Il 30° Salone Internazionale del Libro di Torino si è chiuso alle ore 20 di lunedì 22 maggio 2017.
Il numero totale di visitatori alle ore 16.00 di lunedì 22 maggio è di 165.746, di cui 140.746 al Salone presso il Lingotto Fiere, e oltre 25.000 per le iniziative in città (497 al Turin’s Eye, 1.503 al reading Furore di Steinbeck, più di 5.000 per gli eventi all’area Ex Incet e 18.000 alle iniziative del Salone Off in città e nei Comuni della Città Metropolitana. L’orario di apertura del Salone 2017 è stato ridotto, nei cinque giorni, di complessive 12 ore rispetto all’anno precedente.
La 31° edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino si terrà da giovedì 10 a lunedì 14 maggio 2018.
Presenze istituzionali
Il Salone 2017 stato inaugurato giovedì 18 dal Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, alla presenza dei Ministri dell’istruzione, dell’università e della ricerca Valeria Fedeli e dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini. Sono intervenuti nelle diverse giornate della manifestazione la Ministra della difesa Roberta Pinotti, il Ministro degli interni Marco Minniti e il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani. Giunto in visita anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa gen. Claudio Graziano. È venuta in visita al Salone la delegazione dell’Emirato Arabo di Sharja con il Presidente del National Heritage Institute. Fra i rappresentanti delle diplomazie straniere, l’ambasciatore del Cile in Italia Fernando Ayala.
Le vendite agli stand: segno più per tutti gli editori
L’incremento delle vendite agli stand a confronto del Salone 2016 è un dato che riguarda tutti gli editori presenti: i più grandi come le realtà più piccole, con un trend complessivo che ha spinto molti operatori a chiedere fin d’ora di potersi prenotare per essere a Torino nel 2018.
Oltre a quelli degli editori, spiccano i 12 mila volumi venduti all’interno della Piazza dei lettori da parte del Consorzio delle Librerie Indipendenti torinesi Colti, costituitosi nelle scorse settimane.
Con circa il doppio delle vendite, Feltrinelli non può che essere estremamente soddisfatta per questa edizione, in cui gli autori portati a Torino – in particolare Pennac, Saviano ma anche Benni e Ford – hanno trainato le vendite con centinaia di copie, non soltanto in occasione dei loro affollati incontri ma durante tutte le cinque giornate in cui sono andate esaurite le scorte dello stand.
Per Newton Compton, l’amministratore delegato Raffaello Avanzini dichiara un incremento di vendite molto sostanzioso: il 50% in più rispetto al 2016. “È stato un bel Salone, affollatissimo di giovani, più degli altri anni. A guidare le nostre vendite ci sono Questa non è l’America di Alan Friedman, qui protagonista di due incontri, e due libri che abbiamo portato in anteprima al Salone: Nerve, giudicato dai librai americani il miglior romanzo young adult dell’anno, ora atteso in Italia; e Destiny, che ha già conquistato 90 milioni di giovani lettori su Wattpad, e che ci auguriamo possa avere grande successo in libreria».
Marcos y Marcos con un più 40% sulla passata edizione, vede fra i titoli più gettonati allo stand Un complicato atto d’amore, l’ultimo lavoro della canadese Miriam Toews protagonista al Salone al fianco di Daria Bignardi, insieme a Lost in translation della giovanissima scrittrice e illustratrice Ella Frances Sanders. Le vendite della casa editrice 66thand2nd sono state in linea con quelle dello scorso anno ma con una maggiore affluenza allo stand, soprattutto nelle giornate di giovedì e venerdì, quest’anno più grande e strutturato a “uso libreria”. I titoli più venduti internamente allo stand sono stati Cielo rosso di Lynch e Citizen della Rankine – complici anche delle presentazioni – e i due best seller della casa editrice, Terminus Radioso di Antoine Volodine e Giorni selvaggi di William Finnegan.
Oltre il 40% la crescita dalle vendite rispetto al passato di Sellerio, il cui stand è stato costantemente affollato dal pubblico, fra le cui preferenze si segnalano il romanzo di Antonio Manzini La giostra dei criceti, I fantasmi dell’impero di Marco Consentino, Domenico Dodaro, Luigi Panella e Una vita come tante di Hanya Yanagihara. Con un più 20% e il successo di Marco Longo con La lingua geniale e di Luciano Canfora con Cleofonte deve morire l’editrice Laterza si dichiara “molto soddisfatta sia in termini di partecipazione ed entusiasmo sia dal punti di vista dei risultati economici, ed ha apprezzato particolarmente l’ottimo lavoro di Nicola Lagioia e della sua squadra”.
La casa editrice Marsilio ha registrato vendite in linea con il Salone del 2016, nonostante abbiano avuto un 30% in meno di presentazioni durante i cinque giorni della kermesse. Il titolo che ha trainato particolarmente è stato La storia delle api di Maja Lunde oltre al libro di Emmot e del professor Carlo Ossola. Particolarmente sorprendente il fatto che ad ogni Salone del Libro di Torino l’autore torinese Gianni Farinetti vada esaurito, anche se, come quest’anno, non aveva libri in uscita. Uno dei migliori saloni di sempre per Daniele di Gennaro, editore di minimum fax, non solo per il 35% in più ma anche “per la grande solidarietà tra editori che ho incontrato qui e per l’entusiasmo dei lettori”. La casa editrice si è presentata anche con un progetto grafico tutto nuovo all’appuntamento del Salone, dove il titolo più venduto è stato Future sex di Emily Witt ma sono andati bene anche Complex tv dedicata alle serie televisive, Retromania di Simon Reynolds e poi Il commesso di Malamud tra i titoli più venduti.
La casa editrice e/o è stata particolarmente impegnata sul fronte internazionale, il cui stand ha consentito degli scambi veri tra editori italiani e stranieri. Gli incassi segnano il 30% in più rispetto all’anno precedente e fra i libri preferiti dal pubblico del Salone, oltre alla trilogia di Elena Ferrante, Non lasciare la mia mano di Michel Bussi ha venduto 200 copie solo nella giornata di giovedì, mentre è andato molto bene anche Bussola di Mathias Enard, vincitore del Premio Goncourt 2015.
«Quando la Nave di Teseo nacque, con Umberto Eco si decise che il Salone del Libro di Torino sarebbe stato il pubblico del battesimo. Rimaniamo fedeli a quella decisione – è il commento di Elisabetta Sgarbi, che aggiunge –. Per la Nave è un momento particolarmente felice. Ovviamente i titoli più venduti al Salone sono quello di Ferruccio De Bortoli e Anatomia di un giocatore d’azzardo di Jonathan Lethem che peraltro martedì 23 maggio prosegue idealmente il Salone di Torino presentando il suo romanzo con Nicola Lagioia al Teatro Franco Parentia Milano: incontro frutto della collaborazione tra La Milanesiana e il Salone del Libro di Torino”. La casa editrice Instar Blu ha registrato un incremento del 30% rispetto allo scorso anno, vendendo uniformemente tutto il catalogo: dei 200 titoli che sono stati portati al Lingotto, molti dei quali non più disponibili nelle librerie, ne sono stati venduti con uniformità più di 150.
Questa edizione si chiude con grande soddisfazione anche per NN editore: +35% rispetto al 2016. Molte le occasioni di incontro con lettori e librai, tra i libri più venduti il memoir di Brian Turner, La mia vita è un paese straniero, ospite del Salone nella sezione “Another side of America” e protagonista di ben quattro incontri gremiti; ottimo riscontro di vendita anche per i quattro romanzi di Kent Haruf, per La fine dei vandalismi di Tom Drury e per Bull Mountain di Brian Panowich. Due titoli su tutti quelli che hanno trainato un risultato vicino al +20% di Rubbettino: il libro di Giovanni Lo Storto, direttore generale della Luiss, sulla formazione e il mondo del lavoro, intitolato Erostudente, e la nuova attesa edizione, curata da Vito Teti, di Un treno nel Sud di Corrado Alvaro nell’ambito delle iniziative dedicate alla Calabria.
Per Caterina Marietti e Michele Foschini di Bao Publishing – che ha raccolto un più 15% con 1300 copie vendute – «il percorso di Bao Publishing come espositore del Salone è stato in costante crescita. Al Lingotto ci sentiamo ormai di casa, abbiamo un pubblico consolidato che cresce di edizione in edizione. Non ci aspettavamo però l’ondata di allegria, entusiasmo, partecipazione costruttiva che abbiamo percepito quest’anno. Un’edizione perfetta. La porteremo a lungo nel cuore». All’interno dello stand Rai, costantemente affollato, si registra un incremento del 30% delle vendite per Rai Eri, rispetto al 2016. Successo in particolare per il libro di Roberto Giacobbo L’uomo che fermò l’apocalisse e per Novocaina di Mattia Briga, che si è confermato un “idolo” dei più giovani, con un firma-copie durato oltre un’ora. Oltre un’ottantina di scuole hanno poi animato lo spazio Rai Porte Aperte dedicato ai più giovani, per avvicinarli al mondo della comunicazione e far conoscere loro, in prima persona, i segreti della tv e della radio. La casa editrice Neri Pozza ha registrato un aumento complessivo delle vendite del 30% e un’affluenza allo stand senza precedenti con picchi nelle giornate di venerdì e sabato. I titoli più venduti sono stati La grande cecità di Amitav Ghosh, esaurito già dal sabato, Il male oscuro di Giuseppe Berto e la candidata al Premio Strega Wanda Marasco con La compagnia delle anime finte.
«Si è respirata un’aria entusiasmante. Sono rimasto commosso della risposta di Torino e dei lettori, un pubblico che oltre ad essere interessato agli incontri, ha anche acquistato libri. L’edizione di quest’anno ci ha riempito d’orgoglio e di voglia di lavorare», ha dichiarato Andrea Gessner, editore di Nottetempo, che torna a casa con un più 25% di fatturato, col successo di Mio figlio mi adora di Laura Pigozzi e dell’incontro La mia ricerca con Agamben. Notevole risultato per L’Orma con un + 70% di vendite fra cui titolo più venduto è Memorie di ragazza di Annie Ernaux, presente al Salone e il cui titolo è andato esaurito. Gli editori Lorenzo Flabbi e Marco Federici Solari hanno dichiarato: «Un salone che ha superato qualsiasi aspettativa, non solo in termini di partecipazione e vendite, ma anche di atmosfera: arrivati all’ultimo giorno avremmo voglia di ricominciare da capo».
