Emilio Ortiz
Attraverso i miei piccoli occhi
Salani editore
La giornata di Cross si preannuncia diversa da qualunque altra: Jeremy e Margaret percorrono il corridoio diretti verso il suo box, agganciarono il guinzaglio incoraggiandolo a salutare i suoi amici, quelli con i quali aveva condiviso un lungo periodo della sua vita.
Chiuso su un furgone insieme ad altri cani, alcuni dei quali aveva già conosciuto, Cross ha l’impressione che stia per accadere qualcosa di importante, e la conferma arriva quando Jeremy lo invita ad uscire dal furgoncino e si incamminano insieme verso il residence della scuola.
Tre sonori colpi ad una delle porte ed ecco Mario, un ragazzo alto e magro con i capelli corti e gli occhiali scuri a coprire gli occhi.
Mario non può vedere bene il mondo e Cross, un golden retriever è da questo momento il suo cane guida.
Cross è impaziente di conoscere Mario e insieme compiono l’ultima parte dell’addestramento prima di potersi dedicare ad una vita tutta loro, non certo priva di inconvenienti come quel giorno in cui al centro commerciale Cross non resiste a raggiungere un gruppo di bambini per giocare un po’ con loro.
Quello di Emilio Ortiz, spagnolo classe 1974, può ben definirsi un caso editoriale: pubblicato come self publishing nel suo paese ha venduto così tanto da attrarre l’attenzione di editori importanti che ne hanno conteso i diritti.
Tradotto in Italia da Salani l’uscita del libro è stata accompagnata da un contest fotografico che ha preso le mosse dalla pubblicazione virale sui social di foto di cani ritratti accanto al libro.
Una storia ispirata alla vita di Emilio con il suo Spock, un golden proprio come Cross, che pone un riflettore sul legame tra i cani guida e i loro compagni umani, un legame profondo e indissolubile che emoziona e commuove.
Un’avventura a “sei zampe” che regala la possibilità di guardare al mondo con gli occhi di Cross e con il cuore di Mario.
Articolo di: Cinzia Ciarmatori