Nicolò Targhetta presenta il libro ”Non è successo nulla”:
”Il mondo del web è pieno di bravi comunicatori”
Tra le novità letterarie di questa primavera c’è anche quella del giovane autore Nicolò Targhetta che firma una raccolta di storie veloci, corrosive, da leggere sulla metro o nella pausa pranzo. ”Non è successo niente” è un concentrato di ironia che si prende gioco dei nostri tic, delle nostre paure, delle nostre inadeguatezze.
Il libro è un mix esilarante di dialoghi alla Joe R. Lansdale e situazioni alla Woody Allen, conditi con abbondanti dosaggi di Monty Python, Pif, Stefano Benni e Guido Catalano, racconta le avventure comiche e surreali dei trentenni Nicolò, Sergej e Primo.
Un progetto nato da un blog su facebook che ha ottenuto un riscontro positivo di cui lo stesso scrittore è rimasto incredulo. Dal blog, oltre al libro, è stato tratto un omonimo spettacolo teatrale che – dopo i primi appuntamenti sold out in Veneto, terra natale dell’autore – farà tappa a Bologna (23 maggio), Torino (27 maggio), Milano (28 maggio), Roma (19 luglio), e toccherà anche le città di Firenze e Napoli.
COM’E’ NATA L’IDEA DEL LIBRO E’ DEL TITOLO?
Be’ il blog, da cui il libro è tratto, è cresciuto molto negli ultimi mesi. Lo stile di scrittura si prestava. E devo dire che firmarmi Baricco in ogni occasione ha aiutato.
Il titolo (che poi è il titolo della pagina Facebook), deriva da una cosa che mi capitava sempre da bambino. Tornavo a casa da scuola e i miei genitori mi chiedevano sempre com’era andata. E anche se mi era capitata ogni genere di esperienza segnante, finivo sempre col dire “non è successo niente”.
Il tutto si è ripetuto dopo la laurea. Un grosso “niente” è piombato nella mia vita (e, immagino, in quelli di tanti altri miei coetanei). Un “niente” pieno di piccole cose che, nonostante le nostre ambizioni e le nostre aspettative, semplicemente non succedevano. Ne succedevano delle altre, strane, impreviste, difficili, buffe e dolorose. Io quelle racconto.
CHI SONO I PROTAGONISTI?
All’interno del libro ci sono tante storie e tanti protagonisti.
Quelli ricorrenti sono: la versione romanzata di me (cioè me con un naso decente), Primo e Sergej (amici, confidenti, spine nel fianco, grilli parlanti o semplici sparring partner a seconda della necessità) e Lei che… be’ è Lei.
CHE BAMBINO ERA NICOLO’?
Il tipo di bambino che gioca per ore con una medusa sulla spiaggia per poi scoprire che si tratta di feci di cane. Con l’età tutto è diventato un po’ più astratto di così, ma fondamentalmente son rimasto là.
SIAMO IN UNA REALTA’ DOVE IL WEB HA PRESO IL SOPRAVVENTO E APPARIRE E’ FONDAMENTALE. COSA NE PENSI?
Penso che sia così, ma penso anche che questo non sia necessariamente un male. Il web, i social sono uno strumento e uno strumento non è mai buono e cattivo. Dipende dall’uso che uno ne fa. Dalla voce che si sceglie. Da come si decide di apparire. Il web è pieno di bravi professionisti, comunicatori intelligenti e ottimi intrattenitori che hanno saputo piegare lo strumento alla loro sensibilità. È gente, ricordiamolo, che possiamo conoscere e apprezzare proprio per merito dei social.
DESCRIVITI IN TRE AGGETTIVI?
Pigro.Per gli altri due casomai vi scrivo poi.