L’album Le Camere di Sophie, concepito e realizzato in 8 mesi all’Underground Music Lab e masterizzato all’Energy Mastering di Milano, sarà disponibile in tutti i Digital Store a partire dal 13 marzo. Il disco è la realizzazione di 10 tracce, tratte dalle esperienze artistiche precedenti e dall’esplorazioni di vari livelli di intimità, come se fosse un viaggio in 10 camere, 10 brani che pur essendo accomunati da un filo-conduttore trasportano l’ascoltatore in mondi completamente diversi tra loro. Il lavoro è stato anticipato dal singolo “Ancora non so” presentato in anteprima su soundsblog.it (Blogo) il 10 marzo.
Le Camere di Sophie è un progetto che nasce dalla collaborazione tra Raffaele Tindaro (pianoforte e voce) e Fabrizio Ribaudo (batteria) ispirati dall’esplorazione di nuovi generi, suoni, stili comunque non distanti dalla comprensione comune. L’approfondimento, lo studio della musica e la conoscenza multistilistica maturata negli anni, ha portato il duo ad avvicinarsi al mondo della composizione e, nel caso specifico, Tindaro è autore dei testi e delle musiche dei 10 brani contenuti nell’album omonimo “Le Camere di Sophie”. Inizia così un percorso intenso in studio di registrazione, la voglia di mettere dentro il lavoro molto delle proprie origini li porta a coinvolgere gran parte dei musicisti provenienti dalla loro terra, la Sicilia. Durante la prima settimana di lancio “Le Camere di Sophie”, con la Red&blue Music Relations di Marco Stanzani, presenteranno l’album in viaggio con Uniweb Tour, progetto che prevede esibizioni live nelle maggiori webradio universitarie italiane.
TRACKLIST
- Per dirti come
2. Senza scrupoli
3. Sicuro che non hai mai letto Freud?
4. Dante
5. Ancora non so
6. Portami
7. L’Avvocato e il Barbiere
8. Frammenti adorabili
9. L’ Ora della Festa
10. Lia e la sua giostra
DESCRIZIONE BRANI:
1) Per dirti come. A volte la routine quotidiana in un rapporto di coppia può essere disorientante, a maggior ragione quando la propria metà vive una percezione distorta del proprio ego. Arduo da condividere? Ardua la convivenza? Lasciarsi andare, a volte, è una delle soluzioni per riscoprire se stessi e le proprie passionalità.
2) Senza scrupoli. Si vive in una società fatta di eccessi. Idiozia, inettezza, incoerenza, utilizzo social sregolato, non tolleranza, vite e pensieri eccessivi! Dovremmo aver più cura di noi stessi, più cura per il prossimo, più cura per la vita.
3) Sicuro che non hai mai letto Freud? Ci si sente presi in giro continuamente al giorno d’oggi! Politici, Tv, giornali, media, ci rifilano solo il falso, il passabile, ciò che ritengono opportuno dire, magari con un linguaggio forbito e spesso poco comprensibile. C’è chi non vede, chi ignaro si integra al sistema illudendosi. Pillola blu o rossa?
4) Dante. Ciao mi chiamo Dante e faccio lo scrittore. Parodia dedicata agli artisti che vivono d’arte, combattendo “penna e pennello” fra i denti per difendere ciò che amano. La verità è che a tutti piacerebbe esser Dante
5) Ancora non so. Fondamentalmente l’incertezza vige nell’indole umana. Si è sempre nel limbo, tutti i giorni. Probabilmente le tre parole “ancora non so” sono quelle che un uomo ripete più volte nella propria vita. Come fosse: Se ne sono sicuro? Ancora non so!
6) Portami. L’amore assoluto, la dedizione per una persona, oltre la passione, oltre l’anima e oltre la mortalità. Vorremmo esser “portati” a oltranza, esser tenuti per mano in eterno, accompagnati senza fine, senza un arrivederci, senza un addio.
7) L’Avvocato e il Barbiere. Vicissitudini e cavilli legali. Divertente vicenda tra un Barbiere, fiducioso nella giustizia, e un Avvocato, cinico interprete del diritto. Il termine volgarmente detto “Cornuto” oggi è passabile per chiunque di noi secondo la costituzione! Dalla nostra?? Il diritto di replicare con altrettanta foga.
8) Frammenti adorabili. L’abbandono è traducibile in perdita, in lutto. Difficile far scivolare via la mancanza, prende il sopravvento la tristezza, la rabbia, l’ impotenza, la resa. In alcuni momenti dei piccoli frammenti vengono a trovarti, per farti star bene ma allo stesso tempo per infierire nel dolore.
9) L’Ora della Festa “Che lavoro fai tu? Il musicista! Ma di lavoro??“ Condannati ad esser l’ ultima ruota del carro da tutti i punti di vista. Vita da ore piccole e anche grandi. Figure mitiche per qualcuno e scansafatiche per altri a priori. Ad ogni concerto c’è sempre un guastafeste pronto a mettere i bastoni fra le ruote. Fin quando si suona ed è l’ora della festa!
10) Lia e la sua giostra. Un inno al ricordo, alle memorie. Una bambina divenuta donna. Lia e quelle luci di quelle giostre, il mare, quei sogni divenuti realtà. quelli che sono sfumati. La vita ci rende quelli che siamo, l’unico lascito a questo mondo, “noi”. Qualunque sia il destino che ti aspetta, “vedrai che andrà tutto bene”.
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