Guido Paolo De Felice ci regala un inno all’Amore nel suo Le cose che ho scritto di te
«Dicono che volere sia potere. Però prima che tu arrivassi prima che tu cambiassi ogni cosa ogni umore ogni rancore il valore di ogni raggio di sole Io perso con le mani a tenermi la testa Io non sapevo non immaginavo neppure che in realtàvolersi è potere».
Sin dal titolo dell’opera, Le cose che ho scritto di te, Guido Paolo De Felice lancia al lettore una dichiarazione d’intenti: più che una raccolta di poesie, si tratta di un vero e proprio dialogo con la donna amata, la quale assume contorni sempre diversi, man mano che ci si addentra nella lettura. Con semplicità e minimalismo linguistico, il giovane poeta riflette sulla natura molteplice del suo amore: bugiardo, feroce, a tratti salvifico, capace di mettere in discussione, disilluso.
Sono tanti i temi che De Felice cerca di mettere nero su bianco, senza perdere di vista il nucleo centrale della sua narrazione: l’amore.
Un ruolo fondamentale è ricoperto dai luoghi: che si tratti di Parigi, Firenze, Madrid o Timbuctu, il pensiero della donna amata stravolge la familiarità di strade e oggetti, il senso profondo del viaggio, aprendo un varco nelle infinite possibilità della parola “scoperta”. Interessante è l’invettiva che il poeta rivolge alle apparenze, nella sezione centrale del suo lavoro (Allora mi chiedo che senso abbia / Tutta questa apparenza / Mi chiedo che senso abbia / La necessità di farsi compiacere / Accontentandosi / Di svegliarsi ogni mattina / Di fronte agli occhi sbagliati.): la sua frustrazione sembra dirci che, nonostante il finale di una storia sia sempre incerto, sempre in bilico, è giusto credere nella sincerità di un sentimento, in due occhi che si guardano in silenzio senza alcuna pretesa.
Oltre al dialogo con la donna del cuore, il poeta intrattiene, in diversi componimenti, un quasi-monologo con se stesso: i segni visibili di un amore non corrisposto, la paura di rischiare, la speranza per un futuro diverso, migliore.
Lottare per quello in cui si crede non sempre regala il finale sperato.
Guido Paolo De Felice ci mostra una strada alternativa, una strada certamente non semplice, ma che si apre di fronte all’unico credo possibile: la volontà ostinata di seguire il proprio cuore nonostante tutto.
Iolanda Verreni
Titolo: Le cose che ho scritto di te (mentre ti aspettavo)
Autore: Guido Paolo De Felice
Genere: Poesia
Casa Editrice: Self-publishing (IlMioLibro.it)
Pagine: 224
Prezzo: 25 euro
Codice ISBN: 9788892352421
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