I MASSIMI ESPERTI DI NAPOLEONE BONAPARTE A LUCCA
PER I 250 ANNI DALLA NASCITA DELL’IMPERATORE
Il Souvenir Napoléonien di Parigi, la più importante Associazione storico-culturale di studi napoleonici d’Europa, sceglie Lucca come sede italiana del suo convegno internazionale.
Appuntamento a Palazzo Bernardini il 4 e 5 ottobre 2019 per approfondimenti sulle
“Radici italiane ed i destini dei Bonaparte”
Parigi sceglie Lucca per il convegno internazionale che celebra i 250 anni della nascita di Napoleone Bonaparte. Il Souvenir Napoléonien, associazione, con sede a Parigi e soci in tutto il mondo, che raccoglie i massimi esponenti a livello mondiale di storia napoleonica, ha scelto la nostra città per l’importante incontro, che si terrà venerdì 4 e sabato 5 ottobre 2019 a Palazzo Bernardini (piazza Bernardini 41, Lucca).
A presentarlo alla stampa il presidente di Confindustria Toscana Nord, Giulio Grossi, il presidente del Consiglio Comunale di Lucca, Francesco Battistini, il membro del Consiglio di Amministrazione del Souvenir Napoléonien e coordinatore per l’Italia, Alessandro Guadagni, la presidente dell’associazione “Napoleone e Elisa”, Roberta Martinelli.
I più grandi studiosi di Napoleone “Le Grand” si danno appuntamento a Lucca. Il convegno rientra in una serie di eventi celebrativi che si terranno lungo tutto il corso dell’anno 2019: nella Francia continentale ed in Corsica, per mettere in luce la gioventù e le origini corse dell’Imperatore, in Italia, in Toscana, per esaminare alcuni degli aspetti, anche i meno noti, che hanno caratterizzato l’inizio e la fine della parabola storica della famiglia. Famiglia che, originaria di Toscana, ha visto la maggior parte dei suoi membri farvi ritorno.
Il convegno di Lucca, che in Francia si traduce con “Colloque de Lucques”, è la più importante attività celebrativa in Italia che l’associazione francese organizza per l’occasione.
“Grazie a Roberta Martinelli per averci coinvolti in un appuntamento così importante, il Souvenir per aver scelto Lucca e gli enti che partecipano all’iniziativa”, è stato il saluto di Giulio Grossi, che ha sottolineato la rilevanza dell’evento per il territorio.
“Lucca si conferma città attenta alle cose napoleoniche: il lavoro di Martinelli è stato impagabile e insostituibile, con eventi che hanno il massimo successo ed attrattiva – è il commento di Francesco Battistini -. Sono un innamorato di Lucca, quindi ogni cosa che le dia risalto, come questa volta, internazionale, è importante”.
“Questo convegno è sicuramente uno degli eventi più significativi nell’ambito del programma di celebrazioni del 250esimo – spiega Alessandro Guadagni – Vedrà riuniti attorno al tema che analizza le antiche origini e la fine dei napoleonidi, i nomi oggi più prestigiosi della storiografia napoleonica, gli accademici e gli studiosi tra i più reputati e noti a livello internazionale. L’Italia è parte integrante della vicenda napoleonica: qui nasce la famiglia, qui inizia la parabola ascendente di Bonaparte, qui si afferma il suo regno e quello di molti dei suoi familiari, è in Italia infine che si compie il destino di tanti di loro, è in Italia che molti vi sono sepolti. L’italianità dei Bonaparte, di cui si vuole riconoscere tutta la valenza storica, ha reso questo convegno indispensabile”.