Fra gli altri editori, grande soddisfazione, soprattutto in avvio di Salone, per Cortina (libro più venduto Pensieri di uno psicoanalista irriverente di Antonino Ferro), per Sur (+25% col titolo più venduto Umami di Laja Jufresa), per Iperborea (intorno al 35% di crescita trainata da Il libro del mare di Morten A. Strøksnes) mentre si registrano aumenti fra il 20% e il 35% per Voland, Fandango, Fazi, Terre di Mezzo. Infine, Gallucci ha raddoppiato le vendite tra gli editori per ragazzi, e i nove editori raccolti dal progetto Gastronomica hanno registrato incrementi di vendita, intorno al 20%.
Sale: sold out e grandi affluenze
Cominciamo da una curiosità: l’invasione di “fagiolini” che ha caratterizzato la giornata di domenica. Chi sono? Sono i seguaci dello psichiatra Massimo Fagioli, cui il Salone ha reso omaggio in Sala 500, in occasione della pubblicazione della nuova edizione di Istinto di morte e conoscenza, a cura de L’Asino d’oro edizioni. La sala 500 (470 posti) si è dimostrata insufficiente: l’evento è stato seguito in streaming in sala Londra (210 posti) e in sala Madrid (110 posti), e non sono ancora bastati: diretta streaming anche allo stand de L’Asino d’oro.
In ogni caso, le presenze nelle sale hanno superato le 80 mila persone complessive. Ma procediamo con ordine e cominciamo il viaggio tra i sold out nelle sale del Salone internazionale del Libro edizione numero 30. Giovedì 18 maggio, tutto esaurito in sala Gialla (600 posti) per Maria De Filippi e Luciana Littizzetto. A giocarsi il primato con le due regine della tv, sono stati Pietro Grasso e Pif che hanno spopolato in sala Rossa (350 posti), per presentare l’ultimo libro del presidente del Senato, Storie di sangue, amici e fantasmi. Ricordi di mafia (Feltrinelli).
Il “re” della Sala Gialla di venerdì 19 maggio è stato Daniel Pennac. Questa sala ha registrato il sold out per Booksound Fest, spettacolo dedicato alla lettura ad alta voce con Africa Griot, Carlo Boccadoro e Shade. Grande affluenza anche per l’incontro di Oscar Farinetti con Paolo Crepet e Vittorio Sgarbi, in occasione dell’uscita di Ricordiamoci il futuro (Feltrinelli), ultimo libro del patron di Eataly. Sempre venerdì, tutto esaurito per Amitav Gosh in sala Azzurra (350 posti), per Luciana Capretti, ospite in sala Blu (150 posti) con il suo libro La Jihad delle donne (Salerno editore) e per l’evento Meraviglie e Perturbazioni. Viva il re, viva Stephen King, in sala Rossa. Da registrare, ancora, due sold out nello spazio Incontri (100 posti): l’incontro con Gianni Minà e la conferenza stampa di presentazione della trasposizione teatrale del Nome della Rosa di Umberto Eco, a cura de Teatro Stabile di Torino, con la regia di Leo Moscato.
Sabato 20 maggio Luis Sepúlveda, Carlo Petrini e Zerocalcare hanno fatto la parte del leone in Sala Gialla. La Sala 500 ha risposto con i sold out di Richard Ford, Corrado Augias e con Fabrizio Gifuni che ha letto Notturno Cileno di Bolaño. Mattatrice della sala Azzurra nella giornata di sabato è stata Daria Bignardi, che ha dialogato prima con Miriam Toews e poi con Annie Ernaux. Sala Azzurra stracolma anche per Paco Ignacio Taibo II. La sala Rossa ha visto il sold out per il racconto della rivoluzione russa da parte di Ezio Mauro e per la lectio magistralis di Wu Ming 4, dedicata a Tolkien. Per finire, nella giornata di sabato il sold out di Brian Turner in sala Blu, che ha presentato La mia vita è un paese straniero (NN editore).
Domenica 20 maggio, oltre al già citato exploit dell’omaggio a Massimo Fagioli, ricordiamo i sold out di Roberto Saviano in sala Gialla, di Concita De Gregorio e Emily Witt in sala Azzurra, del ministro dell’Interno Marco Minniti in sala Rossa, di Ferruccio De Bortoli in sala Blu. Da non dimenticare il pienone per Occidentalis Kharma, l’incontro organizzato da Massimo Giusio, ispirato alla canzone di Francesco Gabbani e dedicato alle nuove forme di spiritualità.
Il pubblico del Salone ha dimostrato con la sua presenza di apprezzare la grande Festa Mobile affollando perennemente gli eventi programmati in Sala Filadelfia. In particolare sono andati ben oltre il sold out gli incontri con Gian Arturo Ferrari, Alessandro Bergonzoni, Alessandro Barbero, Massimo Zamboni e Mauro Corona.
Un’ultima segnalazione merita il successo di pubblico per due rassegne che hanno accompagnato i diversi giorni del Salone: i Match Letteratura vs Arte, a cura di Vincenzo Trione, e lo Scrittore e il suo doppio, a cura di Ilde Carmignani.
Il Salone Off ha abbracciato Torino: 500 appuntamenti in 20 giorni
Un successo che ha superato ogni aspettativa. Grazie anche alla chiusura alle ore 20 degli stand del Lingotto, il Salone Off ha assunto una nuova centralità e il pubblico e la città hanno dimostrato di apprezzare la formula. Sono infatti state oltre 20 mila le persone che hanno affollato i 500 appuntamenti, quasi tutti a ingresso gratuito, diffusi sul territorio in oltre 250 luoghi, che hanno coinvolto le 8 circoscrizioni della Città di Torino, altre 10 comuni dell’area metropolitana (Chieri, Chivasso, Ivrea, Moncalieri, Nichelino, Pinerolo, Pino Torinese, Rivoli, San Giorgio Canavese e Settimo Torinese) e 4 importanti centri del Piemonte (Alessandria, Asti, Fossano e Saluzzo) che con il programma Voltapagina hanno ospitato autori nelle carceri.
Sostenuto dall’assessorato alla Cultura della Città di Torino, il Salone Off, in 20 giorni di programmazione si è impegnato a valorizzare spazi dalla valenza sociale, storica, ambientale e culturale, mettendo in luce la vivacità delle numerose realtà del territorio urbano che lavorano con creatività, passione e tante idee. Ne è scaturito un ricco bouquet di iniziative, fatto di incontri con autori, reading, spettacoli teatrali, concerti, proiezioni di film, dialoghi tra scrittori e studenti nelle scuole, scambi di libri, seminari e dibattiti, mostre, degustazioni, laboratori e letture per bambini, camminate, tour in bicicletta, performance di danza, canti, recite di poemi e gare di poesia, workshop.
Tappe di questo viaggio sono stati i luoghi più disparati: biblioteche, librerie, teatri, ex fabbriche, circoli, locali, strade e piazze, mercati, case dei quartieri, musei, ospedali, centri di protagonismo giovanile, caffè, gallerie, esercizi commerciali, botteghe, mercati, parchi e giardini, carceri, fino ad arrivare al cimitero monumentale con una seduta spiritica che evocherà scrittori del passato. E poi, naturalmente, le scuole torinesi, coinvolte da una serie di incontri riservati agli studenti in tanti istituti della città.
Il pubblico, con circa 1.000 presenze a sera, ha dimostrato di apprezzare particolarmente il legame tra libri e musica offerto da Note-Book, il programma di concerti e dj-set all’Area ex Incet: sul palco della struttura industriali di via Cigna sono saliti artisti internazionali come il cantautore tuareg Bombino, i Deproducers e i 2 Many Dj’s, che hanno animato la serata inaugurale della manifestazione. Clamoroso successo per il rave letterario di Alessandro Baricco che, nello Spazio Mrf di Mirafiori, ha letto Furore di Steinbeck, accompagnato dalla musica di Francesco Bianconi (Baustelle). Molto seguita anche la festa tolkieniana al Borgo Medievale, con cosplayer arrivati da tutta Italia, la notte kinghiana al Circolo culturale Amantes. Per la prima volta poi il Salone ha stretto legami con due realtà del mondo musicale e teatrale cittadino, il nuovo festival Narrazioni Jazz e il Fringe Festival.
Grande successo per Festa Mobile, con reading e lectio magistralis nei luoghi più insoliti della città, come la mongolfiera Turin’s Eye (sponsorizzata da Pan di Stelle Barilla) che ha ospitato letture tra gli altri di Guido Catalano, Marco Peano, Gianni Farinetti, Piergiorgio Odifreddi, Giorgio Vasta, Elisabetta Travet, Fabio Stass e Paolo Cognetti. La mongolfiera ha ospitato 490 passeggeri in 40 sessioni di volo. Il sommergibile Provana al Parco del Valentino, dove si è svolto un reading di Bruno Gambarotta dedicato a 20 mila leghe sotto i mari di Jules Verne, o il mercato della carne di Porta Palazzo, con un evento che ha visto per protagonista Elena Stancanelli alle prese con La carne di Curzio Malaparte.
Tutto esaurito anche per gli appuntamenti con l’autore francese Daniel Pennac, che ha tenuto un reading nel grattacielo di Intesa Sanpaolo, Socio Fondatore della Fondazione per il Libro e main partner del Salone – e che è stato protagonista di una serata al teatro Giacosa di Ivrea. Pubblico numeroso anche per Alejandro Solalinde, Igor Tuveri, Fabio Geda alla Cascina Roccafranca, per Alessandro Perissinotto allo Spazio Mrf e per il suo reading sul tram storico. Ottima accoglienza per Marisa Bruni Tedeschi alla Biblioteca “La Tesoriera”.
Tra gli eventi più apprezzati la presenza di Hanif Kureishi alla Biblioteca Centrale, che ha ricevuto una accoglienza calorosa e Antonino Ferro al Polo del 900. Ottimo successo anche per Al-Kahilii e Greison all’ Accademia delle Scienze e per Alan Friedman all’Unione Industriale. Tanto interesse anche per Christoph Hein a Palazzo Nuovo, per Cammarata e Di Martino ai Magazzini Oz. Pienone per lo spettacolo con i Pupi, Angelica e la cometa con Fabio Stassi in galleria Umberto I: 150 le persone presenti. Molto bene anche Giordano Meacci al Circolo dei Lettori e gli eventi di Carlina on Stage, in piazza Carlina, il palco che ha ospitato produzioni diverse tra video arte, corto d’autore, videoclip, gif animate e sonorizzazioni live.
