La nuda verità
La nuda verità, quella che forse non vorremmo guardare, la stessa che però ci attrae irrimediabilmente, che nel suo esistere ci lega a lei, che ci spaventa ma più spesso ci nutre.
Gaja Lombardi Cenciarelli torna sugli scaffali delle librerie con un romanzo potente, una storia che non ti abbandona neppure dopo aver chiuso il libro, che ti si incolla al cervello e ti obbliga a ripensare a luoghi, situazioni e dialoghi.
Sì perché Donatella Mugghiani come gli altri protagonisti di questo libro uscito per Marsilio Editore, sono talmente veri da farci diffidare che in realtà non siano medici che lavorano nella sanità romana.
La Mugghiani algida e dotata oncologa, donna di potere temuta e rispettata da colleghi e pazienti, sarà costretta a fare i conti con le proprie rigidità, raggiungendo quei confini di cui ben conosceva la posizione, ma che mai aveva pensato di dover forzare un giorno. Dovrà osare e provare soprattutto a se stessa che esiste un’altra via da percorrere, per non soccombere, lei che non ha mai fatto un passo indietro se non per prendere la rincorsa. E proprio quando ogni strada sembrerà precluso un inatteso sentiero si aprirà davanti a lei.
Non è la trama, seppur intrigante né i personaggi seppur ben tratteggiati, né i dialoghi a cui sembra di assistere, a fare di questa storia una di quelle da ricordare, ma quello che finite le pagine ti rimane addosso.
Il libro della Cenciarelli è vero, spietato, non fa sconti a nessuno, ti schiaffeggia dopo averti accarezzato e ti lascia lì come la Mugghiani sbigottita a contemplare la spietata bellezza di un’opera d’arte.
E.T.
