MAURIZIO CALDIROLA ARTE CONTEMPORANEA presenta Markus Linnenbrink
THEREAINTNOEASYWAYOUT
17 novembre 2017 – 9 febbraio 2018
OPENING 16 novembre h19:00
Via Volta 26, 20900 Monza (MB
La galleria Maurizio Caldirola arte contemporanea è lieta di presentare la prima mostra personale italiana di Markus Linnenbrink, artista tedesco residente a Brooklyn, N.Y.
Il lavoro di Markus si contraddistingue per la sperimentazione di un nuovo processoo creativo legato all’astrazione. Astrazione derivata da un paziente processo fisico, metodico, legato alla stratificazione di particolari colori resinosi. Nella serie “Drip” l’artista è costretto ad una paziente attesa che consente al colore, libero, di defluire verso il basso tramite preziosi telai lignei e il risultato che ne deriva è una sottile campitura e stratificazione di tante linee culminanti, al termine, in gocce (drip). Le opere recenti hanno una lavorazione di base, spesso informale o addirittura ricavata da dei riporti fotografici sovrastati da campiture meno dense che coprono e scoprono immagini care all’artista di viaggi in famiglia. La stratificazione è inoltre presente nella serie “Drill” dove la goccia non è piu l’azione creativa dell’opera ma lo sono le velature di materiali resinosi che vengono successivamente intagliate con delle frese, liberando un’ esplosione di colori e geometrie di impatto visivo innovativo.
L’artista per questa mostra, THEREAINTNOEASYWAYOUT, omaggerà la mcac con uno dei suoi interventi più incisivi, quello del wall painting, dove la galleria sarà completamente coperta da un insieme di colori affiancati l’uno all’altro, andando così a trasformare il concetto spaziale. Tale progetto non lascia scampo al visitatore che non ha via d’uscita e si trova immerso nella psichedelia di uno spazio appositamente realizzato, dove la percezione di questo viene magicamente stravolta dalla geometria controarchitettonica dell’artista. Il suo essere, anche se carico di colori, ricorda molti maestri dell’astrazione tedesca; utilizzando colori pop ne è chiara l’influenza minimale di artisti come Sol Lewitt, Dan Flavin, John McCracken e dello stesso Donal Judd.