Italia: nascite boom di baby tartarughe marine
Calabria e Sicilia le principali nursery per la Caretta caretta
Esperti e volontari di Legambiente hanno sorvegliato per tutta l’estate i preziosissimi nidi
Legambiente lancia l’adozione simbolica dei neonati per raccogliere fondi da destinare alla protezione di questa specie
Finalmente buone notizie per la natura del Bel Paese. Questa estate le nostre spiagge hanno ospitato numerosi nidi di tartaruga marina da cui sono nate migliaia di baby tartarughe marine.
Con la nascita proprio in queste ore delle ultime tartarughine sulla piccola isola di Linosa da un nido deposto il 18 agosto scorso, si avvia a conclusione la stagione delle nidificazioni e delle nascite. Dalla Toscana alla Calabria, dalla Basilicata alla Sicilia, sono otto le regioni che hanno ospitato i 72 nidi da cui sono nate circa sei mila piccole tartarughe marine.
Per ciascun nido ci sono voluti mediamente 60 giorni di incubazione al termine dei quali sono spuntati dalla sabbia una dietro l’altra decine di tartarughine della specie Caretta caretta che dopo qualche attimo di incertezza si sono dirette verso il mare.
A vigilare i nidi, difendendo le uova da predatori naturali, ombrelloni da spiaggia, bambini armati di paletta e secchiello e mareggiate, c’erano in molti casi esperti di Legambiente affiancati da decine di volontari provenienti da tutta Italia che hanno piantonato i nidi fino al momento della schiusa e all’entrata in acqua di tutti i piccoli.
“Con le nascite di questa estate un esercito di tartarughine si appresta ad affrontare la vita nei nostri mari – ha dichiarato Stefano Ciafani, Presidente Nazionale di Legambiente -. Ma purtroppo solo una parte di esse riuscirà a sopravvivere e a raggiungere l’età adulta. È importante continuare e rafforzare l’opera svolta dal personale e dai volontari di Legambiente per monitorare e proteggere i nidi. Maggiore è il numero dei nidi che riusciamo a trovare, maggiore sarà il numero dei piccoli che saremo in grado di ‘scortare’ fino in mare. I nidi non identificati, infatti, nella maggior parte dei casi, vengono distrutti dalle mareggiate o sterminati dai predatori, gabbiani o topi in primis. Oppure possono essere rovinati dai comportamenti scorretti dei bagnanti. Per questo abbiamo bisogno di numerosi volontari che possano alternarsi giorno e notte sul bagnasciuga”.
Studi scientifici dicono che statisticamente su mille esemplari nati soltanto uno riuscirà a raggiungere la maturità sessuale, che normalmente si raggiunge intorno a 20 anni di vita. E speriamo che quelle che sopravviveranno e riusciranno a riprodursi, tornino, grazie alla loro innata capacità di homing (cioè di ritorno alla spiaggia in cui sono nate), a deporre le loro uova nei nostri lidi.
Per continuare a difendere le tartarughe marine Legambiente lancia l’adozione simbolica dei piccoli nati questa estate.
“Da quest’anno – dichiara Stefano Di Marco, Responsabile della Campagna Tartalove sarà possibile adottare simbolicamente anche una baby tartaruga che abbiamo chiamato Futura in segno di speranza per lei e per le altre tartarughe marine che popolano i nostri mari. Con una piccola donazione sarà possibile aiutare concretamente le tartarughe marine consentendo a Legambiente di continuare a proteggere questi animali attraverso il recupero e la cura degli esemplari feriti, il monitoraggio delle spiagge e la sorveglianza dei nidi”.
Adottare Futura è facile. Basta andare sul sito www.tartalove.it
Qui potete vedere e scaricare il video: https://vimeo.com/293934896
Foto: Maurizio Manna
Fonte: Legambiente