Sabato 17 febbraio alle ore 17:30 si chiude, nella Sala conferenze “Vincenzo da Massa Carrara” della Fondazione Ragghianti, nel Complesso di San Micheletto (in via San Micheletto 3 a Lucca), il ciclo di proiezioni “Il genio in opera”, promosso dalla Fondazione Ragghianti in collaborazione con l’Opera del Duomo e il Lucca Film Festival – Europa Cinema, e con il sostegno di Artemachina.
Il ciclo, che ha riscosso un grande successo di pubblico, prende spunto dall’attività pionieristica e teorica di Carlo Ludovico Ragghianti nell’ambito dell’utilizzo del medium audiovisivo come strumento per illustrare l’opera d’arte e il processo creativo che la genera, e cade anche in concomitanza con la celebrazione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, promosso dalla Comunità Europea per il 2018.
Henri Matisse e Pablo Picasso sono i protagonisti dell’ultimo incontro-proiezione di sabato 17 febbraio, al centro di un’indagine che prende avvio da due opere specifiche, che rappresentano periodi creativi particolari nelle loro carriere, per allargarsi ad aspetti tecnici e storico-biografici.
Il documentario su Matisse illustra – attraverso filmati e fotografie d’archivio – il periodo in cui il pittore, ormai anziano e stanco, reduce da due delicati interventi chirurgici, nel 1952 realizzò, in stato di seminfermità, dal letto e dalla sedia a rotelle, l’opera “La tristezza del re”, oggi esposta al Centre Georges Pompidou di Parigi. Tecnicamente si tratta di papiers gouachés découpés, ossia di un collage ottenuto tagliando con le forbici forme e figure, poi colorate e incollate su un supporto: è un modo di lavorare che dava a Matisse l’impressione di scolpire mentre dipingeva, come ricorda lui stesso. Le immagini ci mostrano come le opere, che sanciscono una nuova stagione creativa per l’anziano Matisse, sfruttino una tecnica da lui elaborata negli anni Trenta per realizzare i tre grandi pannelli della “Danza” per la Fondazione Barnes a Philadelphia, e poi la famosa pubblicazione, per le edizioni Tériade, di “Jazz”, libro a tiratura limitata contenente stampe a colori accompagnate da scritti dell’artista.
Pablo Picasso, che raramente si era occupato di temi religiosi, nel 1930, a quarantotto anni, già ricco e famoso, dipinge un’opera insolita, la “Crocefissione”, ora conservata al Museo Nazionale Picasso di Parigi. Il filmato ci mostra anche precedenti lavori legati al tema, tra cui un raro disegno del 1892, realizzato da un Picasso appena undicenne, altri di poco successivi, del 1896, e tutta una serie che spazia dal periodo cubista fino agli anni Trenta.
I due filmati proposti, ciascuno della durata di 30 minuti, grazie al contributo di illustri studiosi e alla collaborazione di prestigiose istituzioni museali mostrano in maniera esaustiva i diversi aspetti della genesi di queste due opere di Matisse e di Picasso. Dalle influenze esercitate su di loro, relativamente alle opere in oggetto, dal “Bagno turco” di Ingres, dalle “Donne di Algeri” di Delacroix e dal “Saul” di Rembrandt, all’attrazione di Matisse per la poesia di Baudelaire, passando per le miniature dell’“Apocalisse di Saint-Sever” descritte da Georges Bataille (amico di Picasso) sulla rivista «Documents» nel 1929, la “Crocifissione di Isenheim” di Grünewald e le incisioni delle “Miserie della Guerra” di Jacques Callot.
Una descrizione dei dettagli tecnici accurata e resa con una sintassi visuale e una regia calibrata ci mostra i procedimenti attraverso i quali Matisse preparava le sue gouaches, e il modo in cui Picasso dipingeva a olio la “Crocefissione” direttamente sulla tavola, senza preparazione.
La proiezione di sabato 17 febbraio sarà introdotta dal direttore della Fondazione Ragghianti Paolo Bolpagni.
L’incontro è a ingresso libero.
PROGRAMMA DELLA PROIEZIONE
Fondazione Ragghianti, Sala conferenze “Vincenzo da Massa Carrara”, sabato 17 febbraio 2018, ore 17:30
I Moderni. Fra tradizione e innovazione
Pablo Picasso. Crocifissione (30 minuti)
Henri Matisse. La tristezza del re (30 minuti)
Per informazioni:
Fondazione Ragghianti – info@fondazioneragghianti.it – tel. 0583 467205
Museo della Cattedrale – Centro di Arte e Cultura – tel. 0583 490530