Valentino, figlio d’arte, cresce con la musica nel sangue, grazie al padre Tino, cantante e bassista di molti artisti famosi affermati in Italia ed all’estero, primo fra tutti Drupi. E’ cosi che comincia da piccolo a suonare la chitarra, il pianoforte ed a cantare attratto da mostri sacri come Beatles, Stones, Jim Morrison, Guns n’Roses, Nirvana e dagli Italiani Tenco, Buscaglione, De Gregori, Dalla, Vasco. Lo incontriamo al debutto con il suo nuovo lavoro discografico.ì
Com’è lavorare nella musica oggi?
Non lo considero un lavoro, quindi riuscire a vivere per questo e grazie a questo, è per me un grande successo e una grande fortuna, anche se è molto impegnativo seguirne ogni aspetto senza tregua, ..ma quando fai ciò che ti piace e ti appassiona, non senti la stanchezza e vai avanti. Poi ci sono alti e bassi come in ogni cosa naturalmente, ma la forza da qualche arriva sempre.
Cosa rappresenta per te?
Rappresenta ciò che voglio fare nella mia vita, la mia passione e la mia ragione. E’ un ambiente difficile, come un po’ tutti lo sono ora come ora, ma mi da sempre grandi stimoli e soddisfazioni, si incontrano persone fantastiche e si collabora con grandi professionisti, il cervello è sempre iperattivo e si è sempre in movimento, c’è sempre da imparare e.. certo c’è anche il rovescio della medaglia ma non lo guardo mai perchè non riuscirei ad immaginarmi una vita senza musica.
Cosa ti piace nel mondo e cosa detesti?
Mi piace la liberta’ e chi combatte per ottenerla, detesto l’oppressione e i grandi poteri.
Ci racconti del tuo rapporto con Drupi?
Sono cresciuto giocando sui suoi palchi da bambino, in tour con mio padre che suonava e collaborava con lui , erano grandissimi amici ed e’ sempre stata una figura molto presente nella mia vita e molto importante , quando mio padre venne a mancare, io avevo solo 15 anni ,diciamo che continuo’ lui ad insegnarmi tutto quello che sapeva sulla musica, portandomi con se fino a Los Angeles per l’incisione del suo best, facendomi conoscere musicisti e persone incredibili e facendomi capire che cos’era la musica e la vita. Finche’ non incominciai a suonare io nei suoi tour in tutto il mondo e a scrivere brani per lui, ed ora lui ha cantato con me in un brano del mio disco…fantastico!!
..Diciamo che e’ come un secondo padre per me.
Hai un pensiero riguardo all’avvento e affermazione dei talent show?
Come dice la parola sono shows, spettacoli televisivi che portano business .. la Musica è ben altra cosa. Tutta questa smania di successo che c’è oggi, per la maggior parte è conseguenza di falsi miti, falsi esempi, come la maggior parte della musica che viene prodotta a tavolino per vendere dischi, è falsa, e così la maggior parte dei ragazzi che vogliono fare musica oggi bramano la popolarità: non amano la musica davvero! Si vede e si sente, sono prodotti come possono essere gli yogurt al supermercato, ma alla fine si ritrovano con niente da dire una volta finito il loro turno. Perché soprattutto non hanno la cosa più importante: la passione.
Quali gli ingredienti del tuo ultimo disco “Black”?
Black è Rock, libertà e ribellione, è sesso e irriverenza, è romanticismo e passione.
Black è tutto quello che non è la musica che impongono oggi le multinazionali.
Black è lontano dai talent show, dagli standard di mercato e da qualsiasi forma di omologazione. Black è roba vera e sincera, che piaccia o no, è una contraddizione continua di suoni e parole, e tutto questo è parte di me….e spero che qualcuno ci si possa ritrovare.
Quali sono i tuoi prossimi impegni? Hai concerti in programma?
Veramente non saprei da dove incominciare, ma ora stiamo lavorando molto sulla promozione del disco e tutto quello che ne consegue, a breve uscirà un nuovo video dove ci sarà anche Drupi,che si è prestato a cantare con me nel featuring di “Due”, unico brano dell’album non scritto da me, e che troverete a breve sul mio canale You Tube. Mi manca molto il live ma recupereremo molto presto con uno Show Case a Milano e poi all’estero in apertura ai concerti di Drupi. Nel frattempo sto continuando a scrivere e ti dico che sto già lavorando al prossimo album.
Intervista di: Lucrezia Monti