Buoni riscontri dalle librerie: Jonathan Towes alla Borgopo, Jan Brokken e Paco Ignacio Taibo II alla Trebisonda, Laura Pariani e Marco Cavina alla Capo Horn, Federica Manzon e Stefania Miretti con Anna Migotto alla La Piola Libreria, Lorenzo Marone alla Byblos, Vanni Santoni alla Pantaleon, Matteo Nucci alla Luna’s Torta e Claudio Morandini alla I Sette Pazzi.
Sold out anche per gli incontri nelle scuole che hanno ospitato Anselmo Roveda, Luisa Mattia e Luigi Ballerini, Gianumberto Accinelli, Zita Dazzi, Massimo Lunardelli, Carlo Carzan, Sonia Scalco, Fulvia Niggi, l’illustratore Melvin e Stefan Boonen, Gaia Guasti, Mavis Miller e Bov Bjerg.
Per quanto riguarda i Comuni della Cintura molto bene Antonio Manzini a Chivasso, con l’autore preso letteralmente d’assalto dai sui fans, e a Rivoli sala piena per Maurizio De Giovanni. Ottimi feedback del pubblico anche per gli incontri di Moncalieri, Nicelino, Ivrea e Pinerolo.
Anche quest’anno, facendo segnare un buon successo di pubblico, è tornato Voltapagina, l’iniziativa che dal 2007 porta gli autori della narrativa italiana nelle carceri di Torino e Piemonte.
Ricerche e sondaggi
Nei giorni del Salone sono stati raccolti presso il pubblico del Lingotto e sul territorio i dati per realizzare tre distinte indagini statistiche destinate a valutare e conoscere in modo approfondito e aggiornato il grande evento e valutare i suoi effetti. La prima è stata realizzata dall’osservatorio Omero dell’Università di Torino e riguarda l’impatto e la ricaduta economica dell’evento. Secondo questa indagine, il 38% dei visitatori afferma di partecipare al Salone da oltre 7 anni, mentre il 24,5% degli intervistati dichiara di essere alla prima edizione, rappresentando un dato in crescita rispetto a quanto registrato in passato. L’87% degli intervistati dichiara inoltre di essere molto soddisfatto e il 90% dice di essere intenzionato a tornare alla prossima edizione del Salone. I visitatori inoltre provengono per il 56% dall’area metropolitana di Torino e per il 44% da luoghi fuori da essa; in particolare nel 32% dei casi arrivano da altre regioni. Oltre l’86% di coloro che arrivano da fuori l’area metropolitana di Torino viene in città esclusivamente per visitare il Salone. Tali dati sono stati ricavati dall’acquisizione di 1300 questionari distribuiti nei 5 giorni della manifestazione. In totale sono stati distribuiti 2100 questionari e un questionario on-line verrà inviato nei prossimi giorni a tutti gli editori e ai professional coinvolti, con l’obiettivo di sondare le loro valutazioni sul contributo dato dal Salone alla creazione a al consolidamento di relazioni e di network.
La seconda è stata realizzata da Turismo Torino e riguarda la sua attrattività rispetto al sistema turistico-ricettivo del territorio: il primo dato anticipato riguarda il tasso di occupazione medio delle camere alberghiere sul periodo del Salone, che si attesta al 93%.
La terza indagine riguarda il gradimento del pubblico ed è stata realizzata da Lorenzo Pregliasco per Quorum / YouTrend. Il 78 per cento degli intervistati è “molto soddisfatto” dalla visita al Lingotto. Oltre 7 visitatori su 10 si dicono disposti a effettuare una donazione al Salone per iniziative future. Quasi 3 visitatori su 10 sono arrivati al Lingotto da fuori regione: Lombardia (28%), Lazio (11%) e Liguria (10%) le regioni più presenti.
L’elaborazione dei dati di tutte e tre le ricerche sarà completata nei giorni successivi alla chiusura del Salone e verranno presentate al pubblico nelle prossime settimane.
#SalTo30! Il boom del Salone sui social
I canali social del Salone sono stati seguiti, animati, curati da Sebastiano Iannizzotto e Valentina Rivetti di Scuola Holden. Durante i cinque giorni del Salone 2017, la strategia social si è articolata su tre canali, ciascuno dedicato a un racconto peculiare del Salone. Su Twitter abbiamo raccontato circa 160 eventi con il live tweeting, momenti rubati e molti (moltissimi retweet) con lo scopo di dare una fotografia immediata e poliforme degli incontri e dell’atmosfera che si è respirata tra i corridoi del Lingotto. Su Facebook abbiamo realizzato dirette, la rubrica “I dispacci del SalTo30”, articoli di approfondimento, highlights della giornata e piccoli focus tematici. Instagram invece è stato dedicato al racconto dell’atmosfera del Salone con un’attenzione particolare agli incontri con i grandi autori e ai lettori che hanno visitato il Salone in questi giorni. E ora un po’ di numeri.
Facebook. Il 16 maggio 2016, ultimo giorno della 29esima edizione del Salone, la pagina Facebook contava 80.375 like. Alla chiusura della 30°, il 22 maggio 2017, ne conta 138.147. In un anno abbiamo avuto un incremento di 57.772 like alla pagina. Continua la tradizione delle dirette Facebook, che quest’anno hanno realizzato numeri da record: 380.466 le persone raggiunte per un totale di 73.967 visualizzazioni. La diretta Facebook più seguita è stata il reading di Furore, con Baricco & Bianconi) ha raggiunto 142.957 persone, con 21.162 visualizzazioni e 2.176 tra reazioni, commenti e condivisioni. Il post di maggiore successo di questi cinque giorni ha raggiunto 204.199 persone con un totale di 8.622 tra reazioni, commenti, condivisioni; è stato realizzato il 18 maggio (apertura del Salone) e testimonia la grande partecipazione al #SalTo30.
Twitter. Negli ultimi 28 giorni il Salone realizzato più di 1000 tweet originali (retweet esclusi), per un totale di 2,25 milioni di visualizzazioni; le visite all’account @SalonedelLibro sono state 25.000 e le menzioni 2.159. I follower sono cresciuti di 4611, per un totale di 26.029. Il tweet di maggior successo ha raggiunto 22.197 visualizzazioni e 1.451 interazioni.
Instagram. Lo scorso anno l’account Instagram aveva 3.625 follower, oggi siamo a 7.727 con un incremento di 4.102 follower. Il post migliore ha totalizzato 1208 like, la media like per post è attorno a 760. Le storie hanno una media di 1.000 visualizzazioni giornaliere.
Un Salone in musica
Quarantadue eventi, una sala di 80 posti e 500 metri di spazio dedicati al Padiglione 1: questi gli ingredienti che hanno reso possibile l’integrazione tra musica e letteratura. Un esperimento con due anime: lo spazio Music’n’Books che ha fatto da cornice a letture, incontri, dibattiti, presentazione di dischi, libri e progetti da dove sono passati oltre 100 ospiti e la Fem -Fiera Europea della Musica, un grande music store con 30 mila cd e 10 mila vinili esposti tra titoli di major come Universal, Warner e Sony ed etichette indipendenti A1, Edel, Ducale, Audioblog e Egea Music. Testimonial dell’area Gegè Telesforo, anche moderatore di tutti gli incontri musicali.
Uno spazio per tutti i target, che ha attratto giovani e adulti, studenti e amanti della musica. La varietà del pubblico è stata confermata dalle scelte d’acquisto con la grande rimonta dei vinili che hanno superato nelle vendite i più moderni compact disc.
Picchi di presenze sono state registrate per artisti dal calibro di Fabio Concato, Paolo Conte, Roy Paci, Levante, Don Backy e GnuQuartet, un successo confermato anche dalla vendita copie che ha chiuso gli eventi. Sold-out per le copie di Concato, circa 120, e per i Gnu Quartet, oltre 80. Grande spazio anche per le realtà emergenti che nel Salone hanno avuto l’opportunità di farsi conoscere.
Fan in delirio domenica pomeriggio con il firma copie dei The Kolors: centinaia di appassionati in coda hanno atteso la nota boyband italiana vincitrice del talent Amici nel 2015. Alla stregua dei grandi concerti, c’è stato chi ha preso posto non appena il Salone ha aperto i battenti affrontando 9 ore di fila per scattare una foto con Antonio Stash Fiordispino, Alex Fiordispino e Daniele Mona.
Non solo musica, al Music’n’Books tra gli ospiti anche autorità e personaggi pubblici, tra questi il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e lo psichiatra Alessandro Meluzzi. Le major al Salone hanno dimostrato che la musica può viaggiare incontrando la letteratura.
Il Salone dei media: tremila giornalisti e blogger accreditati, 45 dirette streaming, 100 news multimediali
Gli operatori media (giornalisti, blogger, fotografi e video-operatori) accreditati al Salone 2017 sono stati 2.886 (dati ore 15 di lunedì 22). Provengono, oltre che dall’Italia, da Austria, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Brasile, Francia, Germania, Ungheria, Corea, Paesi Bassi, Romania, Spagna, Svizzera, Stati Uniti, Venezuela.
Lo staff fotografico del Salone ha realizzato e pubblicato 23 gallerie fotografiche per un racconto in oltre 2.900 scatti dei cinque giorni di eventi, dibattiti, presentazioni e concerti di Salone e Salone Off. Tutto il materiale è disponibile e scaricabile sulla pagina Flickr del Salone.
Sono 45 gli eventi del Salone trasmessi in dirette integrali streaming, curate per il Salone da Top-IX, condivise sia sul sito che sul canale YouTube del Salone. Sono state visualizzate da oltre 3.500 utenti.
L’app ufficiale ha raggiunto quota 46 mila nuovi download, più di 7 mila solo nell’ultimo mese. Il pubblico web si è confermato in prevalenza femminile (63%) e giovane: domina la fascia di età 25-34 anni con il 26,8%, che sommata a quella 19-24 anni raggiunge il 47% delle visite.
Quest’anno la velocità di consultazione del sito salonelibro.it, curato per la parte tecnica da Risolviamo, è migliorata del 34% e ha visto oltre 190 mila visitatori da 100 nazioni d’ogni parte del mondo, fra cui Cina, Brasile, Australia, Nigeria, India, Giappone, Singapore, Vietnam, Sudafrica, Thailandia e molti Paesi di cultura araba e islamica (Algeria, Tunisia, Marocco, Egitto, Sudan, Emirati Arabi Uniti, Libano, Iran, Palestina, Pakistan, Qatar…). In totale sono state 1 milione 100 mila le pagine visitate: in particolare quelle della sezione dedicata agli espositori che ha avuto un incremento del 12%.
