Michele Cristoforetti ospite del nostro format per conoscere meglio le nuove proposte musicali
è uscito il nuovo del cantante trentino Michele Cristoforetti “Muoviti”, un disco che fonde poesia e tematiche sociali e che lega la melodia italiana d’autore al rock.
Le tematiche dell’amore, della dipendenza, dell’analisi sociale e personale e dello scorrere del tempo, fanno del nuovo album di Michele Cristoforetti “Muoviti”, un lavoro artistico maturo ed ideologicamente eclettico. Si passa infatti da momenti narrativi caratterizzati da uno sguardo più generalista ad angoli di intimità carichi di sentimento. A fare da culla sonora al tutto è quel pop/rock melodico italiano capace traghettare l’emotività di chi lo ascolta verso le stanze più recondite della propria sensibilità.
Quali sono gli ingredienti per scegliere un singolo?
Sicuramente il primo elemento che non può assolutamente mancare è l’incoscienza, per seconda l’immediatezza nel messaggio che deve arrivare e ovviamente personalità a non finire.
Cosa non deve mai mancare in un brano che ascolti e in uno sche scrivi?
Il brano che ascolto deve mettermi a mio agio, deve farmi vibrare e deve e mettermi addosso il bisogno di conoscere chi stà dietro quell’idea.
Deve farmi pensare ad un a forma molto personale e bizzarra talvolta.
Nei miei brani devo sempre mettere qualche elemento predominante, tecnico, esecutivo o emozionale che sia, voglio che si pensi a qualcosa di molto identificativo, di intimo e spesso, di eccessivo.
A quali modelli musicali guardi?
I miei modelli non sono molti in realtà, molto definiti e chiari in compenso, come i pezzi che li distinguono.
Penso di essermi sempre ispirato ai grandi cantautori diretti e a volte scomodi di cui il nostro paese può esser fiero. In particolare : Fossati, Bertoli, De Andrè, Dalla, De Gregori.
Oltre a questi ho una profonda passione per i più grandi bluesman americani del secolo scorso.
Quali suggestioni contiene il tuo ultimo lavoro discografico?
Nel mio disco ho trattato vari temi: dalle esperienze personali alle relazioni tra la mia provincia e le città che ho vissuto, dal mio punto di vista della vita di “Sigaro Cubano” al punto di vista di una persona inciampata ripetutamente in una tragica dipendenza che ha lasciato dei chiari segni.
Continuo con tematiche più romantiche riguardanti amori non possibili o non esclusivi; inserisco anche due cover live di due miei grandi esempi come Pierangelo Bertoli e il “Principe” de Gregori.
Concludo con la title track “Muoviti”, che altro non è che uno scuotimento nazionale verso quello che può essere il nostro destino, di non restare a guardare ma di prendere decisioni su cui tanto si è pensato, di scegliere anziché essere scelti.
Come vivi il presente?
Il presente lo si racconta come uno crede di saperlo raccontare, non c’è una soluzione o un segreto, ognuno sa come fare, lo fa a modo proprio e questo è fantastico.
Credo che ogni artista debba avere un suo “indice di comunicazione”, è la cosa più importante da applicare alla propria forma d’arte.
Cosa ti aspetti dal tuo disco? Quali sono i tuoi prossimi progetti?
La mia finalità con l’album è quella di rivolgermi al pubblico per un fine più nobile per tutti. Infatti “Muoviti” per ora è disponibile solo in edizione fisica in tutti i negozi della nostra regione Trentino, quelle limitrofe e Amazon Italia. Non diffonderò tramite digital store prima di non aver venduto tutte le copie prodotte, dato che il ricavato andrà totalmente devoluto all’Associazione Athena ONLUS Trentino, dove di “scuse” non si può nemmeno accennare.
Intervista di: Lucrezia Monti