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I Rio ospiti del nostro format musicale

Venerdì 24 maggio è uscito “BUONA VITA”, il nuovo album dei RIO, prodotto daRio Artisti Associati, distribuito in digitale da Believe Digital e fisicamente da Self. Dal 10 maggio è in radio il singolo omonimo, un brano nel quale riecheggiano sonoritàpop rock, caratteristica principale della band emiliana.

Il disco è composto da nove brani inediti e già dal titolo si intravede un messaggiobenaugurale e positivodiretto e solare come è da sempre il loro repertorio.

Grafica Divina

Buona Vita” è il vostro nuovo disco: quali sono le tematiche centrali che avetesottolineato nella canzone?

“Come sempre, nei nostri dischi coesiste una forte dose di positività mescolata allevarie tematiche di cui possono trattare i testi. La nostra filosofia di fondo è quella di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto non raccontandodi fatti straordinari ma di quello che ci accade attorno, nella vita di tutti i giorni, cosecomuni che viste attraverso la lente delle canzoni diventano storie speciali cheriguardano tutti noi”.

E del singolo omonimo cosa potete dirci?

“Il singolo Buona Vita è un inno alla resilienza, alla capacità di affrontare in manierapositiva le difficoltà in cui tutti bene o male ci troviamo ormai quotidianamente. Unaqualità da custodire e salvaguardare gelosamente.

A volte basta cambiare atteggiamento o punto di vista per trovare una soluzione ainostri problemi”, non è semplice ma “coltivare”, questo atteggiamento può renderti la vita meno difficile da affrontare di quanto possa sembrare”.

In cosa avete cercato di apportare la vostra personalità e ricerca musicale?

“Siamo ancora curiosissimi, personalmente parlando, tutti e quattro, e questa è unagrande fortuna. Ascoltiamo tanta musica, di tutti i generi e questo poi tende ad influenzare le nostre canzoni e noi come persone.

In questo nuovo disco però abbiamo fatto un passo indietro, siamo andati alla ricercadi quel Rock Emiliano che da un pò non riuscivamo a trovare. Così ce lo siamo fattonoi. Anche a livello di sonorità, abbiamo voluto ricreare un suono che

ricordasse quei “Live”, di qualche tempo fa, non comprimendo i vari strumenti ma dandogli quella profondità che l’equalizzazione dei nuovi dischi hanno perso.

Niente di trascendentale, ma avevamo bisogno di quel sangue che non vedevamoscorrere nelle nuove produzioni, citando riff e intenzioni di quelle band che ci hanno fatto sognare la possibilità che un giorno anche noi avremmo potuto esseresu un palco a spingere sul acceleratore del Rock!

Cosa non deve mai mancare in un brano che ascoltate e in uno che scrivete?

Beh, sicuramente “la pancia”, chiamiamo così, quelle canzoni che pur non conoscendone il testo “perché in lingua straniera”, riesce comunque a smuoverti le budella.

Che abbia un suono accattivante, originale “al meno per quanto mi riguarda”, e invece se si tratta di un brano “nostrano”, un testo che ti comunichi qualcosa, non importa cosa, ma che ti dia un’emozione o che mi crei un immagine.

Spesso, ultimamente, sembra che i testi siano più utilizzati come suono o accompagnamento strumentale.

Pensate che i social network e il web in generale siano importanti per farsi notare oggi?

Meno di qualche tempo fa.

Sicuramente la rete rimane un buon posto per fare promozione ma se non haimolto budget rimane sempre dentro ai confini di un piccolo orticello.

La velocità di ricerca invece ha influito molto sulla possibilità di scoprire edimparare, ma io rimango della vecchia scuola, preferisco il vis a vis delle cose…

Quelle troppo facili, alla fine, hanno poca sostanza. Cosa significalavorare nella musica oggi?

È sempre più difficile. C’è molta qualità, ma anche molta, moltissima offerta e pocarichiesta. Tantissimi gruppi non hanno la possibilità di suonare perché gli spazi“tradizionali”, sono sempre meno. La burocrazia ha reso l’organizzazione di unevento un inferno, molte agenzie al giorno d’oggi sono in difficoltà, c’è la corsa al ribasso e rasentiamo “per alcuni casi”, lo strozzinaggio. Però se quello che senti neltuo stomaco è vero e reale, non puoi far altro che rimboccarti le maniche e darti da fare. Del resto qualcosa si sta muovendo, leggo e vedo la nascita di nuovi modi per fruire la musica…ci vorrà tempo, ma ce la faremo.

Prossimi appuntamenti dal vivo?

Consiglio a tutti di collegarsi al nostro sito ufficiale: www.rio.it o di diramarsi su tuttii nostri social networks che sono pieni zeppi di curiosità e informazioni sui nostrieventi.

Per quanto mi riguarda, dimentico sempre le date dei nostri concerti.

🙂

Buona Vita!

Fabio M:


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