BELLADONNA – NO STAR IS EVER TOO FAR
Etichetta Belladonna Records
Ascolta il disco in streaming
www.smarturl.it/thisisbelladonna
Sesto disco per questa band che all’estero è un’istituzione, in particolare a Hollywood. Lo dimostrano anche le tre canzoni di questo album che sono già state incluse in film internazionali: “The Turing Sniper” è – nella sua versione originale in italiano – in “Ricordati di me” di Gabriele Muccino, “Black Beauty” è stata utilizzata in una scena molto toccante del nuovo film di Michael Moore “Fahrenheit 11/9”, e l’intro di “We Belong To Hell” è nello spot tv internazionale del thriller USA 2017 di “Mia cugina Rachel”. Il quintetto romano torna con questi 13 brani nuovi, scritti come sempre dai suoi fondatori Luana Caraffa (voce) e Dani Macchi (chitarra e produttore artistico della band.) I brani sono stati registrati in puro Belladonna-style: “Tutto come se fosse il 1973:
batteria, basso, piano, chitarra e persino la voce tutti insieme in presa diretta nello studio…quasi tutti i dischi rock che amiamo sono stati immortalati così.” dice Luana
Quando hai iniziato a fare musica?
Se può considerarsi un inizio, a nove mesi ho iniziato a fischiare canzoni tanto che mia madre doveva sempre indicare o la culla o la carrozzina per spiegare da dove in realtà provenissero tali motivetti a lei attribuiti per ovvie ragioni.
Con quali artisti sei cresciuto?
Sono cresciuta con cantautori italiani, solo in seguito mi sono appassionata di altro.
Come nasce la tua musica? Quali sono le tue fonti d’ispirazione?
Nasce da sola senza che io lo sappia spiegare… spesso è come catturare qualcosa che è già nell’aria. Le mie più grandi fonti d’ispirazione spesso trascendono la musica in sè e vanno dalla filosofia alla fisica. Mi piacciono molti artisti ma non ho mai cercato di ispirarmi a nessuno, almeno direttamente.
Di cosa parla la tua nuova avventura musicale?
Credo che essenzialmente parli di come certi orizzonti possano apparirci più o meno lontani in base alla perspiquità del nostro sguardo e al grado di libertà interiore.
Qual è il messaggio che vuoi mandare con la tua musica?
Non ho mai pensato di mandare un messaggio con la musica a dire il vero… noi facciamo musica per piacere personale senza minimamente pensare a come verrà recepita. Se ciò che ho appena affermato può considerarsi un messaggio, allora forse il nostro è la libertà.
Cosa hai deciso di raccontare con il tuo progetto?
In tutto ciò che abbiamo finora fatto e così anche in questo nuovo album raccontiamo le nostre visioni, ciò che sentiamo, ciò che pensiamo e anche ciò che non sappiamo ancora… nel senso che spesso ci capita di comprendere solo ad opera finita cosa stavamo effettivamente facendo.
Qual è il momento in cui hai scoperto che avresti voluto intraprendere la strada della musica?
Come ho già detto all’inizio, il mio è stato un istinto primordiale… e non c’è mai veramente stato un momento della vita scevro dalla dimensione musicale. Tuttavia, fattivamente, le cose hanno preso una certa piega (quella grazie a cui ora ne stiamo parlando) dopo aver incontrato Dani Macchi (chitarrista e produttore della band) con cui ho creato i Belladonna e con cui scrivo tutte le canzoni.
Quali sono i generi in cui spazi nella tua produzione?
Amiamo molti generi anche se non ce n’è uno in particolare a cui affidiamo la nostra forma espressiva… o meglio, non c’è mai una vera intenzione cosciente nel fare qualcosa più in una chiave che in un’altra. Abbiamo chiamato la nostra musica “Rock Noir” anche per non essere associati a nessun genere esistente, magari solamente per la scelta degli abiti neri o per aspetti che sono solo marginali rispetto alla musica… In sintesi a noi interessa esprimerci attraverso la musica il più liberamente possibile, senza spendere neanche un secondo a ragionare sul genere che dovremmo adottare.
Cosa significa lavorare nella musica oggi?
Può significare molte cose… dipende da cosa s’intende per fare Musica. Per noi significa essere noi stessi senza scendere a nessun compromesso con nessuno e senza seguire nessuna moda di alcun tipo.
Cosa ne pensi dei social e del web in generale come mezzo per farsi conoscere?
Credo sia da tempo tramontata l’era della rete come mezzo in grado di farsi conoscere. Ovviamente c’è ancora la possibilità di imbattersi in qualcuno o qualcosa che non conoscevamo ma non è nulla in confronto a ciò che poteva accadere qualche anno fa ad esempio su MySpace, quando la viralità era meritocratica e non a pagamento.
Cosa non deve mai mancare in un brano che ascoltate e in uno che scrivete?
L’anima.
Cosa pensi dei talent show?
Io personalmente non penso che i talent show abbiano sempre tanto a che fare con la musica, artisticamente parlando. Sono forme d’intrattenimento televisivo, anche se è ovvio che può accadere che una persona davvero di talento si affacci ad un talent… soprattutto in Italia, dove (purtroppo) non ci sono molte altre vie per farsi conoscere.
Dicci dieci cose che ti piacciono e dieci che ti fanno arrabbiare.
haha ok. Le dieci che mi piacciono: 1 cultura 2 umanità 3 empatia 4 sensibilità 5 intelligenza 6 umorismo 7 surrealismo 8 libertà 9 solidarietà 10 cooperazione
Le dieci che mi fanno arrabbiare: 1 arroganza 2 razzismo 3 sessismo 4 omofobia 5 discriminazione 6 classismo 7 capitalismo 8 disincanto 9 sete di potere 10 abuso di potere
Prossimi appuntamenti dal vivo?
Al momento nulla di confermato ma appena sappiamo qualcosa ti facciamo sicuramente sapere!
Progetti?
Tantissimi ma al momento tutti top secret!!