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OPENING 14 settembre 2017 ORE 19:00 – “1564” IVANO SOSSELLA

MAURIZIO CALDIROLA
ARTE CONTEMPORANEA
presenta

IVANO SOSSELLA
“1564”

Grafica Divina

16 settembre 2017 – 10 novembre 2017
OPENING 16 settembre 19:00
Via Volta 26, 20900 Monza (MB

Maurizio Caldirola presenta la mostra 1564 di Ivano Sossella, artista che ha sempre veicolato una proposta d’arte a matrice riflessiva e intellettuale seppur intessuta a una lucida concezione dell’agire artistico come occasione emozionale e narrativa del reale.
La mostra realizzata per la Galleria Maurizio Caldirola a Monza nasce dall’incontro e collaborazione con il gallerista, interessato ad una proposta di confronto, anche sfacciato, con la storia dell’arte e il lavoro dell’artista.
Sossella realizza da tempo delle installazioni (Schatten) nelle quali l’uso strumentale di ombre artefatte offre un escamotage poetico per condurre in luoghi fisici e emozionali apparentemente lontani eppur per questo ancor più vincolati alla propria realtà.
Proprio da qui parte la collaborazione con Maurizio Caldirola che produrrà una installazione site specific derivata dall’analisi che Michelangelo Buonarroti fece dell’idea di scultura stessa. Fu lo stesso Michelangelo infatti a trovare già nel blocco di marmo ombra e sostanza delle sue sculture e questa assonanza è l’offerta di incontro tra intenzione del gallerista e il lavoro di Sossella.
L’installazione percorrerà l’intero spazio della galleria: un monolito in marmo in scala darà origine ad un gioco d’ombra resa pittoricamente a guisa di radiografia poetica del blocco di marmo.
Una installazione che tende ad astrarre a tal punto la possibilità d’arte che il marmo custodisce e conserva da restituirlo nella sola distorsione della sua ombra che proprio nel suo effetto astraente ci riconduce alla immediata sensazione di una presenza.
L’effetto di naturale distorsione che è natura e forma di ogni ombra permette a Sossella di proporre analoga accettazione della volontà di incontro con Michelangelo nella presentazione dei lavori su tela che Sossella chiama, a scanso di equivoci, Tiratela: la presenza distorta e deformata di questi lavori è ancora occasione strumentale per percorrere e narrare nello stesso tempo la distanza dalla realtà dell’immagine e la vicinanza al cuore vero del suo segno.
La parte critica della mostra è affidata a Giorgio Verzotti, presente anche un catalogo con una conversazione con l’artista.

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