Victoria and The Winemakers
I’m Into That
(Extended Play)
(Phony Art Records/Believe Digital)
Sono attivi da oltre dieci anni, i pugliesi Victoria and The Winemakers: ovvero Vittoria Impedovo (voce), Alessandro Accardi (chitarre), Antonio Vinci (tastiere) e Mino Petruzzelli (batteria). E in questo decennio il quartetto, che si definisce “pop-soul” ma in realtà mesce efficacemente anche sprazzi blues, rock ed elettronici, ha saputo soprattutto segnalarsi per l’ampia attività dal vivo: che li ha condotti persino nei pub di Londra, a mettersi in gioco affrontando la scena britannica e la lingua che hanno scelto per scrivere canzoni, ossia l’inglese.
Ora l’EP “I’m Into That” è il loro primo biglietto da visita discografico, un concept di cinque brani a ricostruire una storia femminile di sentimenti e realtà, fotografata dal fuggire la famiglia (“In the Family”) al ripensare i propri valori, sino a convincersi della bontà di farsi coinvolgere solo da quelli con la maiuscola (“Work For You”, “I’m Into That”).
E bisogna dire che quanto i quattro propongono convince abbastanza, fra abrasioni sonore interessanti, un bell’andamento equilibrato fra Oltremanica e Mediterraneo, una cifra sonora dal piglio molto preciso e sicuramente di buon impatto: forse c’è solo da approfondire e quadrare il complesso sul piano ritmico, giacché l’assenza del basso si sente e impedisce alla ritmica d’essere profonda come l’insieme meriterebbe.
Però la voce di Victoria c’è, scartavetra quando serve e ha diverse sfumature, le più convincenti quelle “aggressive” ma ci sono pure le altre; la chitarra ha guizzi di valore e le tastiere rendono coeso l’insieme con personalità e gusto, dentro arrangiamenti ben pensati. Il caleidoscopio della proposta compositivo-testuale, certo, su cinque brani è limitato; anche perché certe buone intuizioni come quelle di “Work for You” non paiono sviluppate appieno, e la morbidezza melodica di “Bring Me Back” rappresenta una sorta di pausa dell’insieme.
Insieme però composto anche dall’intrigante sviluppo di “In the Family” e dall’interessante brunitura di “I’ve Been a Fool”: oltre che dalla title-track che è sicuramente il pezzo più forte e compiuto, del concept-EP.
Ora Victoria and The Winemakers si attendono alla frontiera d’un album intero, magari con più frequenze di scrittura e anche altre tematiche da osare: però, per essere un primo passo “fisico” nel mondo del disco, questo loro Extended Play è comunque rivelatore. D’una band dalle molteplici possibilità, e come raramente accade già muscolarmente forgiata (non è poco) dalla gavetta della pratica live.
Andrea Pedrinelli
Da ascoltare/guardare, “I’m Into That” official
video:
https://www.youtube.com/watch?v=toD-InqDFzQ