Diego Conti è un cantautore e musicista italiano nato a Frosinone il 25 giugno del 1995. Cresce sotto una valanga di dischi vinili e cassette che ascoltano in casa il papà ed il fratello più grande. Noi lo abbiamo incontrato ed ecco cosa ci ha raccontato.
Cosa significa lavorare nella musica oggi? Cosa rappresenta per te?
Lavorare nella musica è innanzitutto un privilegio, una fortuna. È l’unica cosa che mi interessa veramente! Ogni secondo che vivo, ogni cosa che faccio, è per la Musica… Devo scrivere canzoni!
Ci racconti della tua esperienza a X Factor? Sei in contatto con Arisa e con i tuoi compagni di avventura?
X Factor è stata indubbiamente l’esperienza più sconvolgente e più forte che ho vissuto sulla mia pelle. Le emozioni di quei giorni sono state fortissime e non si dimenticano, e non voglio dimenticarle, e non le dimenticherò. Secondo me oggi per un cantautore non c’è niente di più rock’n’roll che partecipare ad un Talent, perché ci vuole coraggio. Ci vuole molto coraggio. Sono felice e mi sento fortunato ad aver partecipato a questa decima edizione.
No, non sono in contatto con Arisa. Tra noi concorrenti invece capita a volte di scriverci su WhatsApp, siamo in ottimi rapporti naturalmente.
Cosa dobbiamo sapere di te per comprenddere a pieno il tuo universo creativo?
Amo il Rock, senza il Rock io non suonerei, non sarei neanche qui a fare questa intervista. I Rolling Stones mi hanno rapito il cuore per primi e così ho iniziato a suonare ormai circa 10 anni fa. La chitarra è il mio strumento, che sia classica elettrica acustica, le corde sono troppo seducenti, è il mio strumento! Grazie a lei posso scrivere le mie canzoni in giro in ogni angolo del mondo. Pop, Rock, Rap, Blues, Raggae, Dance, non fa differenza, Dio quanto mi piace questa Musica! Sono molto lunatico, alcuni giorni la detesto non la riconosco e la lascio lì, ma altri ci faccio l’amore.
Cosa ti piace nel mondo e cosa detesti?
Odio l’odio. Odio l’odio. Odio l’odio. Odio l’odio. Odio l’odio. Odio l’odio. Del mondo mi piacciono tante cose, troppe. Amo molto viaggiare e conoscere persone nuove con culture e abitudini diverse dalle mie. Vorrei svegliarmi ogni mattina in un posto diverso della terra senza cellulare e senza orologio. Mi piacerebbe vivere in Mexico, ogni tanto vado a riprendermi il mio angolo d’oceano.
Di cosa parla il tuo singolo “L’impegno”?
“L’impegno” è una dichiarazione, una testimonianza, la fotografia di uno che è andato KO al primo gancio di voce e non sa più che cosa fare. Una di quelle che poi non scrivi più, perché nasce nell’adolescenza ma ti resta nella testa senza il minimo rispetto. Ora so cosa fare. È il mio primo singolo, la prima canzone ufficiale che anticipa il mio primo disco per Rusty Records prodotto da Davide Maggioni!
A quando il tuo disco?
Il disco lo stiamo registrando e per i prossimi mesi sono chiuso a chiave in studio, le canzoni che lo compongono le ho scritte da 5 anni a questa parte e non vedo l’ora di poterle cantare a tutti. Ci sono quelle che scrivo di giorno e quelle che scrivo di notte, “L’impegno” l’ho scritta sotto il sole d’estate con molta innocenza se vuoi, ma nell’album ci saranno anche quelle che scrivo sotto la luna, più maledette più rock’n’roll e senza innocenza alcuna!
Intervista: Lucrezia Monti