Tra le circa 100 news multimediali, le più apprezzate riguardano il grande ospite internazionale Daniel Pennac e la band The Kolors, protagonista di una specifica gallery per i fan, oltre a quelle sul Salone Off. Il 70% degli utenti ha utilizzato smartphone e tablet (63% per il primo e 7% per il secondo) per navigare sul sito in versione mobile, che ha ottenuto ogni giorno più del doppio delle visite rispetto a quella desktop.
Bookstock Village, un successo che si rinnova ogni anno
Cinquemila metri quadrati di entusiasmo, colori, risate, rumori e parole per il Bookstock Village, nel padiglione 5, che anche quest’anno si è confermato il perno della programmazione per ragazzi. Oltre 23.000 studenti, per un totale di 180 ore di laboratorio, 3 mostre e 445 ragazzi coinvolti nell’alternanza scuola-lavoro.
Di questi, 200, provenienti da 14 scuole diverse, hanno supportato le attività organizzative delle sale di tutto il Salone del Libro, mentre 80 hanno accompagnato i visitatori in progetti e percorsi speciali. Gli altri ragazzi hanno invece collaborato al Bookblog, il giornale scritto dai ragazzi e per i ragazzi, per un totale di quasi 400 articoli prodotti sul sito, che ha coinvolto 165 studenti di 11 scuole diverse, di Torino e non solo, dalle 9 alle 20 per tutti i giorni del Salone. Insieme al Bookblog anche UndeRadio, la radio under 18 di Save the Children, arrivata da Roma appositamente per realizzare trasmissioni speciali sul Salone, coinvolgendo i ragazzi del Bookblog.
Oltre 23.000 i ragazzi coinvolti, per un totale di circa un migliaio di classi e quasi 2.500 studenti da fuori Piemonte, provenienti da Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria e Veneto. Partecipazione intensa dalla Lombardia, con oltre 600 ragazzi coinvolti. Fra le adesioni anche due gruppi scolastici stranieri, dalla Svizzera (Lugano) e dalla Germania (Monaco).
Otto le sale coinvolte negli incontri, e quattro i temi affrontati: scienza e tecnologia, digitale, immagini e parole. Tanti i laboratori: tra i più partecipati quello organizzato da Xké? Il laboratorio della curiosità e Istituto Italiano di Tecnologia. Grande soddisfazione e sale sempre piene anche per l’Aula 2030 e la Biblioteca Digitale, realizzate nell’ambito del progetto per l’innovazione della scuola della Fondazione per la Scuola della Compagnia di Sanpaolo. Molto frequentati anche i laboratori con gli illustratori internazionali e il tradizionale laboratorio di Nati per Leggere.
Apprezzatissimo dal pubblico l’allestimento scenografico curato dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli sul tema dei confini: grandi planisferi colorati realizzati con rete da cantiere a simboleggiare l’impegno di tutti per costruire un mondo senza frontiere.
Ottime vendite per la Libreria dei Ragazzi, dove sono stati emessi 3 mila 153 scontrini. Il libro più venduto è stato Piccola Orsa, mentre l’articolo in assoluto più acquistato è stato la scatola di pennarelli Carioca, per un totale di 1.077 pezzi comprati dai visitatori. Allo spazio Carioca, sempre nel Bookstock Village, sono state distribuite più di 10 mila cartoline ai quasi 12 mila bambini passati dallo stand.
Tra gli incontri più partecipati per il pubblico generalista, quello con Chiara Gamberale e quello con Pif, che presentava il libro della sorella Manuela Diliberto. Grande successo anche per i due incontri con Robert Domes e con Roberto Recchioni e Gigi Cavenago, su Dylan Dog. Grande successo anche per le tre “ore buche”, tre incontri in cui sei autori diversi hanno dato vita a una sorta di match tra altrettante discipline: Andrea Marcolongo ha parlato del greco, Piergiorgio Odifreddi della matematica, Giuseppe Antonelli dell’italiano, Alessandro Barbero della storia, Marco Malvaldi della chimica e Tomaso Montanari della storia dell’arte.
Infine, sono stati 12 gli incontri di Educare alla lettura, un ciclo di aggiornamento riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca come corso di formazione per docenti. A partecipare oltre 700 insegnanti, da tutta Italia.
Superfestival, il giro d’Italia in 80 manifestazioni
«Ricordo la prima riunione nel settembre scorso, dopo che Nicola Lagioia aveva accolto la nostra proposta. Pensavamo di portare al Salone non più di 15 o 20 festival, siamo arrivati a 80 e molti, purtroppo, sono rimasti fuori», ha affermato Marco Cassini, l’ideatore e organizzatore di Superfestival, la rassegna dedicata a quell’universo ricco di fermento rappresentato dai festival letterari italiani.
«Lo spazio conferenze – ha osservato Cassini – ospitava 50 posti a sedere, spesso e volentieri molta gente in piedi ha seguito gli incontri”. Tra i sold out, ricordiamo l’incontro di Piero Dorfles, ospite del Festival del Giornalismo Culturale di Pesaro Urbino; quello con Dacia Maraini, ospite del Festival Teatro sull’Acqua di Arona; l’incontro con i giornalisti Marta Ottaviani e Yavuz Baydar, ospiti del Tropea Festival Leggere & Scrivere, che hanno raccontato la Turchia di Erdoğan. Archiviata la prima edizione di Superfestival, si pensa già al 2018: «L’obiettivo è continuare a sostenere e promuovere ancora di più la capacità dei vari Festival di fare sistema tra di loro con gli editori e i media” ha puntualizzato Cassini, concludendo: “Superfestival sarà uno straordinario punto di incontro e di crocevia di esperienze per chi lavora a contatto con l’universo dei festival letterari». Questi gli ottanta festival presenti:
Festival partner: Dialoghi Sull’uomo (Pistoia), Encuentro Perugia (Perugia), Festival Caffeina (Viterbo), Festival Del Mondo Antico (Rimini), Festival dell’Economia (Trento), Festival della Comunicazione (Camogli), Festival della Letteratura di Viaggio (Roma), Festival della Mente (Sarzana), Festival Vicino/Lontano (Udine), I Boreali (Milano), I Dialoghi di Trani (Trani), Incroci di Civiltà (Venezia), La Bellezza delle Parole (Cesena), La Grande Invasione (Ivrea), Lecce Festival della Letteratura (Lecce), Libr’aria (Albinea), Marina Cafe Noir (Cagliari), Milanesiana (Milano), Mimesis Festival (Udine), Passepartout 2017 (Asti), Pazza Idea (Cagliari), Pordenonelegge (Pordenone), Porte Aperte Festival (Cremona), Pralibro (Prali), Salerno Letteratura (Salerno), Scrittorincitta (Cuneo), Sulla Terra Leggeri (Sardegna), Suq Festival (Genova), Teatro sull’Acqua (Arona), Un’altra Galassia (Napoli), Urbino e le Citta del Libro (Urbino), Women’s Fiction Festival (Matera).
Festival ospiti: A Tutto Volume (Ragusa), Borgate Dal Vivo (Piemonte, Valle D’aosta, Liguria), Cagliari Festivalscienza (Cagliari), Cinema di Frontiera (Marzamemi), Contaminazioni Festival (Castellamare Del Golfo), Festival del Giornalismo Alimentare (Torino), Festival del Giornalismo Culturale (Urbino, Pesaro e Fano), Festival della Scienza (Genova), Festival Giallo Garda (Puegnago del Garda), Festival Incanti (Torino), Festival Nazionale Luigi Pirandello (Piemonte), Festivaletteratura Calabria (Coprani), Filosofi Lungo l’Oglio (Lombardia), Firenze Rivista (Firenze), Food&Book (Montecatini Terme), Garfagnana in Giallo (Toscana), Gita al Faro (Ventotene), Gola Gola Festival (Parma), Il Senso del Ridicolo (Livorno), Lectorinfabula (Conversano), Leggendo Metropolitano (Cagliari), Libra Casentino Book Festival (Chiusi Della Verona), Libri nel Borgo Antico (Bisceglie), Librinfestival (Monterotondo), Luccautori (Lucca), Memofest (Massa), Notti Nere (Acqui Terme), Oven Poesia Festival (Bologna), Pagine di Russia (Bari), Parole Spalancate (Genova), Passa la Parola (Modena), Picturebook Fest (Lecce), Rassegna della Microeditoria (Chiari), Sciabaca Festival (Pizzo Calabro), Seminari di Marzo (Alberobello), Settesere Settepiazze Settelibri (Perdasdefogu), Terracina Book Festival (Terracina), Tropea Festival Leggere&Scrivere (Tropea), Tuttestorie (Cagliari).
La Piazza dei Lettori: tutti sotto la torre
Una delle novità più forti della trentesima edizione del Salone Internazionale del Libro è stata la Piazza dei lettori: 800 metri quadrati di proposte letterarie curate dai bibliotecari e dai librai, disposte intorno alla torre di François Confino, meta preferita per le foto ricordo della fiera.
Il progetto è coordinato dalla sezione Piemonte dell’Associazione italiana biblioteche e Colti, il neonato Consorzio delle librerie torinesi indipendenti. Colti, iniziativa per ora unica in Italia, è una libera associazione nata per rafforzare l’offerta rivolta ai lettori torinesi. L’obiettivo di questo progetto è quello di rendere visibile la professionalità dei librai e allargare così sia il mercato del libro che la veicolazione di cultura e informazione.
Il Salone Internazionale del Libro è stato il palcoscenico del debutto di questa iniziativa, alla quale hanno partecipato per 25 librerie, unite in uno sforzo collettivo per affrontare la crisi dell’editoria. Nella Piazza dei Lettori i librai di Colti erano quindi presenti con un unico stand che ha integrato l’offerta delle singole librerie. Il successo è stato straordinario, visto che sono stati venduti oltre 12mila volumi. Il più gettonato è stato Vivere per qualcosa di José Pepe Mujica, Carlo Petrini e Luis Sepúlveda, mentre il secondo – ma best seller della sezione young adults – è stato Tredici di Jay Asher. Una nota colorata è che pare manchino all’appello diverse copie del Sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino.
