Martedì 17 luglio, alle ore 18.00, la Bottega Strozzi, in Palazzo Strozzi, ospita la presentazione del volume Attualità del passato. La pittura colta di Pang Maokun, edito da Mandragora, pubblicato in occasione della mostra in corso fino al 28 luglio 2018 a Palazzo Medici Riccardi, Firenze.
A parlarne ci saranno Antonio Natali, curatore della mostra, Xiuzhong Zhang, ideatore del progetto e Gianni Pozzi, critico d’arte e docente di Storia dell’arte contemporanea Accademia Belle Arti di Firenze.
Il catalogo è dedicato all’operadi Pang Maokun, uno dei pittori più famosi nel panorama dell’arte della Cina contemporanea; oltre al testo di Natali, raccoglie quelli di Hang Du e Yang Xiaoyan.
La mostra in Palazzo Medici Riccardi è la sua prima personale in Italiae presenta una selezione di opere inedite, circa venti tele ad olio di grande formato e una sezione dedicata ai suoi numerosi disegni. Un’esposizione che ci consente di apprezzare la sua straordinaria sensibilità poetica e abilità tecnica.
In Attualità del passato, Pang Maokun si fa discepolo moderno degli antichi maestri dell’arte occidentale. Si fa partecipe di una storia che ha studiato e ripercorso. Traendo ispirazione dai classici, sceglie di raffigurare celeberrimi dipinti, modificandone le trame originali con delle intrusioni ironiche, entrando nelle scene stesse con personaggi di sua invenzione oppure autoritraendosi. Li sottopone a una rilettura originale, non venendo mai meno però a una sapiente esecuzione tecnica. Così La Dama con l’ermellino di Leonardo, immagine scelta come rappresentativa di tutta la mostra, in versione contemporanea, con un chiodo di pelle sulle spalle, ci guarda e ci strizza ammiccante l’occhio. Il nuovo mondo di Narciso ci propone il bel giovane di Caravaggio che rimira il suo riflesso nell’acqua, munito da Maokun di un elemento altamente tecnologico, un visore per la realtà aumentata. L’artista si fa testimone di nozze nel Ritratto dei coniugi Arnolfini di Jan van Eyck, polo rossa e occhiali che, in versione azzurra, sono indossati anche dal piccolo canino che accompagna la versione classica del quadro. Assiste come servitore, Giuditta che taglia la testa a Oloferne, riprendendo la splendida versione sempre di Caravaggio. E ancora troviamo originali incursioni in opere di Velàzquez, El Greco e Dürer.
Allontanandosi in parte da questo rimando puntuale all’arte del passato, Maokun porta anche una serie di ritratti femminili, giovani donne della sua Cina, belle e affascinanti, dall’aspetto eterno, alle quali ha dedicato una parte fondamentale della sua produzione recente. Nel trittico Midnight, invece, l’artista ci da tre versioni di se’ in accappatoio bianco con lo spazzolino in bocca. “Invenzione raffinata e nel contempo spregiudicata e ironica – scrive Antonio Natali in catalogo. Invenzione tradotta in una lingua nuova; che tuttavia ancora affonda le sue radici nello studio appassionato e fremente della pittura europea dei secoli trascorsi. A principiare dall’idea stessa d’un trittico; per seguitar poi con quella pittura perspicua e fine come in un ritratto del Cinquecento fra Olanda e Lombardia. Tre autoritratti in variata attitudine; limpidi e lirici come un Moroni dei più tersi. Con Maokun la tradizione s’attualizza”.
In mostra, anche alcuni disegni e schizzi che Maokun produce in gran quantità e che accompagnano la realizzazione dei dipinti, pur rimanendo indipendenti gli uni dagli altri. E anche in questa dimensione, ritroviamo le stesse modalità di incrociare il classico ed il contemporaneo, l’occidente e l’oriente, il passato ed il presente.
Attualità del passato. La pittura colta di Pang Maokun è organizzata dalla China National Academy of Painting insieme all’Accademia Cinese della Pittura ad Olio e realizzata dalla Zhong Art International, con la collaborazione dell’Accademia delle Arti del Disegno e l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Si distingue non solo per essere un evento artistico ma anche per la particolare rilevanza istituzionale tra Toscana e Chongqing (Regione Autonoma). È un modo per dimostrare concretamente come l’arte possa essere un metodo efficace di avvicinamento e integrazione fra le due culture, quella italiana e quella cinese.
L’artista
Pang Maokun è nato a Chongqing nel 1963. Dal 1978 al 1981 ha frequentato il Liceo affiliato all’Accademia di Belle Arti del Sichuan; dal 1981 al 1988 ha inoltre studiato presso il Dipartimento di Pittura ad Olio dell’Accademia di Belle Arti del Sichuan, conseguendo nel 1988 un Master. Attualmente è Rettore dell’Accademia di Belle Arti del Sichuan, Presidente dell’Associazione degli Artisti di Chongqing, Rettore dell’Accademia di Pittura di Chongqing, Direttore della Galleria d’Arte di Chongqing, Membro del Comitato Consultivo dell’Associazione degli Artisti Cinesi, Vice-Direttore del Comitato per la Pittura ad Olio dell’Associazione degli Artisti Cinesi, Membro del Comitato Consultivo dell’Istituto di Pittura ad Olio Cinese.
Per diversi anni ha perseguito nell’intento di esplorare il linguaggio della pittura ad olio classica nelle espressioni e rappresentazioni del contesto culturale contemporaneo, accostando le sue personali creazioni artistiche alla realtà sociale.
Le sue opere sono state esposte in Cina e all’estero, e fanno parte di collezioni pubbliche e private.
Per informazioni: bottegastrozzi@
Attualità del Passato
La pittura colta di Pang Maokun
a cura di Antonio Natali
ideazione di Xiuzhong Zhang
Firenze, Palazzo Medici Riccardi – sale Fabiani
8 giugno – 28 luglio 2018
orario mostra: dalle 8:30 fino alle 19:00 ultimo ingresso è 18:30 | mercoledì chiuso.
Tel : +39 055268308 +39 3272183721 | info@zhongart.it | www.zhongart.it