La conoscenza dei meccanismi alla base dei Big Data è l’unico esercizio di “difesa” che ognuno può, e deve, imparare a compiere, affinché tutti i propri dati, movimenti, gusti, ecc. non finiscano nelle mani sbagliate. Perché potrebbe costare molto caro.
LA DITTATURA DEGLI ALGORITMI del lodigiano Antonio Murzio e della comasca Chiara Spallino
In libreria dal 3 dicembre!
Il termine “algoritmo”, un tempo relegato nei soli manuali di matematica prima e di informatica dopo, è entrato prepotentemente nel lessico quotidiano. Gli algoritmi, ad esempio, determinano quali devono essere le notizie e le informazioni che devono raggiungerci sullo schermo del nostro device. Usati da motori di ricerca e social media, oltre a selezionare l’informazione da proporre a ciascuno di noi, producono un altro effetto molto importante: la chiusura dell’utente dentro una bolla costruita sui suoi gusti, sulle sue preferenze, sui suoi pregiudizi. Solo conoscendo questi meccanismi l’utente può evitare che tutti i suoi dati finiscano in quella che lo studioso americano Frank Pasquale ha definito la “black box society”.
Antonio Murzio (Gioia del Colle, 1960), giornalista, è caporedattore del settimanale Ora. Laureato in Sociologia, è stato consulente per la comunicazione di una software house per oltre quindici anni. La digitalizzazione della vita quotidiana è uno dei suoi campi di interesse e di studio. Ha pubblicato nel 2018 il libro “Educati alla violenza – Storie di bullismo e baby gang”. Chiara Spallino (Como, 1995) è laureanda in filosofia della psicologia e delle neuroscienze all’Università degli Studi di Milano. Interessata alla filosofia e alla storia della scienza e all’evoluzione del linguaggio umano, si occupa di divulgazione scientifica e citizen science presso la Collezione di Storia Naturale del Liceo Classico e Scientifico Alessandro Volta di Como.