FAVOLA di Sebastiano Mauri con Filippo Timi – al cinema solo il 25, 26 e 27 giugno
Stati Uniti anni ’50 visivamente filtrati tra Tim Burton e Hitchcock per visionarietà e inquadrature, Favola è un film destinato a diventare un cult.
Diciamo subito che il titolo (Favola) fa riferimento al finale del film che ovviamente non vi sveleremo.
Basta dire che collegherete molte cose che paiono messe lì quasi per caso.
Mrs Fairytale (un incredibile Filippo Timi) tra abiti a campana, barboncini impagliati e whisky abita in una casa bomboniera iperdecorata, colorata, piena di riferimenti iconici agli anni in cui è ambientata la vicenda.
Ha un marito (Sergio Albelli) che la picchia regolarmente, un’amica (la straordinaria Lucia Mascino) il cui marito la tradisce con degli uomini (i tre gemelli Stuart impersonati e caratterizzati in modo notevole da Luca Santagostino) e una madre (l’iconica Piera degli Esposti) che potrebbe far parte della Famiglia Addams.
Mrs Fairytale vive una doppia realtà tra la sua vita reale e quella che dovrebbe essere, con un panorama tranquillo dalle finestre che fa tanto Hollywood dei filmoni di Douglas Sirk.
Tra improbabili invasioni aliene, lezioni di mambo ed armi che spuntano ovunque, Mrs Fairytale (indicativo il nome) vive nell’attesa del Natale in una specie di bolla che si spacca quando improvvisamente, e inspiegabilmente, diventa un uomo.
Che fare in una società che tiene al bando omosessualità? Potrebbe finire addirittura in manicomio od essere uccisa dal marito il giorno dopo che è mercoledì. E Stan, il marito, ogni mercoledì la possiede completamente.
La soluzione l’offre Emerald l’amica del cuore.
Tratto dal fortunato spettacolo teatrale di Filippo Timi, la regia di Sebastiano Mauri è semplicemente perfetta nel ricostruire un imaginario americano del tempo che fu e condurre lo spettatore lungo un filo narrativo surreale, comico, geniale, vagamente folle e dolcemente poetico sorvolando velocemente sulla realtà del dolore.
Fanno parte, in maniera indissolubile, del pacchetto la fotografia di Renato Berta, i costumi di Fabio Zambernardi, le scene di Dimitri Capuano, le musiche di Pivio & Aldo De Scalzi e le canzoni di Massimo Martellotta e le acconciature di Aldo Signoretti.
Un difetto però lo ha anche questo film, quello di essere presente nelle sale cinematografiche solo il 25, 26 e 27 giugno.
Ma si spera in una proroga perché un film del genere non va perso.