piace stupire, prendere e andare senza nessun preavviso. Mi piace il cibo esotico

Non mi piacciono le persone troppo silenziose, la limitatezza mentale e la coerenza a tutti i costi, la trovo poco sincera, non mi piace chi mi contraddice o chi mi vuole comandare.

Non mi piacciono i supermercati e quando ci vado trasformo questo dovere in un momento di giocosa bizzarria, ci riesco quasi sempre.

Non sopporto chi non sa osare, chi non rischia, pranzare seduta, peggio ancora in un ristorante a pranzo.

Non mi piacciono gli obblighi in generale, le strade dritte, il conformismo.

Non mi piacciono le troppe lamentele.



Prossimamente ti vedremo su qualche palco?

Prossimamente sarò su molti palchi, verso primavera girerò in alcuni locali del Milanese e della Bergamasca con il mio gruppo gli “Absurda” abbiamo tantecanzoni e non vediamo l’ora di presentarle al pubblico e creare la nostra scena, qualcosa di molto innovativo.

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