Il 22 marzo uscirà in libreria una creatura magica: Mestoso è l’abbandono
Con Maestoso è l’abbandono scritto in una lingua etera e luminosa,
Sara Gamberini ci consegna un esordio poetico e sussurrato,
che assomiglia a un fuoco, alla corsa di una volpe nel bosco,
a un bacio sul collo, all’incanto delle costellazioni.
• Maestoso è l’abbandono • Sara Gamberini •
• pp. 224 • euro 15,00 •
• in libreria dal 22 marzo •
«Ci sono gli amori che hanno a che fare con i percorsi,
quelli che hanno a che fare con la solitudine
e poi ci sono quelli che non servono a niente,
gli amori altissimi.»
“Maestoso è l’abbandono” è un romanzo di de-formazione: la storia di una ragazzina ipersensibile che diventa adulta non attraverso le tappe prosaiche della trama visibile della vita ma attraverso i percorsi segreti del sogno, quelli che scorrono sotto le cose caricandole di simboli e possibilità, trasformando ogni cosa e salvandola dalla banalità del tempo. In fondo, come sostenevano i cinesi, non esistono passato e futuro, e dunque nemmeno separazione tra ciò che siamo stati da bambini e ciò che siamo e saremo: è solo questione di sguardo. — Viola Di Grado
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Sara Gamberini, vive a Verona. Ha lavorato in alcune strutture psichiatriche e poi ha collaborato con alcune case editrici nella valutazione di manoscritti. Maestoso è l’abbandono è il suo primo romanzo.