“Il grigio del fumo” è l’ultimo romanzo del toscano Daniele Sartini edito da Castelvecchi. Sonny è il protagonista della storia che si svolge a Pontevecchio, paese immaginario della Toscana.
La vicenda si apre con la morte della madre del protagonista che, aggiunta alla scomparsa del padre, avvia in lui un percorso doloroso di consapevolezza e realizzazione di sé.
Il gioco del biliardo, argomento ricorrente, si fa quindi metafora della vita intesa come ricerca della felicità e del colpo perfetto. Attraverso il biliardo Sonny conoscerà Samsung ed insieme, partita dopo partita, proveranno a realizzare i rispettivi sogni. Nel rapporto tra Samsung e Sonny l’amicizia diviene così una degli assi portanti della storia.
Il romanzo scorre con un ritmo avvincente in un linguaggio preciso e limpido. L’ambientazione dei locali che ricorre tra fumo, scoccate e alcool, contribuisce a rendere per certi aspetti l’opera di Sartini un romanzo di genere legato al biliardo, echeggiando filmicamente le sequenze dei film di Nuti.
Le parti narrative sono inframezzate dai pensieri e dalle lettere della madre che hanno la funzione di decanto nello sviluppo della trama così come i versi delle canzoni di Rino Gaetano.
La parola “kintsugi” presente nel romanzo che rievoca l’usanza giapponese di riparare gli oggetti come metafora delle cicatrici sintetizza poeticamente il messaggio del romanzo: curare le ferite, prenderne coscienza per vivere serenamente e pienamente.
Articolo di: Erika Pucci
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