L’immortalità di un’opera non è data solo dal suo costante successo, ma dal fatto che ogni volta che la vedi vi scopri cose nuove, cuore ed occhi non si stancano.
E se noi in Italia abbiamo il grandioso patrimonio delle opere liriche, i teatri non si dovrebbero scordare mai di gioielli come Aggiungi un posto a tavola.
Nell’edizione in scena al Teatro Brancaccio toviamo tutto il sapore delle edizioni passate con alcune nuove visioni estetiche e la gioia dell’orchestra dal vivo.
Gianluca Guidi, che firma anche la regia, da anni viene paragonato al padre, spesso lo definiscono un clone e per quanto il timbro vocale ricordi quello di Dorelli, Guidi ha una fisicità, una recitazione propria. Di sicuro è degno figlio di cotanti genitori (in conferenza stampa scherzando diceva che tanti pensano sia figlio di Gloria Guida) ovvero Dorelli e la Masiero, ma possiede una sua propria luce ed è davvero un grande interprete.
Non perde un colpo durante lo spettacolo conducendolo con piglio sicuro da grande performer.
Beatrice Arnera è una Clementina dalla scena e vocalità sicure, bravissima come Emy Bergamo che ridefinisce con grande simpatia, e talento, il ruolo di Consolazione.
Piero Di Blasio è un Toto divertente, sicuro sulla scena e dalla vocalità perfetta e Marco Simeoli nel ruolo di Sindaco è attore comico di alto livello.
Perfetta ed emozionante la voce di Enzo Garinei nel ruolo di Dio.
La direzione dell’orchestra dal vivo è affidata al Maestro Maurizio Abeni.
Articolo di: Luca Ramacciotti