La Biblioteca del Salone ha invece visto la collaborazione dei bibliotecari e degli editori nel creare mappe e percorsi per orientarsi e muoversi nell’offerta letteraria dell’offerta editoriale e per imparare a scegliere, criticamente e consapevolmente, le proprie letture nel quadro di un’offerta editoriale enorme. I percorsi, consultabili a partire dai libri cartacei, sono stati arricchiti di estensioni web, realizzate grazie a innovative applicazioni di social reading, che rendono possibile esplorare le reti di relazioni che correlano un libro a un autore o ad un argomento. Il servizio multimediale offerto nella piazza ha registrato oltre 6500 accessi: le quattro macroaree – parola, immagini, orientamento e azione – che si sono ramificate in percorsi precisi sono ancora consultabili sul portale. I percorsi più premiati sono stati I Cinquecento anni della Riforma protestante con 340 accessi, Scrittori e scritture tra le citazioni di King, Sepúlveda, Cărtărescu, Bolaño e Pennac con 320 accessi e Avventure oltre il confine, con 300 accessi e il percorso su Aby Warburg con 270 accessi.
I circa 40 addetti, con 30 giovani che qui hanno lavorato nel quadro del programma Alternanza Scuola-Lavoro, oltre a vendere e proporre letture, sono stati dunque un punto di riferimento per i visitatori che, in questo spazio, hanno trovato indicazioni per raggiungere i banchi degli editori e per trovare libri rari o fuori catalogo. Lo spazio, proprio come in una vera piazza, è stato anche un luogo di incontro e dialogo, dove i lettori sono andati anche per condividere i loro gusti e parlare di letteratura con i bibliotecari.
Premio Nati per Leggere, l’ottava edizione al Bookstock Village
Come sempre, il Salone vede gli eventi conclusivi dell’edizione annuale del Premio Nati per Leggere. Venerdì 19 maggio si è svolta la tavola rotonda per Chiedi che cos’è il primo libro…, nella quale educatori, insegnanti ed editori si sono confrontati su come deve essere il primo libro per i piccolissimi; sala piena (spazio Stock) e pubblico attento, di fronte al video realizzato a Bologna dagli studenti del liceo Alfieri e del Bookblog del Salone del libro, che raccoglie le interviste e le testimonianze degli editori per l’infanzia. Sono intervenuti Domenico Bartolini, Nives Benati, Silvia Borando, Marnie Campagnaro, Giovanna Malgaroli, Anna Parola, coordinati da Eugenio Pintore.
Lunedì 22 maggio, nell’Arena Bookstock si è svolta la cerimonia finale del Premio nazionale Nati per Leggere, ottava edizione. Ospite d’onore Bruno Tognolini, poeta e scrittore per bambini, che ha chiuso la festa cui hanno partecipato i 7 premiati dell’edizione 2017, i piccoli giurati di Torino della sezione Crescere con i libri, le insegnanti e le bibliotecarie coinvolte nel progetto, insieme con la giuria del Premio.
Ospite straniero Jo Weaver, scrittrice e illustratrice inglese, vincitrice della sezione Nascere con i Libri (3-6 anni), che ha partecipato lunedì 22 maggio ai laboratori giornalieri dello stand Nati per Leggere Piemonte. Anche l’attrice Sonia Bergamasco è stata ospite dei laboratori domenica 21 maggio.
Ecco tutti i vincitori del Premio: per la sezione Nascere con i Libri (6-18 mesi) vince Aspettami! degli autori giapponesi Komako Sakai e Hatsue Nakawaki (Babalibri, 2016); per la sezione Nascere con i Libri (18-36 mesi) vince Cappuccetto Rosso dell’autore e illustratore italiano Attilio (Lapis Edizioni, 2017); per la sezione Nascere con i Libri (3-6 anni) vince Piccola Orsa dell’autrice inglese Jo Weaver (Orecchio Acerbo, 2016); per la sezione Crescere con i Libri, per i libri dedicati al tema “Viaggiare nella realtà e nella fantasia. Il tema del viaggio nei libri per bambini”, Io vado! del francese Matthieu Maudet (Babalibri, 2015); per la sezione Reti di Libri (miglior progetto di promozione della lettura rivolto ai bambini tra 0 e 5 anni), Progetti consolidati: Comune di Ortona – Biblioteca Comunale – Titolo progetto: Centro Interattivo Prima Infanzia (Cipì), Progetti esordienti: Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena – Titolo progetto: Tu (non) sei piccolo; per la sezione Pasquale Causa il pediatra Sergio Morandini di Latina.
Il Premio è istituito dalla Regione Piemonte e organizzato in collaborazione con la Città di Torino (con Iter e Biblioteche civiche Torinesi), la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura (che organizza e promuove il Salone Internazionale del Libro di Torino), il Coordinamento nazionale del progetto Nati per Leggere (sostenuto dall’Associazione Culturale Pediatri, l’Associazione Italiana Biblioteche, il Centro per la salute del bambino Onlus di Trieste) e la rivista trimestrale LiBeR (con il suo portale liberweb.it). Con il patrocinio del Centro per il libro e la lettura e di Ibby Italia.
Buona la prima! Il debutto di GasTrOnomica
Il Salone Internazionale del Libro 2017 ha visto l’esordio di GasTrOnomica, il format culturale dedicato al cibo nato dalla collaborazione con Slow Food. Lo scopo era quello di riscoprire il cibo non solo come «buono da mangiare» ma anche «buono da pensare». A confermare la qualità dell’iniziativa è stato l’interesse del pubblico: tutti i posti a sedere dell’area sono stati occupati nei 40 incontri del programma, per un totale di 2 mila persone che hanno assistito agli eventi. E si tratta di una stima al ribasso: in numerosi incontri il pubblico ha assistito in piedi. Sono state 3 mila 700 le cialde della Lavazza consumate nell’area nei cinque giorni della manifestazione.
Due i principali elementi innovativi di GasTrOnomica: la scelta di mettere insieme editori del settore (oltre a Slow Food Editore, hanno partecipato Gribaudo, Guido Tommasi, Giunti, Edt, Atena del Canavese, Narrafood e Chefuoriclasse Cef Publishing) e l’abolizione dello show-cooking. Sotto il primo profilo, gli editori hanno guadagnato in visibilità e in termini economici: ognuno ha registrato un aumento del 20% delle vendite rispetto alle scorse edizioni del Salone. Sotto il secondo profilo, il direttore editoriale di Slow Food e responsabile del programma dell’area Carlo Bogliotti ha sottolineato: «Gli assaggi sono stati cancellati, perché il tema principale era la cultura gastronomica. Per discutere di cibo non si deve per forza mangiare, e il pubblico ha risposto bene, comprendendo che parlare e leggere di cibo significa prendere consapevolezza di quello che mangiamo e quindi migliorare il proprio benessere». Una bibliodiversità che ha dunque sposato la biodiversità: «La presenza di più editori ha arricchito tutti e credo che tutti abbiano potuto esprimerla nel nome della biodiversità, ciò che dobbiamo difendere per avere un cibo accessibile, salutare e stimolante dal punto di vista culturale».
Incubatore, al Lingotto le case editrici giovani ed emergenti
Interesse, curiosità, che scaturisce dalla passione di chi sui libri ha voluto puntare, nonostante le mille difficoltà che comporta, aprire una casa editrice nuova. Sono stati migliaia i visitatori che hanno visitato i 17 stand dell’Incubatore del Salone del Libro di Torino. Le case editrici che hanno aderito all’iniziativa, quest’anno sono Pod, Le Fate Editore, Latitudine 41, Voce in Capitolo, Le Parche Edizioni, Edizioni Epoké, Pathos Edizioni, El Doctor Sax, Caravaggio Editore, Caffèorchidea, Les Mots libres Edizioni, Rue de la Fontaine Edizioni, Splen Edizioni, Edizioni Black Coffee, Autori Riuniti, Yeerida Italia Srls, Delrai Edizioni.
Dal 2007 l’Incubatore è l’area del Salone dedicata alle case editrici che hanno debuttato da poco tempo sul mercato: la vetrina dei volti nuovi nel panorama dell’editoria italiana, lo spazio che permette anche ai giovani editori di essere presenti al Salone a condizioni agevolate, il posto dove il lettore curioso può scoprire prima degli altri i protagonisti di domani. Il progetto permette infatti alle start up dell’editoria di partecipare alla più importante manifestazione italiana dedicata all’editoria a costi contenuti, in un contesto che stimola il confronto tra realtà che stanno vivendo esperienze simili. Un’area dedicata interamente alle nuove realtà editoriali, inoltre, facilita il percorso di visita del pubblico del Salone, sempre attento, curioso e alla ricerca di novità.
L’opinione di due di loro. Giuseppe Avigliano, direttore editoriale Caffèorchidea: «Messo in conto che abbiamo soltanto due titoli, l’intento era farci conoscere e quindi siamo contenenti perché siamo riusciti a guadagnare abbastanza da coprire le spese. I libri sono piaciuti molto e sicuramente anche la posizione in cui siamo ha aiutato, passano tante persone. Riconfermiamo sicuramente la presenza e speriamo avremo qualche titolo in più». «Noi siamo contentissimi e la posizione è ottima. Avevamo tre titoli, uno lo abbiamo esaurito già il terzo giorno, ne abbiamo venduti quasi cento. Torneremo sicuramente e probabilmente con uno stand grande», dice Sara Reggiani, di Edizioni Black Coffee. E Jacopo Vassallo, Yeerida: «Molto molto bene, c’è dell’entusiasmo che lo scorso anno non c’era. L’Incubatore si è rivelato uno spazio molto buono, sia come posizione che come affluenza. Ottimo riscontri in termini di iscrizione e interesse degli utenti che si sono avvicinati, sia editoriche giornalisti e professionisti, divenendo anche un’opportunità di creare contatti».
Gli editori passati per le prime dieci edizioni dall’Incubatore sono 290. Qui hanno mosso i primi passi realtà oggi affermate come Miraggi, Neo.edizioni, Marotta&Cafiero di Scampia e Tunué: molte di loro poi ritornate al Salone con un proprio spazio autonomo.
La Toscana, Regione ospite
285 novità editoriali, 85 presentazioni, 57 editori, 38 dirette facebook e 31 mila utenti connessi sul web. Nello spazio della Regione Toscana è stato soprattutto lo strumento social a coinvolgere il pubblico, con la possibilità di seguire da casa gli eventi delle 5 giornate caratterizzate da confronti, dibattiti e discussioni che avevano l’obiettivo di promuovere la lettura, grazie al sostegno degli archivi pubblici e delle biblioteche toscane. È stata anche un’occasione per presentare gli appuntamenti del territorio della stagione e confermare la vivacità editoriale di questa regione che, nonostante la crisi, è riuscita a presentare novità interessanti sia dal punto di vista di argomenti che di autori di rilevanza nazionale.
