NUNZIO BELLINO, classe 1989, napoletano doc, animatore, attore e personaggio, da sempre appassionato di recitazione e di spettacolo sale alla ribalta con il cortometraggio ” ELASTIC HEART”, dello sceneggiatore e regista Giuseppe Cossentino, un lavoro filmico sociale volto a sensibilizzare l’opinione pubblica, che racconta la vita reale di Bellino affetto da una rara patologia di trasmissione genetica, la sindrome di Ehlers- Danlos che vince alcuni premi e cattura l’attenzione dei media nazionali ed internazionali consacrando Nunzio come personaggio riconosciuto come ” l’uomo elastico ” The Elastic Man”. La notevole popolarità lo fa essere ospite diverse volte ospite in salotti televisivi ed è stato notato da registi che lo hanno scritturato per simpatiche partecipazioni nei loro cortometraggi. Nel 2017, infatti Nunzio è attivo su diversi set cinematografici dove recita in cortometraggi come ” Lo Specchio dell’…Altra” di James La Motta”, ” Un Giorno a Napoli” e La Caffettiera Napoletana” di Giuseppe Cossentino. Nel 2018 è tra le guest star della nota soap opera sul web ” Passioni Senza fine 2.0, che ha visto la partecipazioni di attori dal calibro di Maria Rosaria Virgili, Lorenzo Patanè, Emanuela Tittocchia, Marco Cassini, Guia Jelo e Fabio Mazzari.
Quando hai scoperto di essere diverso dagli altri?
Da piccolo sentivo già il mio tessuto della pelle più morbido rispetto a quella degli altri, tipo un peluche, dopo un’improvvisa fibrillazione al cuore ed un periodo di coma qualche anno fa mi hanno diagnosticato la Sindrome di Ehlers- Danlos.
Per chi non conosce la tua malattia puoi spiegare di cosa si tratta e in che cosa ti limita?
La Sindrome di Ehlers- Danlos, è una patologia di trasmissione genetica che colpisce il tessuto connettivo, muscoli, articolazioni e sono frequenti lussazioni. Si chiama la malattia invisibile, perchè quelli che sono affetti non hanno voce in capitolo sia per le istituzioni che per le reti nazionali che purtroppo non danno il giusto spazio a questo argomento che è alquanto delicato.. Va avanti il trash soprattutto dei salotti tv. La patologia è subdola chi ne soffre può avere forti dolori articolari e muscolari cronici. Mi crea stanchezza cronica, mi impedisce di fare lavori pesanti, e di fare pesistica in palestra. Insomma, devo fare una vita tranquilla, senza troppi stress. La Sindrome può portare anche ad emorragie improvvise interne oppure nel peggiore delle ipotesi a gravi problemi cardiovascolari che potrebbero essere fatali.
Di malattia medicina dicono i saggi e tu ci sei riuscito…
Grazie alla forza di volontà nonostante che questa patologia che colpisce un caso su un milione e 500 nascite e poco conosciuta io sono riuscito attraverso l’arte e l’incontro proprio con in regista Giuseppe Cossentino a portare l’argomento alla ribalta sui media nazionali ed anche in tv. Mi ritengo un fortunato e ringrazio chi mi ha dato voce.
Quando hai deciso che saresti diventato un attore?
Già dalla mia infanzia sognavo di fare l’attore, da bimbo sognavo di essere uno dei Power Ranger. Ho fatto anche teatro, una vera passione insomma.
Qual è il tuo impegno oggi?
Il mio impegno è sicuramente nel sociale, porto avanti messaggi positivi per incentivare la ricerca e mi batto per qualsiasi forma di violenza.
Anche un cortometraggio ti riguarda…
Si, il cortometraggio si chiama ” Elastic Heart”, un cortometraggio sociale, ovviamente, scritto e diretto da Giuseppe Cossentino che racconta la mia storia, la mia sindrome in modo veritiero e delicato. La pellicola affronta tematiche come discriminazione, bullismo, cyberbullismo e inoltre la perdita di una persona cara, purtroppo mia madre a soli dieci anni vittima della stessa patologia. “Elastic Heart” parla di sentimenti profondi, attraverso la mia anima e i miei occhi, di ricordi indelebili di infanzia che sono da sempre nel mio cuore.
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