Arabella Salvini: Linguista e cartografa senza parentele politiche, Arabella “Arja” Salvini lavora come fumettista, illustratrice e grafica freelance. Compensa la sua mancanza di sintesi con amore smodato per scrittori morti, leprecauni, cosacchi, antichi greci e animali pelagici.
Martina Bonanni: Amante degli animali pucciosi e dei browniesal cioccolato, Martina ( in arte Kaili) ha sempre avuto una passione per i colori e il disegno, passione che l’ha portata a lavorare principalmente come colorista per webcomicindipendenti e come illustratrice freelance.
Quando nasce il sodalizio Salvini-Bonanni?
Siamo amiche dal liceo, grazie a un’amicizia in comune, il “sodalizio” non è nato di convenienza, ma diciamo che è stata una naturale evoluzione delle cose. Dopo qualche anno ci siamo ritrovate entrambe fuori dalle rispettive scuole del fumetto, e non avendo idea di dove girarci abbiamo deciso di provare a fare qualche cosa assieme. Martina aveva sentito che i banchetti per gli artisti indipendenti al Cartoomics -la fiera del fumetto principale a Milano- non costavano poi molto, se eravamo in due o tre ce la si poteva fare benissimo, mancava solo qualcosa da presentare. Arabella, di contro, aveva una storia e dei personaggi in testa. È stato, insomma, un unire le forze al momento giusto.
Quando avete maturato l’idea di The Last Bacchae?
Come già accennato sopra, The Last Bacchae è un’idea di Arabella. L’Antica Grecia è stata una passione sin da quando, da piccola, le hanno fatto vedere lo sceneggiato RAI sull’Odissea, e non ha mai davvero superato quella “fase” di fascinazione e amore per la Grecia classica. La prima idea, quella che oggi è il Capitolo 1 della saga, l’ha sviluppata per l’esame finale della Scuola di Fumetto, che consisteva in realizzare 12 tavole a fumetti ideando storia, personaggi, disegnando poi le tavole. Per lo spunto, si è ricordata di un messaggio mandatole, ai tempi della sua gita a Delfi, da un’amica che raccomandava di non farsi rapire da Apollo. Solo che Apollo mal si sposa con qualsiasi personaggio comprimario che si voglia far durare a lungo (vedi: Dafne. Giacinto. Melissa, tutti morti. O trasformati in piante/insetti. O entrambe le cose), e Dioniso le è sempre stato più simpatico.
Come hai costruito la storia?
Brutalmente, per la prima stesura 12 tavole mi sono bastate, ma son rimasta con un senso di incompletezza al riguardo. Ero molto immatura come disegnatrice, non ero convinta né di come l’avevo scritte, e anche meno di come le avevo disegnate. Quindi ho iniziato a ricamarci sopra, a informarmi, a leggere non-fiction, a ingrandire e approfondire. A pensare a perché Dioniso dovesse andare a tampinare proprio QUELLA studentessa. Trovare un antagonista. Includere anche gli altri dei. Martina mi ha dato poi una grossa mano a scremare le idee, scegliere tra cose diverse e spingermi a trovare una fine e a dare concretezza al tutto e darmi un secondo parere, mi serviva un confronto per mettere ordine al tutto, e una persona esterna che sapesse colorare davvero davvero bene.
Personaggi? Storia? chi è nato prima?
Questa è una domanda spinosa. Dioniso è nato prima, il design attuale Arabella se l’è portato dietro dal liceo classico, quando scarabocchiava a margine degli appunti mentre in classe si studiavano le Baccanti di Euripide. Per il resto, è arrivata prima la storia, Seren è stata creata subito dopo.
Un fumetto ad alto contenuto culturale…
Ci hanno detto che lo è anche un po’ troppo (citare Platone a pagina 3 forse non ha aiutato), ma per lettori giovani e/o del tuttoscevri di qualsiasi base mitologica non pensiamo di poter far meglio di Percy Jackson (i libri sono fatti molto bene e sono pieni di riferimenti sì reinterpretati per forza di cose, ma corretti e fondati saldamente sulle fonti; i film… I film no, dei libri hanno molto poco, per stessa ammissione dello scrittore che li avrebbe voluti molto diversi).
Chi sono i vostri lettori ideali?
Ragazzi, principalmente, liceali in cerca di qualcosa per rendere più sopportabile e simpatica la mole di lavoro da affrontare studiando il Greco e il Latino, ma non solo. Potenzialmente, chiunque sia appassionato di antichità greche e storia delle religioni è il nostro lettore ideale, purchè abbia voglia, eventualmente e all’occorrenza, di farsi qualche domanda e approfondire.
Come fare per potervi leggere?
Ci trovate sui maggiori social network (Facebook, Instagram, Twitter e Tumblr), cercando “The Last Bacchae”, dove potete leggere buona parte dei capitoli sia in Italiano che in Inglese. Per capire come finisce ciascun Capitolo (per ora ne son conclusi 2 -su 12-, il 3 è in pubblicazione, una pagina ogni Giovedì), ci trovate su Amazon in formato ebook (anche qui sia in Italiano che in Inglese), o potete contattarci sui social, o all’indirizzo thelastbacchae@gmail.com, per farvi spedire la copia cartacea del fumetto o sapere in che fiere saremo presenti.
Cosa bolle in pentola?
Per stasera stavamo pensando a una bella peperonata, giusto per stare leggere… Ma non è il senso della domanda, no? Quindi, possiamo dire senza fare spoiler, che torneremo a Delfi, visiteremo qualche altro posto in giro per l’Europa (e in Italia, ovviamente), riusciremo a rendere organica nella storia la nostra voglia di distruggere una certa casa che è un inferno da disegnare e colorare (giuriamo che avrà senso oltre il nostro non poterne più di così tanta edera), vedremo mille e una versioni di Dioniso che la Barbie al confronto impallidisce, apriremo sondaggi su chi è il miglior testimonial Pantene tra lui e Apollo. E risponderemo finalmente all’annosa questione “Ma nell’Ade ci sono i sindacati?” (spoiler: sì. Ce n’è uno. Ma solo quando Persefone non è presente.).