Spazio Babel, il mondo entra al Salone con le proprie lingue
Quaranta incontri in una cornice di oltre 3.000 libri e una crescita delle vendite a due cifre. Sono soddisfatti Gigi Raiola e Marco Lupo, librai e responsabili di Babel, l’area interamente riservata alla letteratura internazionale e ai volumi in lingua originale: «Uno spazio giovane al Lingotto, frequentato da una fascia educata e versatile di lettori con un taglio internazionale. C’è stata grande attenzione agli incontri e agli autori presenti e siamo felicissimi di questa opportunità: si tratta di un’idea sicuramente da ampliare». Lo spazio ha permesso ai lettori di conoscere editori e autori di altri paesi, sia in lingua originale che con la traduzione simultanea.
Matera, Capitale Europea della Cultura 2019
1500 volumi, 60 appuntamenti, 10 editori lucani, 30 mila visualizzazioni su twitter, quasi 10 mila quelle su facebook con 24 mila persone raggiunte. Successo di numeri cartacei e digitali per la città di Matera, capitale europea per la cultura per il 2019, presente al Salone internazionale del Libro con uno stand realizzato da artigiani locali in collaborazione con E23 sulla base del progetto dell’Open Design School.
Uno spazio apprezzato dal pubblico e che tutti i giorni ha ospitato incontri con editori e associazioni culturali del territorio, raccontando quanto fatto nel corso della candidatura e dando un assaggio di tutto quello che avverrà nella città dei Sassi tra due anni. «Da parte nostra e del Consiglio Regionale della Basilicata esprimiamo una grande soddisfazione per aver potuto parlare con un ampio pubblico molto attento, fatto anche dai tanti lucani o figli di lucani venuti al nostro stand per ringraziare dell’opportunità che Matera e la Basilicata daranno alle giovani generazioni di poter competere sempre di più e sempre meglio in un mondo globalizzato attraverso la cultura», ha sottolineato Paolo Verri, direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019.
Concorso Nazionale Lingua Madre, vince Roxana Lazar dalla Romania
Il Salone del Libro ha ospitato la XII edizione del Concorso Letterario Nazionale Lingua Madre, fortunato progetto culturale che premia donne di origine straniera che vivono in Italia e scrivono libri in italiano. Ad aggiudicarsi il premio è stata Roxana Lazar (Romania) col racconto “Le pareti avevano le orecchie”. Seconda piazza per Anita Vuco (Croazia) con Josephine. Napule Bello. Terzo gradino dei podio per Fatima Ezzahra Garguech (Marocco) con Vedrò i tuoi colori. La cerimonia di premiazione, che si è tenuta lunedì 22 maggio, è stata “oltre i confini”: le prime tre classificate, insieme alle vincitrici di categorie speciali, si sono alternate sul palco accompagnate dai sindaci delle città italiane di provenienza e dalle rappresentanze diplomatiche dei Paesi d’origine.
Daniela Finocchi, ideatrice e organizzatrice del concorso ha spiegato: «Mai come quest’anno il tema del Salone era in sintonia col progetto del concorso Lingua Madre, che cerca di dare voce a chi abitualmente non ce l’ha. Mai come in questo momento, in cui le notizie sulla migrazione affollano i mass media, si rischia di dimenticare il valore delle singole voci. Ricordare le esperienze individuali diventa importante: queste donne sono forti, rovesciano le prospettive e testimoniano l’importanza di essere riconosciute. Ma soprattutto, ricordano che si può vivere insieme tutti come in una nuova stanza colorata».
Ma il cammino del concorso supera i confini del Salone: i prossimi appuntamenti sono previsti per il mese di giugno, a Cagliari, per il Festival Internazionale di letteratura Leggendo metropolitano, e in autunno, a Portici di carta, con il tradizionale incontro dedicato alle vincitrici e la quarta edizione dell’iniziativa “Caccia al racconto”.
Banco Alimentare, raccolti oltre 2.000 libri
Non di solo pane vive l’uomo è stata la campagna lanciata al Salone dal Banco Alimentare con l’obiettivo di raccogliere 1000 libri da donare ai poveri in occasione della Cena a Mille. Obiettivo raggiunto e ampiamente superato. Alle ore 13 di lunedì 22 maggio la bilancia del Banco Alimentare ha segnato oltre 500 chili, pari a 2371 volumi, contati e inseriti nelle scatole dai 45 volontari che hanno partecipato alla Colletta libraria organizzata dal Banco Alimentare del Piemonte. Tra i volumi raccolti nella teca nello stand del Banco Alimentare, opere di Grisham, Sepulveda, Altan, Mandela, Allende, Saint Exupéry, Tomizza, Camilleri, Steinbeck, Pavese ma anche Via col vento, Pinocchio, Cappuccetto Rosso, La Pimpa. Moltissimi libri per bambini e volumi in lingua francese, inglese, 13 in arabo e 3 in cinese. Fra i donatori più noti Dacia Maraini, Pif, Marcello Fois, Alessandro Baricco, Carlin Petrini, Domenico Quirico, Isabella Leardini, Margherita Oggero, Fabio Geda, Guido Davico Bonino, Alessandro Bergonzoni, Andrea Vianello, Enrico Carofiglio, Roberto Giacobbo, Massimo Bray, Maurizio Di Giovanni, la Sindaca Chiara Appendino e Antonella Parigi, Assessora alla Cultura della Regione Piemonte. E gli editori: Einaudi, Feltrinelli, Neri Pozza, Baldini e Castoldi, Sergio Bonelli, Piemme, Bollati Boringhieri, Add e altri ancora.
Il Premio Mondello a Cees Nooteboom
Cees Nooteboom, lo scrittore olandese, in occasione del conferimento del Premio Letterario Internazionale Mondello, sezione Autore Straniero, ha dialogato con Ernesto Ferrero domenica 21 maggio, di fronte al pubblico della Sala Azzurra in overbooking.
Il riconoscimento, giunto alla sua quarantatreesima edizione, è promosso dalla Fondazione Sicilia insieme con il Salone Internazionale del Libro e la Fondazione Andrea Biondo, d’intesa con la Fondazione Premio Mondello e con il patrocinio dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi.
In qualità di giudice monocratico, Ernesto Ferrero, critico letterario e scrittore che per diciotto edizioni ha diretto il Salone Internazionale del Libro di Torino, era stato chiamato a individuare un «maestro», un suo riferimento letterario fondamentale non solo per il percorso di scrittore, ma anche per l’apporto nel panorama della letteratura internazionale.
La Società Oftalmologica, 600 screening al Salone
La Società Oftalmologica italiana presieduta dal professor Antonio Mocellin ha effettuato nei cinque giorni del Salone uno screening gratuito ai visitatori che desideravano sottoporsi a un controllo della vista. Su un totale di 600 pazienti sono stati riscontrati dati importanti per la prevenzione e la cura delle patologie oculari: per il tono oculare sono state diagnosticate patologie nel 21,50% dei casi esaminati, per Oct Macula patologici 9,35%, per Oct Nervo ottico patologici 5,42%.
Gruppi di lettura delle Biblioteche Civiche e dell’Università di Torino al Salone del Libro
Otto i gruppi di lettura delle Biblioteche Civiche che hanno incontrato al Salone del Libro di quest’anno gli autori scelti d’intesa con la Fondazione per il Libro, dopo aver preparato l’incontro e le domande in un laboratorio di lettura. Ecco i nomi dei gruppi e gli autori: Parole e Immagini: Faiza Guène, Un uomo non piange mai, Il Sirente; Neri Pozza Book Club: Amitav Ghosh, La grande cecità, Neri Pozza; Voci dal mondo africano (Biblioteca Centrale): Mauro Covacich, La città interiore, La nave di Teseo ; Cooperativa Letteraria: Carmen Pellegrino, Se tornassi questa sera, Giunti ; Neri Pozza Book Club: Roberto Alaimo, Carne mia, Sellerio; Donne informate sui libri (Biblioteca Cascina la Marchesa): Vanni Santoni, La stanza profonda, Laterza; Parole e immagini: Nicola Ravera Rafele, Il senso della lotta, Fandango; Quelli del Terzo piano (Biblioteca Centrale): Domenico Dara, Appunti di meccanica celeste, Nutrimenti. Un gruppo di lettura di studenti dell’Università di Torino del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne, coordinati da Cristina Trinchero, ha incontrato il giallista francese Michel Bussi.
Buono da leggere! Distribuiti a giovani e studenti oltre 9.600 buoni libro
Sono stati oltre 9 mila 600 i buoni libro da 15 euro ritirati dagli studenti delle scuole superiori piemontesi, di età compresa tra i 15 e i 18 anni grazie all’iniziativa Buono da leggere, promossa dalla Regione Piemonte in collaborazione con la Fondazione per il Libro, la Musica, e la Cultura.
Degli 8mila buoni destinati alle scuole secondarie di secondo grado in visita al Salone, ne sono stati presi oltre 7 mila 800. Hanno invece superato quota mille 800, su 4 mila, i buoni distribuiti ai singoli giovani visitatori, nati tra il 1999 e il 2002, che al desk dedicato all’interno della galleria visitatori hanno presentato il biglietto di ingresso ridotto e un documento di identità. I diciassettenni, ossia i nati nel 1999, sono quelli ad aver maggiormente richiesto il buono, per un totale di 314 coupon consegnati.
Un risultato positivo che, come ha commentato l’assessora alla Cultura della Regione Piemonte, conferma quanto questa iniziativa sia uno strumento utile e concreto, non solo a sostegno della lettura in un’età cruciale come l’adolescenza, ma anche per gli editori. L’impegno dell’ente regionale, aggiunge l’assessora alla Cultura, è di replicare il progetto l’anno prossimo, cercando di reperire ulteriori risorse, anche per allargarlo a una fascia d’età più ampia.
Ad aderire all’iniziativa sono stati circa 250 editori: partiti a quota 222, durante la manifestazione diversi espositori hanno voluto unirsi al progetto, confermando la propria partecipazione. Hanno accettato i buoni libro anche diverse librerie presenti all’interno dei Padiglioni di Lingotto Fiere: quella dell’Arena Piemonte e della Piazza dei lettori, la Libreria a Stelle e Strisce, Babel – La libreria internazionale, la Libreria dei ragazzi e la Libreria dello Spazio gasTrOnomica.
