AL 31 AGOSTO IN LIBRERIA, IL PRIMO ROMANZO ITALIANO DEL CATALOGO HARPER COLLINS ITALIA.
UNA SCRITTURA AFFILATA E POTENTE CHE SCUOTE LE COSCIENZE
MATTEO FERRARIO
DAMMI TUTTO IL TUO MALE
(Harper Collins Italia)
dal 31 agosto in libreria
FIN DOVE SEI CAPACE DI ARRIVARE PER
PROTEGGERE CHI AMI?
C’è un momento all’imbrunire in cui tutti i rumori della giornata si attutiscono e cala un silenzio perfetto. È il momento in cui sul prato scende l’oscurità e si accendono le mille luci delle lucciole. Come ogni sera, Viola, una bambina di quasi sei anni, attende quel momento abbracciata a suo padre Andrea sotto la veranda della loro casa. Aspetta le lucciole, ma non solo. Aspetta il ritorno della persona più importante della sua vita: sua madre Barbara. Aspetta invano, ma questo solo Andrea lo sa.
Andrea ha quarant’anni ed è un uomo normale, con una vita normale. Fa il bibliotecario e, da quando la sua compagna Barbara non c’è più, cresce da solo sua figlia, come un adulto responsabile può e deve fare.
Ma Andrea non è soltanto un uomo normale e un padre premuroso. È anche un assassino.
Barbara e Andrea si erano conosciuti a un esclusivo party milanese e da quel momento erano diventati inseparabili. Barbara, una tatuatrice dalla bellezza androgina, dura e sfuggente, si era illusa di trovare in lui l’unica persona al mondo che potesse salvarla. Ma salvarla da cosa? E perché la donna è sparita poco dopo la nascita di Viola? Andrea è l’unico a conoscere la verità. Una verità oscura e inconfessabile, nascosta in una fitta boscaglia di silenzio, omertà e dolore.
Andrea ha ucciso, ma non è pentito. Perché si può uccidere per odio. Ma, a volte, si può anche uccidere per amore.
Questa è una storia che parla del nostro lato buio.
È la storia struggente di un padre, di una figlia e di un amore che porta alle estreme conseguenze.
È una storia che scuote le coscienze, e non in senso figurato.
Dammi tutto il tuo male è un romanzo sulle nostre paure più inconfessabili. Sulla labilità del confine tra il bene e il male. E la voce di Matteo Ferrario, chirurgica e affilata, ha la forza di metterci di fronte all’evidenza che tutti noi siamo capaci di superarlo.
Sono un padre e un assassino, e dopo tanti anni non ho ancora capito se devo essere grato a Barbara oppure odiarla, perché senza di lei non mi sarei scoperto capace di nessuna delle due cose.
Ma non ha più molto senso porsi problemi del genere, adesso che tutto è finito.
Il caso è ufficialmente chiuso da anni, e anche nell’eventualità remota in cui si decidesse di riaprirlo, e per la prima volta diventassi un sospettato, non si troverebbe una sola prova a mio carico.
Matteo Ferrario: Nato nel 1975. Architetto, giornalista e traduttore. Ha scritto due romanzi: Buia(2014) e Il mostro dell’hinterland (2015).
pag. 288; euro 16,00