“La scelta di Lucca è stata determinata da molti fattori – prosegue Guadagni -. Molte erano le città che avrebbero potuto offrire sedi di prestigio, Firenze in primis. La mia proposta di scegliere Lucca ha tuttavia prevalso: la bellezza di Lucca, città unica in Toscana per le sue caratteristiche, la sua storia, la ricchezza dei suoi monumenti, le tante potenziali sedi del convegno di assoluto prestigio, la sua ricettività alberghiera anche all’interno delle bellissime mura cinquecentesche, ma anche la sua vicinanza all’aeroporto internazionale di Pisa, hanno condotto alla scelta di cui oggi siamo tutti soddisfatti sostenitori. Non abbiamo dimenticato e non si può negare poi, che a Lucca, il Souvenir Napoléonien ha uno dei suoi corrispondenti più importanti in Italia, la dottoressa Martinelli a cui va riconosciuto tanto merito nell’organizzazione di questa iniziativa”.
I relatori, i contenuti e la rilevanza scientifica dell’evento sono di tutto riguardo. Interverranno dalla Francia Jean Tulard, membro dell’Istituto di Francia, della Società di Storia di Parigi, storico, scrittore e specialista di storia napoleonica, Thierry Lentz, direttore della Fondation Napoléon di Parigi, Pierre Branda, responsabile del Patrimonio alla Fondazione Napoléon di Parigi, Jean Marc Olivesi, Conservateur général du Patrimoine al Ministero della cultura francese e Conservateur del Museo nazionale della Casa Bonaparte di Ajaccio, Vincent Haegele, direttore della Biblioteca Nazionale di Versailles.
Dall’Italia: Luigi Mascilli Migliorini, docente all’Università “Ferdinando II, l’Orientale” di Napoli, storico e scrittore già premiato dalla Fondation Napoléon di Parigi per la miglior biografia in lingua straniera di Napoleone, Giulia Gorgone, già direttrice dei Musei Napoleonici di Roma, Federico Galantini, Corrispondente dalla Liguria del SN, scrittore, storico e ricercatore della genealogia dei Bonaparte.
“Si tratta di un momento molto importante per la cultura europea e internazionale, che vede a Lucca, in due giorni, l’arrivo dei più grandi studiosi del periodo napoleonico – spiega Roberta Martinelli -, questo è il frutto del lavoro di promozione culturale e di coordinamento internazionale in ambito di studi napoleonici fatto in molti anni da tutta la città grazie alle istituzioni Provincia e Comune e soprattutto all’indispensabile sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. L’arrivo di personalità di grande rilevanza storica e accademica è un riconoscimento culturale erede di eventi come il vertice Prodi-Chirac.”
Cosa è il Souvenir Napoléonien
Creato il 27 dicembre 1937 dalla marchesa Eugenie Gal, discendente di un Maresciallo d’Impero, il Souvenir napoleonico è oggi la più importante associazione napoleonica in Europa, riconosciuta “Società di utilità pubblica” da un decreto ministeriale del 5 novembre 1982. Senza scopo di lucro, il suo obiettivo è studiare e far conoscere le istituzioni, i luoghi, gli eventi e le persone che hanno fatto la storia del Primo e del Secondo Impero. L’associazione, che riunisce persone appassionate, ricercatori e storici ha la sua sede generale a Parigi, nel palazzo all’82 de la Rue de Monceau nell’VIII arrondissement, che il mecenate, l’industriale conte Martial Lapeyre, lasciò in testamento all’Associazione. Confrontata con un crescente disinteresse per la storia in genere e per quella recente in particolare, è compito dell’Associazine, memoria napoleonica, di occupare questo terreno abbandonato per intraprendere un’opera di sensibilizzazione la più vasta possibile. Napoleone, d’altronde, non lascia indifferenti. Due secoli dopo infatti, l’opera civile di Napoleone è ancora il pilastro più solido su cui l’Europa moderna si basa. La Francia di oggi, inoltre, moderna e tecnologicamente all’avanguardia, deve gran parte del suo sviluppo all’opera riformatrice di Napoleone III.
Il Souvenir napoleonico rappresenta, 80 anni di attività e di ricerche attorno ai due Imperi che coprono oltre un secolo di storia della Francia.