Buono da leggere è un progetto voluto dalla Regione Piemonte, in collaborazione con la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, per sostenere la promozione della lettura per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado residenti in Piemonte. Grazie a uno stanziamento di 200mila euro, sono stati messi a disposizione 12.000 buoni libro, del valore di 15 euro ciascuno, per consentire ai ragazzi in visita al Salone l’acquisto di un libro di proprio gradimento.
Area Famiglie, il Salone per i piccolissimi
Con una capienza massima di 16 bambini per turno, anche l’Area Famiglie ha fatto sold out venerdì, sabato e domenica. Al baby parking infatti sono stati circa 340 i bambini che hanno sostato nello spazio nei cinque giorni della manifestazione, 196 le persone che hanno chiesto in prestito le fasce mentre per il “passeggino di cortesia” sono state 70 le richieste evase. Quattordici le persone che hanno lavorato allo spazio tra educatori, volontari e membri dell’Associazione Giovani Genitori. Anche lo spazio dell’Associazione del Bambino Naturale e del Leone Verde ha avuto un buon riscontro: ai laboratori della Scuola Montessori allestita per l’occasione si contano 400 passaggi, mentre nell’angolo della poppata, gestito a turno da 11 persone, i passaggi sono stati circa 1.000.
Il Salone nella Lingua Italiana dei Segni
Sono 20 gli incontri del 30° Salone Internazionale del Libro che, durante i cinque giorni della manifestazione, sono stati tradotti nella lingua dei segni, per permettere anche agli utenti sordomuti di fruire appieno degli appuntamenti in programma. La traduzione è stata curata dal Consorzio Kairos e molte delle conferenze tenutesi con il supporto della traduzione Lis sono state trasmesse sul sito del Salone in diretta streaming e registrate integralmente sul canale YouTube del Salone Fra i numeri appuntamenti tradotti, le conferenze di apertura e di chiusura, l’incontro con Pietro Grasso, quello con Maria De Filippi e Luciana Littizzetto e le conferenze di Daniel Pennac e Alessandro Baricco. E ancora sono stati seguiti, fra gli altri, gli appuntamenti con Richard Ford, con il ministro dell’Interno Marco Minniti, con Roberto Saviano, Daria Bignardi e la lectio magistralis di Gustavo Zagrebelski.
Open Science, l’Università di Torino al Salone
Per la prima volta l’Università degli Studi di Torino è stata presente al Salone con un grande stand nel Padiglione 3: Open Science, uno spazio espositivo destinato ai temi della scienza e del suo ruolo nella società contemporanea, risultato dell’intesa tra la Fondazione per il Libro, della Musica e della Cultura e l’Università degli Studi di Torino. In programma 25 dibattiti, curati e condotti da 75 relatori per un coinvolgimento di circa 3.500 persone nei Laboratori dimostratori della Scienza, curati da 130 ricercatori dell’Università. Sono state 85 le persone impegnate nell’organizzazione e gestione dello spazio Open Science, di cui 75 studenti dei differenti dipartimenti dell’Università.
Dalle farine ricavate da insetti essiccati, destinate a diventare cibo per animali, alla coltura idroponica per l’alimentazione umana, fino alla conservazione dei libri antichi, che negli anni possono subire gravi danneggiamenti. Sono solo alcuni dei progetti presentati allo stand Open Science.
Lo spazio si è articolato in due sezioni: l’area eventi Talking About’ e lo spazio espositivo Science Gallery. Nella prima si avvicendano una serie di incontri, della durata di 60 minuti, che hanno lo scopo di promuovere una corretta informazione e la diffusione della conoscenza sui temi dell’attualità, spesso oggetto della diffusione di informazioni scorrette e fuorvianti, le cosiddette fake news. La seconda invece è uno spazio espositivo, nel quale sono presentati e spiegati al pubblico i progetti condotti da ricercatori e da studenti universitari.
In totale sono una sessantina gli studenti che sono stati coinvolti e selezionati per i progetti e che sono entrati a far parte del Laboratorio dell’Incubatrice per l’Imprenditorialità Creativa e Culturale. I ragazzi in 300 ore di lavoro hanno sviluppato una ventina di progetti, di cui una decina sono stati portati al Salone. Da ogni progetto è nato un ebook interattivo, nel quale icone e quiz sono pensati per facilitare l’apprendimento di grandi e piccini. Ogni ebook è scaricabile gratuitamente dalla app Open Science UniTo.
I progetti hanno toccato i campi più svariati: sono state studiate le soluzioni per una corretta ed equilibrata alimentazione animale fra cui le farine di insetti, i danneggiamenti subiti dalla carta a causa di agenti esterni e di conseguenza i modi per preservare i libri e non solo nel tempo, i dispostivi e le tecniche che ci garantiranno un invecchiamento sano e attivo, l’uso della chimica per realizzare dispositivi sempre più facili da portare con noi, solo per citarne alcuni.
L’area Open Science è uno spazio interattivo, completamente paparless, un concetto che i lettori ancora faticano a comprendere, ha spiegato Germano Paini, docente e responsabile del progetto per l’Università. Per Open Science si intende “un nuovo approccio al processo scientifico fondato sulla cooperazione e sulle nuove modalità di divulgazione della conoscenza – si legge fuori dall’area espositiva – attraverso le tecnologie digitali e i nuovi strumenti di collaborazione”, approccio questo abbracciato e promosso dalla Comunità europea.
Le Biblioteche al Salone: «Per la prima volta non siamo solo ospiti»
Seimila accessi in sole 48 ore per La Biblioteca nel Salone: lo spazio servizio che ha visto andare in scena per il Salone Internazionale del Libro una perfetta sinergia tra bibliotecari e librai. All’ombra della Torre di libri di François Confino, tornata a troneggiare nella Piazza dei Lettori del Padiglione 3, un centinaio di professionisti dai maggiori sistemi civici, universitari e specialistici del Piemonte, quali Unito, Politecnico di Torino, Sistema bibliotecario di Ivrea, Sba e Cobis, coordinati dall’Aib, associazione Italiana Bibliotecari sezione Piemonte hanno accompagnato e orientato gli utenti nella scoperta della grande novità ideata per questa edizione. Si tratta di percorsi multimediali tematici e innovativi visibili su aureoo.com, veri e propri viaggi alla scoperta di temi e autori inerenti la 30esima edizione del Salone Internazionale del Libro ispirati nell’organizzazione dalla biblioteca di Aby Warburg e dalla nota divisione che lo storico dell’arte amava rispettare per categorizzare le diverse migliaia di titoli che possedeva.
Sono quattro macroaree – parola, immagini, orientamento e azione – che si ramificano in percorsi precisi che si possono consultare sul portale: così navigando tra le mappe ci si può imbattere in un percorso dedicato a Primo Levi o a Zerocalcare, al linguaggio del corpo o all’immigrazione, fatto di testi, foto, video, link, citazioni, bibliografie e filmografie. Circa 50 percorsi in tutto che si possono ritrovare anche nell’area dedicata del Padiglione 3 grazie ai libri messi a disposizione da circa 70 librerie torinesi del Colti presenti al centro della Piazza dei Lettori con dei loro stand come un’unica grande libreria.
E così alla chiusura della seconda giornata, per citarne alcune, sono state 293 le visualizzazioni alla scoperta de “I Cinquecento anni della Riforma protestante”; 268 per “Scrittori e scritture” tra le citazioni di King, Sepúlveda, Cărtărescu, Bolaño e Pennac; 247 per le “Avventure oltre il confine” e 223 per il percorso di Aby Warburg. Ma come sono stati scelti i temi? «Fondamentale era collegarsi al programma del salone e alle competenze professionali dei colleghi – ha commentato Enzo Borio, presidente Aib sezione Piemonte -. Siamo ipersoddisfatti dei numeri, anche perché non sono solo 6.000 accessi, ma sono 6.000 accessi accompagnati e mediati grazie alla grande passione e alle competenze professionali». «Un’iniziativa che sta avendo un buon risultato e che suscita interesse. L’obiettivo è quello di orientare il lettore e abbiamo scelto di farlo in un modo molto innovativo per accedere a contenuti più vari», ha aggiunto Maurizio Vivarelli, fra gli ideatori.
Ma La Biblioteca nel Salone è anche di più: è informazione e consiglio. Non sono mancati, infatti, giovani e meno giovani, studenti e professionisti che si sono avvicinati per chiedere di essere aiutati a orientarsi nel mare magnum della letteratura mondiale. E tante sono state anche le autorità che sono passate per un saluto o una veloce consultazione: dalla ministra Fedeli alla sindaca Appendino non soffermarsi all’ombra della torre di libri è stato impossibile un po’ per tutti, tra una consultazione e un selfie. «Abbiamo accolto ogni tipologia di visitatori, dal tesista al pensionato, ma anche tanti bambini attirati dalla tecnologia, dalla possibilità di ascoltare dai supporti audio e video. È andata meglio delle aspettative – conclude Vivarelli – ed è passata l’idea di una biblioteca come non solo luogo di accesso, come modello stantìo. E soprattutto per il primo anno le biblioteche sono diventate un pezzo del Salone. Fino all’anno scorso ci sentivamo più ospiti».
International Book Forum: 5.500 incontri fra 600 operatori
Si è chiusa con 5.500 incontri che hanno coinvolto 600 operatori fra editori e agenti letterari l’edizione 2017 dell’Ibf – International Book Forum, l’appuntamento professionale del Salone Internazionale del Libro di Torino per la compravendita dei diritti editoriali, da quest’anno gestito in modo diretto e autonomo dalla Fondazione per il Libro.
Grazie anche alla nuova collocazione delle tre giornate di contrattazioni con numerosi professionisti presenti al Salone che si sono aggiunti in corso d’opera ai 475 pre-accreditati nelle sale del Museo Carpano di Eataly Lingotto, sede al contempo di momenti conviviali fra i partecipanti, l’agenda degli appuntamenti ha superato del 40% il numero di incontri formalmente previsti in avvio.
