DEREDIA A LUCCA
L’energia cosmica nelle sculture di Jiménez Deredia
Una mostra evento dello scultore-pensatore nelle piazze della città e al palazzo delle esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca
Dal 28 aprile al 10 settembre 2018 Lucca ospiterà una mostra-evento dell’artista Jiménez Deredia, realizzata grazie al contributo della Fondazione Banca del Monte di Lucca, della Fondazione Lucca Sviluppo e del Comune di Lucca, curata da Massimiliano Simoni, patron di Artitaly.
A presentarla in conferenza stampa nella sede della Fondazione Banca del Monte di Lucca stamani (martedì 20 febbraio) il presidente della Fondazione, Oriano Landucci, il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, l’artista, Jiménez Deredia, il curatore della mostra e patron di Artitaly, Massimiliano Simoni, il dirigente comunale del settore cultura, Giovanni Marchi.
“Deredia a Lucca. L’energia cosmica nelle sculture di Jiménez Deredia” è una mostra che prevede l’esposizione di opere monumentali en plain air in bronzo e in marmo nelle principali piazze del centro storico di Lucca. In contemporanea, l’evento a ingresso gratuito interesserà il Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca, in piazza San Martino 7, dove l’artista esporrà opere di media e piccola dimensione.
L’evento artistico si inserisce nell’ambito di un circuito internazionale di mostre monumentali che hanno visto il maestro Jiménez Deredia come protagonista assoluto. Deredia a Lucca è il proseguimento di un percorso espositivo che ha attraversato molte città, da Firenze a Roma, da Valencia a Trapani, da Città del Messico a Miami.
La Città di Lucca, con la sua storia e la sua cultura, diventa lo scenario ideale per accogliere la scultura di Jiménez Deredia. Le forme circolari e ovali presenti nelle opere dell’artista accompagnano lo spettatore in un percorso fluido ed armonico, inserito all’interno del tessuto urbano. Jiménez Deredia presenta una scultura simbolico-trasmutativa di carattere organico, che descrive la partecipazione cosmica. L’artista offre una visione sferico-circolare dell’essere umano attraverso una serie di “Genesi”, che narrano il tempo e lo spazio attraverso la trasformazione della materia, che, secondo Deredia ci porta a “prendere coscienza che siamo polvere di stelle in trasmutazione”.
Jiménez Deredia è nato in Costa Rica nel 1954. A 22 anni si trasferisce in Italia dove inizia a lavorare il marmo e il bronzo. Dopo l’Accademia di Belle Arti di Carrara studia architettura a Firenze. Il fervore intellettuale di quel periodo aiuta lo scultore a comprendere la simbologia delle sfere precolombiane in pietra, motivo d’ispirazione costante nelle sue opere. Nel 1985 compone le prime Genesi, opere che descrivono fasi distinte di mutazioni della materia nello spazio attraverso il tempo e pone le basi per la creazione della sua ideologia artistica: il Simbolismo Trasmutativo. In occasione del Giubileo del 2000, la Fabbrica di San Pietro gli commissiona una statua marmorea di San Marcellino Champagnat da collocare nella Basilica di San Pietro in Vaticano, all’interno di una nicchia realizzata da Michelangelo Buonarroti. Nel 2006 riceve la nomina di Accademico Corrispondente della Classe di Scultura, dell’Accademia delle Arti del Disegno fiorentina, un onore che condivide con Michelangelo, Tiziano, Tintoretto, Palladio e Galileo Galilei. Nel 2009, Deredia realizza un’importante personale a Roma, collocando le sue opere in tre musei della città, nelle principali piazze e nei dintorni del Colosseo. In quest’occasione, il Foro Romano apre per la prima volta nella storia le sue porte all’arte contemporanea. Durante la sua carriera questo singolare artista e pensatore latinoamericano ha creato opere monumentali per mostre, musei, e luoghi pubblici in Europa, Asia, Stati Uniti d’America ed America Latina portando il suo messaggio di pace e di speranza con la più fisica delle arti: la scultura.
L’esposizione resterà aperta e visitabile ad ingresso gratuito fino al 10 settembre, dal martedì alla domenica le 15 alle 19.