In libreria il nuovo romanzo di Lorenzo Beccati abile scrittore di romanzi storici e autore di Striscia la Notizia, lo abbiamo incontrato all’indomani dell’uscita del suo nuovo romanzo che affronta il difficile tema della perdita del lavoro.
Da poco è uscito il tuo nuovo romanzo Opinioni di un altro clown edito da Cairo che racconta la sorte di un uomo rimasto disoccupato che come unico impiego ha trovato da fare saltuariamente il clown. Come hai “incontrato” il tuo protagonista?
Purtroppo non è raro incontrare persone che hanno perso il lavoro in tarda età e non sanno come tirare avanti perché nessuno li assume. Ora che mi ci fai pensare, un po’ di tempo fa, durante le selezioni per il programma” Cultura Moderna”si era presentato un operaio che per campare si era messo a fare il mago senza avere un briciolo di pratica e di talento. Credo che lo spunto forse sia stato lui.
La storia è uno spaccato spietato e crudo del nostro presente, un presente a cui molti non hanno il coraggio di guardare. Come è possibile voltare il viso dall’altra parte? Come si può far finta di nulla?
Ognuno pensa per sé e cerca di tirare avanti. Io l’ho fatto con l’uso dell’ironia e della comicità. A guardare direttamente negli occhi questa nostra epoca ci vuole coraggio.
Le maschere nella nostra cultura hanno sempre avuto il ruolo di dire la verità questa non fa eccezione…
Certo, è così. Dario Fo ci ha parlato spesso e dei giullari che con le loro apparenti buffonate erano gli unici che dicevano le cose per quelle che erano. La satira ha la stessa funzione:con una risata dice più verità di mille parole.
I tuoi libri hanno sempre avuto come denominatore la storia… una piccola pausa per poi ricominciare?
Sì. Questo libro Opinioni di un altro clown avevo l’urgenza direi quasi civile di pubblicarlo. Ora sto lavorando a un altro giallo storico ambientato nella mia genova del 1606. Un libro che stupirà parecchio.
Cosa vorresti per questo libro?
Mi piacerebbe che lo leggessero i ragazzi. Sono certo che sarebbe loro utile. Ridere è bello e pensare lo è ancora di più. I nostri giovani sono la parte migliore e bisogna rispettarli e dare loro le opportunità che meritano. Le mie sono solo opinioni, naturalmente. Non se se da clown.
Intervista di: Elena Torre
Foto Beccati da Wikipedia