Realizzato col sostegno dalla Regione Piemonte e il supporto di Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, all’Ibf – International Book Forum sono stati una trentina i paesi stranieri presenti. Le rappresentative più consistenti sono state quelle di Spagna, Francia, Germania e Regno Unito, e di Albania, Austria, Belgio, Canada, Cile, Danimarca, Egitto, Emirati Arabi, Finlandia, Georgia, Giappone, Grecia, Lituania, Monaco, Mozambico, Nigeria, Norvegia, Paesi Bassi, Pakistan, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Stati Uniti, Turchia, Ungheria.
Fra gli editori internazionali più significativi, i tedeschi di Rowholt Verlag, Surhkamp Verlag, Klepenheuer e Witsch e Random House Germany; i francesi di Plon, Grasset, Casterman; Penguin Random House dal Regno Unito, De Bezlge Bij dall’Olanda e Planeta dalla Spagna.
E poi la grande novità del comparto dell’audiovisivo: sono state 46 le realtà protagoniste – con alcuni inserimenti dell’ultimo minuto fra produttori, scout, agenti e uffici diritti – della sezione Book to Screen dedicata alle produzione televisive, cinematografiche e new media italiane e internazionali, che ha radunato alcuni dei marchi più importanti del settore a livello mondiale, alla ricerca di contenuti esclusivi da acquistare e trasformare in film, fiction e altri prodotti destinati al grande e piccolo schermo nonché al web.
Book to Screen, forte del sostegno della Direzione Generale Cinema del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha visto la presenza dei produttori italiani Cattleya, Kimera Film, Tangram, Lucky Red, Bibi Film, Malia Film, Fox, Mediaset, Rai Fiction, Sky Italia, Indiana, Fandango, Ascent, Groenlandia, Wildside, Ballandi Arts, Cross Productions, Palomar, 11 Marzo Film, Pepito Film, Lux Vide, Lotus. I produttori stranieri sono invece stati i danesi di Nordisk Film Distribution, i francesi di Studio Canal, dal Regno Unito Film4, Warp Films e Dna Films e Amazon Studio dagli Usa. Per quanto riguarda l’attività di scouting, c’erano le case italiane Titanus, Notorius e Filmauro e dall’estero le statunitensi Hbo, Fox, Amc e Netflix. Sul fronte agenti e uffici diritti, le presenze nazionali riguardano Vigevani-Ali-Bernabò, Grandi e Associati, Pnla, Malatesta Agency, Alferij e Prestia, Carpinelli Consulenze editoriali, mentre dall’estero sono arrivati Efa (Regno Unito), Wme (Usa), Rogers, Coleridge & White (Regno Unito), Wylie Agency (Regno Unito), David Higham (Regno Unito) e C+W (Regno Unito).
Un momento specifico è stato inoltre riservato all’incontro con gli editori indipendenti, che hanno direttamente sostenuto la trentesima edizione del Salone: nato per favorire gli incontri tra grandi player dell’editoria, l’Ibf nel corso degli anni si è rivelato occasione di contatti internazionali anche per la piccola editoria indipendente, contribuendo alla crescita dei volumi di vendita di diritti editoriali di titoli italiani all’estero.
Adotta uno scrittore, conclusa al Salone la 15a edizione
Si è chiuso lunedì 22 con la consueta festa in Sala Gialla il percorso dell’edizione 2017 di “Adotta uno scrittore”, uno dei pilastri della programmazione dedicata ai più giovani dal Salone del Libro, progetto realizzato grazie al sostegno dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte. Due i momenti previsti al Lingotto lunedì 22 maggio per il gran finale con i circa 700 studenti complessivamente coinvolti: prima i ragazzi delle superiori alle ore 11 in Sala Gialla e poi gli allievi delle scuole elementari e medie alle ore 14,30 nello Spazio Stock, si sono ritrovati tutti insieme per un ultimo momento collegiale al fianco degli autori che hanno partecipato all’iniziativa, sviluppando un rapporto continuativo e costruttivo con gli studenti. All’incontro ha partecipato il Presidente della Fondazione Crt e dell’Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte, Giovanni Quaglia.
Roberto Alajmo, Silvia Ballestra, Giacomo Bevilacqua, Giulia Blasi, Luigi Bolognini, Lorena Canottiere, Ugo Cornia, Domenico Dara, Gabriele Di Fronzo, Mara Dompè, Piero Grossi, Shady Hamadi, Anna Lavatelli, Alessandro Leogrande, Loredana Lipperini, Sara Marconi, Giordano Meacci, Eric Minetto, Pino Pace, Demetrio Paolin, Valeria Parrella, Giuliano Pesce, Romana Petri, Sabrina Rondinelli, Marco Rossari, Elena Stancanelli Marco Tomatis, sono stati “ospitati” durante le settimane precedenti il Salone dalle classi, attraverso un percorso di tre incontri per ciascuno nei 27 luoghi di formazione aderenti in tutto il Piemonte: 18 istituti superiori, 3 scuole medie e 3 scuole elementari, oltre a 3 strutture di detenzione penale.
Cos’è il mestiere dello scrivere? Come si dà forma a un romanzo? Dove nasce l’ispirazione per una storia? Per uno studente, l’opportunità di confrontarsi direttamente con uno scrittore affermato significa non soltanto conoscerne da vicino le opere e accostarsi così alla lettura, ma anche poter esplorare da un osservatorio privilegiato l’affascinante mondo della produzione letteraria, dando spazio alle molte curiosità con cui i giovani guardano a ciò che sta dietro la realizzazione di un libro. È questo il percorso didattico che si pone alla base del progetto “Adotta uno scrittore”, un punto riferimento nel settore a livello nazionale che si concentra sul territorio di più diretta competenza del Salone del Libro, animando tutto il Piemonte.
Un’iniziativa riconosciuta in Italia come uno dei più originali ed efficaci progetti di promozione della lettura e della scrittura fra i giovani: in 15 anni di attività sono state 314 le adozioni complessive, che hanno coinvolto 9.750 ragazzi, 310 classi, 4 case di reclusione, 1 ospedale, permettendo a 128.000 studenti di entrare gratuitamente al Salone grazie all’Associazione delle Fondazioni di origine Bancaria del Piemonte, che riunisce le Fondazioni Cassa di Risparmio di Alessandria, Asti, Biella, Bra, Cuneo, Fossano, Saluzzo, Savigliano, Torino, Tortona, Vercelli e la Compagnia di San Paolo. Una istituzione che anche quest’anno ha messo a disposizione dei ragazzi degli Istituti secondari di primo e secondo grado del Piemonte 10.000 biglietti per visitare la manifestazione.
Novità dell’edizione 2017 è stata l’allargamento alle scuole elementari e medie, mentre è stato ribadito il lavoro degli scrittori in tre istituti carcerari: l’Istituto Penale per i Minorenni «Ferrante Aporti» di Torino, la Casa di reclusione «Rodolfo Morandi» di Saluzzo e la Sezione femminile della Casa Circondariale «Lorusso e Cotugno» di Torino, con il coinvolgimento di Shady Hamadi, Alessandro Leogrande, Valeria Parrella.
Spazio Rai: grandi ospiti e vendite +30%
Cinque giorni da “tutto esaurito” allo stand Rai – Main Media Partner del Salone – e ancora grandi numeri con un incremento del 30 per cento delle vendite per Rai Eri, rispetto al 2016. L’editrice Rai è anche entrata nella classifica delle top ten grazie al libro di Roberto Giacobbo L’uomo che fermò l’apocalisse, presentato allo stand Rai con Andrea Vianello e che ha fatto registrare il tutto esaurito. Così come per Novocaina di Mattia Briga, che si è confermato un “idolo” dei più giovani, con un firma-copie durato oltre un’ora. Grande interesse anche per le presentazioni dxi Uno squalo in rosa di Vincenzo Nibali con Valerio Iafrate, L’inganno della Mafia del Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, e Tutti Frutti dello chef Roberto Valbuzzi.
Tra gli eventi che hanno attirato il pubblico nel grande stand Rai di 800 metri quadri allestito al Lingotto, anche le dirette quotidiane di Fahrenheit e L’idealista su Radio3, e gli appuntamenti – sempre in diretta – con Plot Machine e Zapping,di Radio1. La Rai ha raccontato il Salone 2017 anche con le dirette di RaiNews24 e della Tgr Piemonte, con Quante storie di Corrado Augias su Rai3, Mille e un libro di Gigi Marzullo e lo Speciale in diretta Storie Vere con Eleonora Daniele su Rai1, e con Save the date su Rai5, oltre che con servizi e approfondimenti in Tg e Gr.
Tra le novità di quest’anno, lo spazio Rai “Porte Aperte”, pensato dalla Direzione Comunicazione, Relazioni Esterne, Istituzionali e Internazionali soprattutto per i più giovani, per avvicinarli al mondo della comunicazione e far conoscere loro, in prima persona, i segreti della tv e della radio. Uno spazio che è stato protagonista assoluto: nei cinque giorni del Salone gli studenti di oltre settanta scuole, ma anche moltissime famiglie e curiosi di ogni età, si sono cimentati nel “fare” tv e radio, accompagnati dai professionisti ed esperti Rai.
La Rai ha portato i libri anche fuori dagli spazi del Lingotto. Lo ha fatto con la rassegna cinematografica Dalle pagine allo schermo, organizzata dal Centro di Produzione Tv Rai di Torino, la Direzione Comunicazione, Relazioni Esterne, Istituzionali e Internazionali, Rai Teche, Rai Movie e Rai Cinema. In programma ogni sera – presso il Centro di Produzione in via Verdi da mercoledì 17 a domenica 21 maggio: film e documentari “letterari”. Anche questo un grande successo di pubblico.
L’Inps al Salone Internazionale del Libro
Per la prima volta l’Inps è stata presente al Salone Internazionale del Libro attravrso una partnership che ha consentito l’ingresso agevolato ai titolari di pensione, e con uno stand visitato nei 5 giorni da circa 3.000 persone. Lo stand si è rivelato un vero e proprio sportello servizi: ha rilasciato circa 600 pin per il monitoraggio della situazione previdenziale, e circa 750 estratti conto. Ha fornito informazioni su situazioni pensionistiche generali, disoccupazione, Naspi, convenzioni Internazionali, strumenti di welfare come Bonus mamma e Bonus Bebè. Al Salone è intervenuto il Presidente Nazionale Inps, Tito Boeri. La collaborazione con il Salone del Libro è stata definita dalla Direzione Generale Inps «un considerevole successo di relazione e di collaborazione istituzionale al servizio del cittadino», confermando la vocazione del Salone come un vero e proprio hub di servizi per la comunità che lo frequenta e si riconosce in esso.
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Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura
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