Per la prima volta nel 1991 il mondo viene attraversato dal messaggio www, simbolo della grande rete mondiale di cui oggi non possiamo più fare a meno. Eppure molti anni prima, nel 1969, il progetto Internet era conosciuto solo al ministero della Difesa degli Stati Uniti, che aveva ideato e portato avanti il progetto.
Internet non ha rivoluzionato solo il modo di comunicare e di approfondire conoscenze, ha fornito anche nuovi strumenti per attività antiche quanto il genere umano: lo spionaggio, la concorrenza sleale, il ricatto e la guerra.
I siti a cui possiamo accedere, che ci sembrano un’infinità, rappresentano infatti solo il 10% di quelli esistenti, nascosti ai più all’interno del Deep web e del più oscuro ancora Dark web.
E proprio in quegli abissi gli hacker si muovono più o meno indisturbati, per azioni personali e più spesso al servizio di aziende, multinazionali e intere Nazioni.
Il Cyberspionaggio infatti consente ai servizi segreti degli Stati Uniti, Russia, Cina, Israele e Iran, sono per citare alcune tra le più grandi potenze del mondo, di controllarsi a vicenda.
E non solo, ma anche di interferire pesantemente nella politica internazionale manovrando le elezioni politiche in Paesi all’apparenza democratici, cambiandone irrimediabilmente il volto e condizionando il corso della storia.
Jack Caravelli, esperto di geopolitica, intelligence, terrorismo nucleare e cybersicurezza, insieme al giornalista di SkyTg24 Jordan Foresi, ci accompagna in I segreti del Cybermondo alla scoperta di realtà inquietanti e segreti che ci riguardano molto da vicino, mettendoci in guardia da errori e leggerezze che nel mondo virtuale possono costarci molto.
Un libro di facile lettura che prova ad aprire una strada nel buio dell’ingarbugliata e pericolosa ragnatela in cui, volenti o nolenti, siamo costretti a muoverci.
Articolo di: Cinzia Ciarmatori