Il SN conta circa 3.600 membri – 60 docenti-storici – 24 delegazioni regionali in Francia – 6 delegazioni all’estero (Belgio, Colombia, Nord-Italia, Roma-Centro Italia, Svezia, Svizzera) – 10 corrispondenti (Germania-Berlino, Germania-Lipsia, Austria, Canada, Lombardia, Liguria, Toscana Occidentale, Toscana Orientale, Puglia, Calabria)
Tra i suoi mezzi di divulgazione, il SN pubblica una rivista trimestrale di grande ricchezza iconografica in cui si trova la firma dei migliori specialisti della storia napoleonica, oltre a resoconti di attività e cronache letterarie.
Ogni anno, Il Souvenir Napoléonien organizza almeno un convegno scientifico, 2 importanti commemorazioni (5 maggio e 2 dicembre), 2 viaggi sulle orme della storia napoleonica, conferenze, escursioni regionali, mostre, concerti; pubblica 5 numeri della sua rivista storico-scientifica di cui un numero speciale.
Info su http://napoleoneeilsuotempo.wordpress.com e su www.facebook.com/napoleonidi. Per i gruppi che vogliono visitare “Il Naso e la Storia” è necessaria la prenotazione: 0583-417363, info@palazzoducale.lucca.it.
Il progetto “Da Parigi alla Toscana: il gusto di vivere al tempo di Napoleone e Elisa” (http://napoleoneeilsuotempo.wordpress.com) è nato nel 2007 sulla scia del rinnovato interesse verso il periodo napoleonico lucchese e toscano, stimolato dalle mostre e dal lavoro realizzati a partire dal 2002 dalla dottoressa Roberta Martinelli a Palazzo Ducale, e comprende iniziative che si svolgono durante tutto l’anno in diversi luoghi della Toscana (Lucca, Livorno, Elba).
In questi anni ha preso vita una lunga collezione di eventi, tra cui si ricorda la mostra che Roberta Martinelli e Velia Gini Bartoli hanno curato ed allestito al Musée de l’Armée di Parigi, dal titolo “Avec Armes et bagages. Dans un mouchoir de poche” (26 ottobre 2012 – 13 gennaio 2013; 238 oggetti esposti, con la partecipazione di 25 soggetti tra musei, biblioteche internazionali e raccolte private), nata in seguito alla mostra “Mito e Bellezza” (Lucca, 2009-2010), e che ha ispirato un nuovo filone di studi internazionali sul rapporto tra l’Imperatore e il costume.
Grazie agli studi inediti condotti in archivi italiani e francesi, recentemente è stato riportato all’aspetto originario il Palazzo dei Mulini di Portoferraio, reggia imperiale di Napoleone all’isola d’Elba, nella suddivisione degli spazi e nelle facciate che egli aveva voluto. L’intervento è oggetto del volume di Roberta Martinelli e Velia Gini Bartoli “Napoleone Imperatore, imprenditore e direttore dei lavori all’Isola d’Elba”, Gangemi 2014.
È stata presentata nel maggio 2015 all’Archivio di Stato di Lucca una preziosa scoperta tutta toscana: la cravate che l’Imperatore lasciò all’Elba, sul suo cuscino, la notte della fuga, mentre nel 2017 l’associazione ha presentato al pubblico due frammenti di tessuto ricamato del tempo di Elisa e Napoleone, di committenza principesca. Sempre del 2017 la collaborazione con il Centro studi Luigi Boccherini per un omaggio al musicista lucchese e alla sua musica per il ballo del Fandango, e la tavola rotonda in preparazione del VII Forum Consultivo degli Itinerari Culturali del Consiglio D’Europa “I Bonaparte a Lucca e in Toscana: i percorsi napoleonici fra storia, turismo ed enologia”.
Nel 2018 l’associazione ha approfondito gli aspetti legati al costume e all’etichetta nelle feste e nei balli di corte, partecipando alla manifestazione “Il Desco” ed avviando anche una collaborazione con la Fondazione Carnevale di Viareggio.