Alle 8.28, orario palindromo, dalla città dove vive la protagonista passa un treno che Letizia non riesce mai a prendere, ed esiste un motivo per il quale si svolge tutta la trama.
“Un testo che ci fa riflettere come oggi la conflittualità, dentro e fuori di noi, sia ormai a livelli incontrollabili. Un conflitto che genera sofferenza, spesso violenza, ma che ormai guida l’uomo. La felicità è relegata a oggetto da comprare o cercare con scelte di vita coraggiose e spesso rischiose. Il libro invita alla lotta, cioè a tornare protagonisti, in positivo, della propria vita. Ma il percorso non è facile. E non tutti sono disposti a lottare. Letizia parla al nostro animo e ci invita a non desistere dai nostri ideali e dalle nostre convinzioni, per rimettere al centro della vita sociale l’uomo come protagonista del proprio destino.”
Luca Collodi, giornalista
” Il treno delle 8.28” è un viaggio alla ricerca di noi stessi. Di ciò che siamo, di ciò che vorremmo. Ma è soprattutto la messa a nudo di un’anima che vuole sapere chi è realmente. La nostra vita è nostra veramente? O qualcuno tira i fili e noi seguiamo un percorso già scritto? E possiamo ribellarci?
L’autrice ci porta per mano , con delicatezza in questa ricerca. Una storia che ci fa pensare a Lewis Carrol e ad “Alice del paese delle meraviglie” ambientato nel nostro secolo. Letizia, la protagonista, è una giovane donna di oggi che vive i suoi amori, le sue storie come ognuno di noi. Una vita normale che si accende quando lei decide di ribellarsi ad una realtà che le sembra precostituita e diretta da altri.
Laura Aprati, giornalista, autrice.
Valentina Paoletti Lombardi nasce a Livorno.
Dopo il diploma di liceo scientifico si iscrive all’università di Pisa, Scienze Politiche.
Consegue la laurea con una tesi in Sociologia della Comunicazione sul cinema dal titolo : ‘’Usi e approcci sociali delle nuove tecnologie nel cinema fantascientifico.’’ In questo lavoro, dopo aver analizzato le origini della fantascienza nella letteratura, nella emerografia e nel cinema, descrive i concetti di cyber cultura e di cyberspazio. Poi affronta un breve excursus storico dei film del genere soffermandosi, in particolare, su Blade Runner che viene confrontato con Fahrenheit 451, assieme anche a un parallelismo tra i due libri dai quali sono tratti , ossia rispettivamente :‘’Ma gli androidi sognano pecore elettriche?’’ di P.K. Dick e l’omonimo ‘’Fahrenheit 451’’di R.Bradbury.
Amante della poesia e dell’arte.
Attrice (spettacoli drammatici e commedie nei teatri romani e toscani. Fiction movie recenti : ‘’Romanzo famigliare’’ di F. Archibugi, ”Gran finale”di V.Groppa, ”Caruso” di S.Reali, ”Don Matteo 6 ”, ”Amiche mie”, Canale 5, ”Tutti pazzi per amore 3 ”) .
Poetessa, dal 2006 vive tra Roma e Livorno.
Il 17 Giufno alle ore 18.00 il libro verrà presentato alla Libreria Feltrinelli di Livorno, interverranno il Prof Franco Sumberaz, pittore ed Emanuele Barresi, attore e regista.